VENEZIA 73 - Il palmarès: Leone d'Oro a Lav Diaz
La Mostra di Venezia si chiude con un verdetto che rende felici quasi tutti i cinefili: vince Lav Diaz con il suo bellissimo The Woman Who Left. Alcune perplessità invece per una parte degli altri premi assegnati. Qui l'elenco completo dei riconoscimenti delle giurie.
Mariangela Sansone
Mariangela Sansone
VENEZIA 73 - Frantz, di François Ozon
François Ozon conferma una stato di forma eccezionale, confezionando un magnifico melodramma post-bellico diviso tra Germania e Francia. Menzogne, sensi di colpa, perdite e dolori, in un film elegante, rigoroso e raffinato, ma intriso di passioni violente.
Alessio Gradogna
Alessio Gradogna
VENEZIA 73 - The Woman Who Left, di Lav Diaz
L'ennesimo atto di devozione verso la propria idea di cinema, nella storia di due donne distrutte nelle Filippine del 1997 che cercano di re-imparare a vivere. Il linguaggio di Lav Diaz, a suo modo unico, si conferma una voce imparagonabile e sempre più attuale.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 73 - Los Nadie, di Juan Sebastian Mesa
Los Nadie, del regista colombiano Juan Sebastián Mesa, vince la trentunesima edizione della SIC (Settimana Internazionale della Critica). Uno sguardo sulla difficoltà di diventare adulti tra le strade di Medellín, in una danza anarchica su ritmi forsennatamente punk.
Mariangela Sansone
Mariangela Sansone
VENEZIA 73 - Jackie, di Pablo Larrain
Oltre il mito e la storia, Larraín esplora la metabolizzazione del trauma vissuto da Jacqueline Kennedy quel 22 novembre del 1963, le sue scie e diramazioni, in un ritratto prismatico conscio dell’impossibilità di cogliere, della donna e dell’icona, quanto vi è sotto la superficie.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 73 - Tarde para la ira, di Raul Arevalo
Presentato a Venezia nella sezione Orizzonti, Tarde para la ira è un thriller intenso che racconta di una vendetta attesa con pazienza per ben otto lunghi anni. Un'opera di genere tesa e senza fronzoli. Film d'esordio alla regia per l'attore spagnolo Raúl Arévalo.
Serena Casagrande
Serena Casagrande
VENEZIA 73 - Une Vie, di Stéphane Brizé
Una discesa di solitudine che è al contempo presa di coscienza. Minimale, ipnotico e cantilenante, soffuso e gracile, il film di Stéphane Brizé abbraccia l’esistenza di una donna nella Normandia del 1819, rileggendo il romanzo di Guy De Maupassant: da spiare e accarezzare.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 73 - Spira Mirabilis, di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti
In concorso a Venezia un film italiano che ha suscitato reazioni molto discordanti. Adottando la forma a loro congeniale del documentario, la coppia D'Anolfi-Parenti conduce lo spettatore in un poema-elogio della vita e in un ardito viaggio tra le forme di umana immortalità.
Mariangela Sansone
Mariangela Sansone
VENEZIA 73 - Monte, di Amir Naderi
Fuori concorso a Venezia, Amir Naderi mette in scena la vicenda medievale di una famiglia ridotta all’isolamento da una catena montuosa che impedisce la sopravvivenza. Si avvierà una lotta disperata contro la natura per la riconquista della luce e della dignità umana.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 73 - Arrival, di Denis Villeneuve
L'incontro di Villeneuve con lo sci-fi: i nuovi arrivati comunicano con un linguaggio complesso ed è compito degli umani decifrarne l’intenzionalità. L'autore innalza una forma-film sciolta e invidiabile, mentre il discorso filosofico-scientifico appare, forse, inconcluso.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 73 - La La Land, di Damien Chazelle
Il musical secondo Chazelle apre il festival di Venezia, con sapiente missaggio di onirismo e contemporaneità. Una storia d’amore, gli studios, il jazz: aderente e classico, l'autore vince dimostrando conoscenza del genere e capacità di riadattarlo senza deflagrarne il sogno.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 73 - Il programma ufficiale
Presentato a Roma il programma dell'edizione 73 della Mostra del Cinema di Venezia, al via il 31 agosto e fino al 10 settembre. Tra i titoli più attesi i nuovi lavori di Terrence Malick, Damien Chazelle, Pablo Larrain, Denis Villeneuve, Stephane Brizé, Tom Ford e Lav Diaz.
Mariangela Sansone
Mariangela Sansone
VENEZIA 72 - Il palmarès: giudizi e canti funebri
Un'edizione che nonostante qualche lieta visione ha deluso, stancato, lasciato mitragliatrici nell’occhio, trascurando le poche opere forse non eccezionali verso le quali sarebbe stato però almeno d’obbligo conservare un’ultima, sana dose di onestà intellettuale.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 72 - Tempête, di Samuel Collardey
Il film di Collardey, premiato nella sezione Orizzonti, affronta con sguardo delicato e intimista, e con sensibilità tutta al maschile, il tema della paternità, delineando la figura di un protagonista che cavalca le onde del mare in tempesta, nella finzione come nella vera vita.
Amanda Crevola
Amanda Crevola
VENEZIA 72 - Per amor vostro, di Giuseppe M. Gaudino
Sempre in bilico su uno spazio reale che però sa trasfigurare la realtà interiore della sua protagonista, l'ultimo film di Giuseppe Gaudino è un viaggio bello e inebriante fra ricordi della tradizione napoletana e un perenne desiderio di fuga.
Davide Di Giorgio
Davide Di Giorgio
VENEZIA 72 - Sangue del mio sangue, di Marco Bellocchio
Torna Marco Bellocchio con un’opera materica, di carne viva e palpitante; un corpo desiderante che si contorce su se stesso, valicando i limiti della visione filmica per assumere la fisicità concreta di un organo vivente.
Mariangela Sansone
Mariangela Sansone
VENEZIA 72 - Behemoth, di Zhao Liang
Il documentario di Zhao Liang narra il lavoro disumano nella Mongolia contemporanea, alternando video arte, sperimentazione concettuale e simbolismo immaginifico, per dipingere il mondo come specchio riflettente di una disperazione inestirpabile.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 72 - 11 Minutes, di Jerzy Skolimowski
Un film strabordante e ineccepibile, quello che Skolimowski presenta in concorso. Una riflessione, camuffata da action/disaster-movie, sull’intangibilità dell’errore (potenziale) a cui l’uomo è soggetto. Di più, l’immagine contaminata, anch’essa pronta alla combustione.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 72 - Non essere cattivo, di Claudio Caligari
L’ultimo film di Claudio Caligari ritrova e ascolta le anime perse della coatta capitale, stralunando le situazioni, sporcando il linguaggio ma raffinando l’impianto estetico. Due amici condividono storie di droga e vagabondaggio urbano giocando sulla soglia della tragedia.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 72 - Spotlight, di Thomas McCarthy
Thomas McCarthy porta fuori concorso un lavoro stratificato, classico e preciso, camuffato da film-denuncia, con Michael Keaton e Mark Ruffalo, in cui uno scandalo sessuale verificatosi nella diocesi di Boston degli anni ’70 viene portato alla luce da un team di giornalisti.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 72 - Francofonia, di Aleksandr Sokurov
Quattro anni dopo il Faust Aleksandr Sokurov torna tentando una possibile conciliazione tra diverse angolature sul cinema, l’arte, il potere e la storia, ma soprattutto ed essenzialmente sull’oasi perduta della memoria e la sua imprescindibilità.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 72 - Beasts of No Nation, di Cary Fukunaga
In concorso al Festival di Venezia, il terzo lungometraggio di Cary Fukunaga, il regista di True Detective, è un’opera febbrile e brutale sulla feroce violenza congenita alla natura umana, il superomismo dilagante e la banalità del male.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove
VENEZIA 72 - Il programma ufficiale
È stato annunciato durante la proverbiale conferenza stampa romana il programma ufficiale della 72esima Mostra Cinematografica di Venezia. Tra dissotterramenti, mancanze e silenziosi terremoti, un leggero passo in avanti rispetto allo scorso anno.
Laura Delle Vedove
Laura Delle Vedove