Raccontata così, parrebbe una tipica commedia adolescenziale uguale a mille altre. Situazioni standardizzate, imprevisti scontati, quadro d'insieme basilare. Tutto semplice, tutto ovvio. Ma c'è modo e modo di descrivere per parole e immagini i turbamenti dell'età inquieta. Lontano anni luce dai terrificanti teen movies all'italiana (o all'americana), LOL - Laughing Out Loud, diretto da Lisa Azuelos, realizzato nel 2008 e uscito nel 2009 per poi approdare dalle nostre parti direttamente in Tv, riesce a sviare le trappole della banalità e si trasforma in un lavoro di sorprendente spessore, capace di balzare all'occhio nell'affollato calderone dei ritratti giovanili sempre preminenti anche nel cinema transalpino.
Con freschezza, tocco mai troppo invasivo, modernità di stile e contemporaneità di linguaggio, la Azuelos torna agli odori del tempo delle mele, attualizzando però la narrazione con stilemi prepotentemente incastonati nel presente (i telefonini, la messaggeria istantanea), senza (quasi) mai smarrire il piacevole sapore di un racconto che scivola alla visione con invidiabile ritmo e concretezza, senza fermarsi al mero primo piano di una sedicenne in cerca di scoperte e conferme. LOL si dipana infatti seguendo due linee parallele, pronte a intersecarsi con ampia fluidità: il percorso di formazione di una ragazza in cammino verso l'età adulta e i sentieri disconnessi di una madre incerta, per la quale lo scarto generazionale non elimina le alte probabilità di inciampare in crisi esistenziali nient'affatto lontane da quelle della figlia.
Lola e Anne diventano così due simboli dei medesimi tremori, pedinati dalla Azuelos con graffiante velocità e brillantezza; da un iniziale bagno insieme nella vasca fino alla burrascosa e temporanea separazione, dai teneri abbracci nel letto fino alle inevitabili esplosioni di rabbia, il rapporto tra le due cambia pelle mille volte rimanendo in fondo sempre lo stesso: l'amore sa infatti superare ogni sfogo e tormento, mentre l'evidente bisogno che hanno una dell'altra è sufficiente a contrastare ogni mina vagante nell'impervio cammino verso una crescita individuale che non potrà mai avere fine.
A incarnare Anne troviamo una deliziosa Sophie Marceau, splendida (ultra) quarantenne che in quel tempo delle mele ha trovato la sua epifania artistica e che qui ha saputo rimettersi in gioco, passando dall'altra parte del muro per regalarci un'interpretazione ricchissima di sfumature e vivacità. Accanto a lei, in completa sintonia, una delle rivelazioni del cinema francese di questi ultimi anni, Christa Theret, non a caso nominata ai César come miglior “promessa” femminile per questo ruolo: una speranza poi mantenuta, vista la sua folgorante e sensualissima interpretazione nel recente Renoir di Gilles Bourdois.
Nel 2012 è stato realizzato, tanto per cambiare, un remake americano, diretto dalla stessa Azuelos e uscito in Italia con il deprimente titolo LOL - Pazza del mio migliore amico. Come sempre in questi casi, il consiglio è di evitarlo con cura e recuperare invece il film originale, gradevolissimo e ben superiore alle apparenze; un prodotto d'intrattenimento intelligente che certi registi (??) italiani dovrebbero prendere a esempio e studiare a fondo, invece di continuare ad ammorbare le sale con devastanti storielle puberali di infimo livello.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: La vie en rose
Scheda tecnica
Titolo originale: LOL (Laughing Out Loud)
Anno: 2008
Durata: 105'
Regia: Lisa Azuelos
Sceneggiatura: Lisa Azuelos, Nans Delgrado
Attori: Sophie Marceau, Christa Theret, Alexandre Astier, Jocelyn Quivrin, Jeremy Kapone