IDEATORE E DIRETTORE EDITORIALE
Alessio Gradogna
Nato in Piemonte nel 1978, si è laureato in Lettere nel 2002 con una tesi sui film tratti dal Dracula di Bram Stoker. E' scrittore, saggista e critico cinematografico. Negli anni ha collaborato con numerose riviste specialistiche, tra cui Horrorcult, Effetto Notte, Sentieri Selvaggi e CineClandestino. Dal 2008 al 2014 ha gestito il blog Cinemystic. Nel 2010 è stato membro della giuria internazionale del Ravenna Nightmare Film Festival. Diversi suoi racconti di narrativa sono stati inseriti all'interno di antologie collettive. Ha pubblicato i saggi Tokyo Syndrome (2006), I dannati e gli eroi (2008) e La vie en rose (2020) e i romanzi noir a sfondo erotico TAM_9.0 (2011) e Stanze di carne (2012). Divora cinema spinto da una passione inarrestabile, con un'innata attrazione per l'horror sin dai tempi dell'infanzia e un amore assoluto e ormai dominante nei confronti del cinema francese, a suo parere di gran lunga il migliore al mondo. Accoglie nell'Olimpo, tra gli altri, i nomi e i volti di Chaplin, Kubrick, Truffaut, Rossellini, Bergman, Mario Bava, Fulci, Lynch, Eastwood, Chabrol, Polanski, Kaurismaki, Nanni Moretti e Valérie Donzelli. Tra un film e l'altro si dedica al tennis e ai suoi adorati e meravigliosi gatti, "passioni" che danno il senso a tutta una vita.
Speciale Wes Craven e altri testi a cura di
Gian Giacomo Petrone
Sedicente uomo maturo, serba un profondo rancore a chi gli fa notare l’incalzare degli anni. Non lo dà a vedere, ma ne soffre orribilmente. Manco fosse una Norma Desmond qualsiasi. Tutti quelli che lo incontrano, si affrettano infatti ad attribuirgli un’età sensibilmente inferiore alle sue 41 primavere suonate. Non risulta che morda, che sia dedito alla necrofilia o che faccia parte del Club Bilderberg, ma è meglio non rischiare. La sua laurea in filosofia gli fa ritenere di poter disquisire su tutto lo scibile umano, in particolar modo sul cinema, forma espressiva che egli ritiene inscindibilmente (avverbio da lui molto amato) legata alla sua disciplina di riferimento. È noto che suo padre lo incatenasse a una sedia, già dall’età di 8 anni, per fargli gustare meglio capolavori della storia del cinema come Il settimo sigillo, Dies Irae o Ivan il Terribile. Trovata gradevole questa pratica, adesso si incatena da solo. Ama visceralmente il calcio, il cinema horror e la narrativa di genere.
Nel corso degli anni hanno scritto su Orizzonti di Gloria anche:
Maria Silvia Avanzato
Serena Casagrande
Francesca Borrione
Mariangela Sansone
Laura Delle Vedove
Giacomo Calzoni
Boris Schumacher
Emanuel Carlo Micali
Alessio Vacchi
Vincenzo Verderame
Erica Francesca Bruni
Amanda Crevola
Eugenio Ercolani
Fabio Tasso
Davide Di Giorgio
Davide Eustachio Stanzione
Chiara Pani
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