TORINO 33 - The Assassin, di Hou Hsiao-hsien
Già a Cannes, il nuovo lavoro di Hou Hsiao-hsien è un’opera monumentale eppure eterea, incorporea, dove il tradizionale wuxia cinese si smembra tramutandosi in una contemplazione sull’essere e sulla natura del sentimento umano.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
TORINO 33 - Tag, di Sion Sono
Con il proverbiale metamorfismo stilistico Sion Sono distilla, attraverso un’eroina adolescente, un gioco pericolosissimo che al contempo è anche divagazione sul fato. Un film imperfetto e abbagliante, in cui ci si diletta gli occhi e si resta felicemente intrappolati.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
TORINO 33 - Iona, di Scott Graham
In fuga dopo un crimine, una madre cerca riparo col figlio nella religiosa isola in cui era cresciuta, tra segreti, tensioni e il peso del passato. Scott Graham torna a tre anni da Shell con un film di sicura forza espressiva, anche se viziato da una certa maniera.
Alessio Vacchi
Alessio Vacchi
TORINO 33 - Keeper, di Guillaume Senez
Dare alla luce un bambino, quando si hanno solo quindici anni, non è un percorso in discesa. Il film belga vincitore del TFF 33 è una sorta di mancato coming of age fatto di affetto, scelte complicate, illusioni e delusioni, forte di due ottimi protagonisti.
Alessio Vacchi
Alessio Vacchi
TORINO 33 - God Bless the Child, di R.Machoian e R.Ojeda-Beck
Una madre depressa abbandona i propri figli ancora piccoli, ed essi si ritrovano a vivere sotto la giurisdizione e il controllo della loro sorella maggiore: un elegante, fluido e vitalissimo film girato in presa diretta, con addosso il sapore della verità e dell’immediatezza.
Davide Eustachio Stanzione
Davide Eustachio Stanzione
TORINO 33 - Phantom Boy, di Jean Loup Felicioli e Alain Gagnol
Una fiaba animata a misura di bambino, che esalta il potere della narrazione attraverso personaggi defilati eppure centrali per la salvezza del mondo, in un continuo e divertito gioco di rovesciamenti dove la forza espressiva del disegno si sublima nel potere della parola.
Davide Di Giorgio
Davide Di Giorgio
TORINO 33 - Coup de chaud, di Raphaël Jacoulot
Vincitore del premio del pubblico e del premio per il migliore attore, un bellissimo noir francese ambientato in una piccola comunità rurale, dove l'eccessivo caldo estivo aumenta le tensioni represse e scatena la perfidia insita nella società contemporanea.
Alessio Gradogna
Alessio Gradogna
TORINO 33 - The end of august at the hotel Ozone, di Jan Schmidt
Inserito in Cose che verranno, l'ampia retrospettiva dedicata al cinema di fantascienza, un dramma d’ambientazione post atomica intenso, cupo e pessimista, con una messa in scena potente e assai efficace. Un film che merita ampiamente di essere riscoperto e apprezzato.
Boris Schumacher
Boris Schumacher
TORINO 33 - The Waiting Room, di Igor Drljaca
In concorso a Torino dopo il passaggio a Locarno, un intenso racconto semi-autobiografico in cui un attore in declino sogna di recuperare i fasti del passato e al contempo progetta il ritorno alla sua patria, abbandonata anni prima a causa della guerra.
Alessio Gradogna
Alessio Gradogna
TORINO 33 - Evolution, di Lucile Hadžihalilović
Una delle migliori sorprese di questa edizione del TFF. Un film amniotico, ansiogeno, misterioso e conturbante, ambientato in un non-luogo sospeso a metà tra terra e mare, dove giovani ragazze e inermi bambini/cavie sfaldano ogni ancestrale concetto riproduttivo.
Alessio Gradogna
Alessio Gradogna
TORINO 33 - Ni le ciel ni la terre, di Clément Cogitore
Tra i titoli più interessanti del TorinoFilmLab, il debutto nel lungometraggio di Clément Cogitore descrive la guerra privandola di scontri sanguinari, ponendo lo spettatore davanti a immagini in cui l'eco del conflitto diviene la traccia reale di un impianto generale visionario.
Vincenzo Verderame
Vincenzo Verderame
TORINO 33 - I racconti dell'orso, di Samuele Sestieri e Olmo Amato
Incastonata in paesaggi suggestivi e incontaminati, una fiaba lieve e delicata che invita il pubblico a recuperare lo sguardo limpido e puro insito nei bambini per potersi divertire e per giocare coi due teneri e buffi protagonisti, interpretati dagli stessi autori.
Boris Schumacher
Boris Schumacher
TORINO 33 - Nasty Baby, di Sebastian Silva
L'autore cileno confeziona un’opera che parla di famiglia nella maniera più ampia e contemporanea possibile, sfidando le convenzioni del dramma in interni e del mélo queer con una sensibilità stilistica notevole e un polso che viaggia a ridosso del thriller d’atmosfera.
Davide Eustachio Stanzione
Davide Eustachio Stanzione
TORINO 33 - Me and Earl and the Dying Girl, di Alfonso Gomez-Rejon
Tra i applausi e i premi all'ultimo Sundance, si ripropone nella forma del teen-movie a sfondo indie una commedia agrodolce imperniata sul triangolo amicale come mezzo di crescita. Una commedia furba e ingioiellata di humor intelligente e citazioni cinefile.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
TORINO 33 - Love & Peace, di Sion Sono
Prolifico come non mai il regista giapponese, qui alle prese con una magnifica favola natalizia, continua a portare avanti un'idea di cinema candido ma fortemente radicato nella ricerca di un'identità che gli permette di unire punti altrimenti considerati lontani.
Davide Di Giorgio
Davide Di Giorgio
TORINO 33 - The Hallow, di Corin Hardy
Dall'Irlanda un horror ancorato al folklore e alla mitologia popolare, che volta però presto le spalle alla dimensione politica e sociale per sfociare nel terrore più puro. Un film riuscito a metà, ma sorretto da un buon impatto visivo dall'evidente sapore retrò.
Giacomo Calzoni
Giacomo Calzoni
TORINO 33 - Paulina (La Patota), di Santiago Mitre
Una donna fiera e testarda, un'incrollabile fede nei diritti di ogni uomo, una determinazione che non crolla neanche dopo la sventura. In concorso al TFF un solido film argentino che pone molte domande, lasciando a ogni spettatore le proprie risposte.
Alessio Gradogna
Alessio Gradogna
TORINO 33 - Il programma ufficiale
L'edizione 33 dell'evento torinese si riconferma appuntamento allettante, con un’offerta variegata e densissima di titoli, dalle belle e svariate potenzialità e dalla ricchezza autoriale. Promesse di un cinema che (almeno a Torino) non vuole morire.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove