Tutto sembra procedere seguendo la normalità delle cose, ma la situazione cambia quando una notte, con un bagno nuda in mare, Louna seduce Laurent, di quasi trent'anni più vecchio di lei. Tra i due accade il “fattaccio”. Antoine e Marie ne sono all'oscuro, ma un simile segreto risulta complicato da mantenere, anche perché Louna si innamora di Laurent e vorrebbe proseguire questa improbabile relazione, mentre l'uomo, pentito, cerca in ogni modo di allontanarla e farle capire che è stato solo un grave errore, da non ripetere in alcun modo. Tra sospetti e sensi di colpa, tentazioni e parole non dette, gli equilibri tra i quattro protagonisti saranno destinati a cambiare radicalmente, generando inevitabili e forti tensioni.
Jean-François Richet, dopo il grande successo ottenuto in patria nel 2008 con il dittico Mesrine (Nemico Pubblico N. 1 nella versione italiana), torna alla regia accantonando i lidi del noir, per dedicarsi a una comédie dramatique che altro non è se non il rifacimento di un film diretto da Claude Berri nel 1977, capace di suscitare un certo scandalo all'epoca.
Scritta insieme a Lisa Azuelos (autrice nel 2008 della brillante commedia adolescenziale LOL – Laughing Out Loud), questa nuova versione di Un moment d'égarement, uscita in Francia a giugno 2015 e distribuita ora in Italia in quasi 200 copie con il titolo Un momento di follia, mette sul piatto un tema non certo nuovo, la scomoda passione tra un uomo maturo e una ragazzina ancora minorenne, cercando di mantenere una posizione equilibrata e scevra da giudizi morali eccessivamente semplicistici.
In un paesaggio da cartolina, quello della Corsica, tra la pace della campagna e la movida da spiaggia, il film cerca di comporre un affresco intergenerazionale durante il quale le dinamiche tra i personaggi ruotano e si modificano in corso d'opera grazie a sentimenti volatili, eccitazioni generate dalla seduzione dell'istante, rimpianti e pentimenti, paure e falsità, attrazioni e repulsioni, giovani donne confuse e uomini che lo sono ancor di più, per dimostrare come in fondo alcuni istinti possano trovare evidenti punti di incontro anche tra persone di età assai differenti.
Il lavoro di Richet, accomunato con una certa ovvietà al Lolita di Nabokov/Kubrick, vive di contrasti evidenti, come quello che si espande ogni giorno tra il silenzio della casa, in cui si consumano colazioni all'aperto e si smaltiscono le sbornie, e le danze febbrili della sera, dove sia adulti quasi cinquantenni che ragazzine di 17/18 anni si lasciano trascinare in un orgiastico cocktail di tequila, sudore, pelle scoperta, seni e mutandine, musica stordente, voglia di evasione e desideri a cui è difficile resistere. Non a caso è proprio con il favore delle tenebre (e dell'alcool) che si consuma lo scriteriato atto di unione tra Laurent e Louna, chiaro apogeo della narrazione.
Contrasti, si diceva; Un moment d'égarement è un film palesemente diviso in due, tra una prima parte, precedente al fatto e propedeutica a esso, che cerca di mantenere un buon ritmo senza però trovare sempre la giusta compiutezza, e una seconda parte, senz'altro migliore, in cui le conseguenze scavano nei cuori per poi poco alla volta trovare la luce, in un complesso mix di timori, segreti, sospetti e dolori che giocoforza finisce per coinvolgere tutti i quattro personaggi, in una turbinante e spiacevole caccia alla verità.
Nonostante il caos emotivo che sommerge i protagonisti, Richet, come già accennato, cerca di mantenere un tono distante dal pamphlet moralistico, riuscendo nell'intento e limitandosi a una rappresentazione non eccelsa, ma tutto sommato puntuale, di ciò che può accadere in situazioni di questo tipo. Lo aiutano interpreti in buona forma, tra i quali spicca un ottimo Vincent Cassel, molto bravo a calarsi nell'inquietudine esistenziale di un uomo che non sa bene come espiare la propria colpa e che si trova a dover cercare di salvaguardare un triplice rapporto, con la propria figlia, il suo migliore amico e Louna, appesantito da un macigno che gli schiaccia la coscienza. Accanto a lui il sempre professionale François Cluzet (1), divertente a tratti ma qui talvolta troppo sopra le righe, la ventenne Lola Le Lann, debuttante, indubbiamente in grado di suscitare un deciso coinvolgimento erotico e subito etichettata dalla stampa come nuova stellina del cinema transalpino, e Alice Isaaz, molto meno celebrata ma in grado di superare la compagna di scena come pura qualità di recitazione (2).
1) In realtà in un primo momento per il ruolo si era pensato a Jean Dujardin, non disponibile al momento delle riprese a causa di un'agenda fitta di impegni.
2) Nei prossimi mesi la vedremo nell'atteso Elle, il nuovo film di Paul Verhoeven, accanto a Isabelle Huppert.
Dotato di una notevole soundtrack, che parte con la celeberrima La Mer di Charles Trenet e prosegue con canzoni già utilizzate di recente in opere indimenticabili (I Follow Rivers, brano portante del meraviglioso La Vie d'Adèle di Kechiche e Diamonds di Rihanna, accompagnamento di una straordinaria scena di Bande de filles di Céline Sciamma), il film di Richet mostra limiti ben definiti, ma ha dalla sua ambizioni non eccessive, uno svolgimento piuttosto gradevole e un ottimo epilogo, che non chiude tutte le strade ma sottolinea con abilità i segni di ferite profonde che forse, e solo forse, potranno abbracciare il perdono.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: Film al cinema, La vie en rose
Scheda tecnica
Titolo originale: Un moment d'égarement
Regia: Jean-François Richet
Sceneggiatura: Lisa Azuelos e Jean-François Richet (dal film di Claude Berri)
Fotografia: Robert Gantz e Pascal Marti
Montaggio: Hervé Schneid
Durata: 105'
Anno: 2015
Uscita italiana: 24 marzo 2016
Attori: Vincent Cassel, François Cluzet, Lola Le Lann, Alice Isaaz, Philippe Nahon
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