Diretto dallo spagnolo Miguel Angel Jimenez, il film racconta la storia di una prostituta di origine kazaka. Abbandonata la casa paterna, la ragazza s'imbarca su una nave, in mancanza di alternative migliori, e per intere settimane è costretta a soddisfare le voglie represse (e talvolta brutali) dei marinai.
Terminata la navigazione Ahysa, nel frattempo diventata madre, non sa dove andare: accetta così l'invito di Asylbeck, marinaio dall'animo buono, innamorato di lei e disposto a offrirle un tetto pur di averla vicino. Negli anni seguenti Ahysa e il figlio, Tursyn, vivono con Asylbeck e la sua famiglia in una casupola gelida in Siberia, per poi trasferirsi tra le steppe del Kazakistan. Più avanti nel tempo, Tursyn torna nei luoghi in cui ha trascorso la sua infanzia, per rievocare il passato.
La lavorazione di Chaika è stata una difficilissima sfida. Così l'hanno definita i produttori del film, tramite un video-messaggio recapitato agli spettatori di Bergamo per ovviare all'assenza del regista, impossibilitato a recarsi nella città lombarda. Tre anni di riprese, con pericoli di non poco conto e ostacoli di tutti i tipi messi in atto dalle autorità kazake, mal disposte a tollerare nel loro territorio la lavorazione di un film con protagonista una prostituta musulmana. Divieti, visti poi ritirati, ingerenze e aggressioni, a causa delle quali la troupe ha dovuto raccogliere il materiale e terminare le riprese altrove, in Siberia, con temperature mai sopra i -20 gradi.
Un'avventura estrema, verrebbe da dire herzoghiana, per fortuna portata a termine con pieno successo. Chaika è infatti un lavoro doloroso, intimo, lacerante, e non privo di poesia. Un'opera diretta con attenzione e umiltà, in cui la natura toglie spazio alla parola, e il silenzio riesce a spiegare più di mille frasi. Penetrata dai rudi marinai prima, dal freddo inclemente poi, Ahysa è un'anima mite, sola, irrequieta: una donna cresciuta troppo in fretta, torturata dal destino, vogliosa di cullare sogni di mitiche fughe dirette verso un futuro radioso. Il suo compagno, Asylbeck, ne è l'esatto contrappunto: un uomo semplice, che niente ha e niente insegue, salvo la presenza di una donna che non lo ama, ma che, anche solo standogli accanto, gli regala quella felicità che mai potrebbe trovare in nessun altro angolo del mondo.
Ci sono persone che muoiono lì dove sono nate; altre invece cercano per tutta la vita il luogo giusto per loro, senza mai trovarlo. Ahysa (una bravissima Salome Demuria) fa parte della seconda categoria, come tanti di noi; stringendo i denti lei combatte, soffre, subisce, piange, resiste, sapendo che un giorno, forse, troverà finalmente il coraggio di salire su quel treno, correndo ad ampie falcate verso il domani. Qualunque esso sia.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: Festival Reportage
Scheda tecnica
Titolo originale: Chaika
Anno: 2012
Regia: Miguel Angel Jimenez
Sceneggiatura: Miguel Angel Jimenez, Luis Moya
Fotografia: Gorza Gomez Andreu
Musiche: Pascal Gaigne
Durata: 100'
Uscita in Italia: --
Interpreti principali: Salome Demuria, Gio Gabunia, Bachi Lezhava, Aytuar Issayev