Ma l'idea più curiosa è quella del programma “smaterializzato”: di cartaceo è stato stampato solo un opuscolo con presentazione delle sezioni, alcune sinossi minime e uno schema con titoli, sale e orari; le schede dei film saranno consultabili sul sito o tramite le applicazione ufficiali. Scelta ecologista, ma che appare anche in anticipo sui tempi e impone un cambiamento di abitudini per il frequentatore festivaliero. Infine, al principale luogo di proiezioni, il Massimo, si aggiungono appendici in altre realtà torinesi, alcune nate da poco: Piccolo Cinema, Cecchi Point, Cineteatro Baretti, Centro Studi Sereno Regis.
Apertura con Virunga di Orlando von Ensiedel, incentrato sull'omonimo parco nazionale del Congo, teatro di guerra fra i suoi giovanissimi ranger e le milizie armate che ne vorrebbero le risorse. Il film è inserito nel “Concorso internazionale documentari”, che comprende anche, tra gli altri, Serra Pelada-A lenda da montanha de ouro di Victor Lopes, sulla pittoresca, sfruttatissima miniera a cielo aperto brasiliana; Song from the Forest di Michael Obert, storia di un uomo recatosi in Africa a vivere con la tribù dei bayaka, che torna a New York col figlio a cui l'ha promesso; Divide in Concord di Kris Kakzor, con la sua anziana signora decisa a bandire dalla città del Massachusetts le bottiglie di plastica; il canadese Just Eat It-A Food Waste Story di Grant Baldwin, che dimostra come si può vivere con gli scarti del sistema alimentare americano; il francese Vendanges di Paul Lacoste, che racconta la vendemmia nel sud della Francia, tra lavoro faticoso e lotte sindacali; l'austriaco Population Boom di Werner Boote che indaga, viaggiando, sul sovrappopolamento della Terra; l'italiano Çapulcu-Voci da Gezi, a dieci mani, su protesta e repressione nel parco di Istanbul, un anno fa.
Nel “Concorso documentari italiani” si parla di nord e sud del paese, di presente e passato. In Buongiorno Taranto di Paolo Pisanelli si raccontano “tensioni e passioni” degli abitanti della città dominata dal famigerato stabilimento siderurgico. A Burning Dream di Massimiliano Davoli è ambientato nel Black Rock Desert del Nevada durante un festival basato su performance collettive, mentre con The Stone River di Giovanni Donfrancesco ci si sposta a Barre, nel Vermont, dove a fine Ottocento i carraresi lavorarono nelle cave di granito e poi si ammalarono di silicosi. La' suta-La nostra eredità nucleare in un triangolo d'acqua, firmato anche da Daniele Gaglianone, tratta di Saluggia, cittadina non lontana da Torino, da tempo luogo di ricerche nucleari e ora di un nuovo deposito di scorie. Tema di The Toxic Burden il recente “boom” delle allergie.
In “Panorama Italia”, In viaggio con Cecilia di Cecilia Mangini (anziana documentarista; All'armi siam fascisti! uno dei suoi lavori più noti) e Mariangela Barbanente, che aveva fatto una fugace apparizione in sala. Un viaggio in Puglia ragionando, con immagini d'archivio, sull'industrializzazione del territorio. Ancora sud in Nella terra dei fuochi, sul territorio tra Napoli e Caserta in cui una cooperativa ha recuperato un campo, e Ritratti abusivi, sul quartiere fantasma di Parco Saraceno, alle porte di Castel Volturno, costituito da case abusive. L'economia alternativa è tema di L'oro dei folli, sullo Scec, buono funzionale a un sistema di sconti.
Mediometraggi nel “Concorso internazionale One Hour”: lo svedese Microtopia parla di nuovi modelli abitativi e case portatili, The Silver Mirror del crescente invecchiamento della popolazione mondiale, il tedesco Footprints of War dell'impatto ambientale risultato delle guerre, Cherche zone blanc désespérément dell'elettrosensibilità.
In chiusura del festival, ThuleTuvalu di Matthias Von Gunten, su due realtà a rischio per l'innalzamento delle acque: Thule, in Groenlandia, è minacciata dallo sciogliersi dei ghiacci mentre Tuvalu, stato insulare polinesiano, rischia la scomparsa.
Infine, il “Panorama cortometraggi”, nel quale va rilevato l'olandese When Elephants Dance, the Grass Gets Beaten di Jan van den Berg: Moon è in procinto di sposarsi, in una Cambogia dal territorio svenduto alle multinazionali e i cui abitanti (compresi i suoi compaesani) si devono spostare in Thailandia. I fantasmi di Malpensa mostra le case abbandonate intorno all'aeroporto, e il francese Les Brigands fa incontrare due giovani borseggiatori con un cinghiale, nella foresta. Non mancano corti d'animazione come The Incredibile Elastic Man, La reliquia rivoltosa, La Fille aux Feuilles.
Alessio Vacchi
Sezione di riferimento: Festival