Sesso come un viaggio, in cui l'importante non è la meta ma il concetto stesso del viaggiare, per andare a scandagliare il fondo dell'anima, scegliendo poi i lati estremi dell'essere e del suo manifestarsi fisico in modo intenso e coerente col proprio sentire. Ma sesso legato, anche, indissolubilmente ed inevitabilmente, all'idea di arte come valore assoluto, in cui tutto, dentro e al di fuori di esso, lo è e lo diventa. Al di là delle remore mentali e morali dovute a fattori culturali e politici, variabili ed esterni, ma molto spesso anche auto-imposte.
A grandi linee questa è l'anima essenziale dell'erotismo e dell'amore, con tutte le loro sfumature psicologiche, raccontate attraverso il filtro delle pratiche BDSM, che si impongono come filo rosso di una tessitura che si dipana e sceglie di aprirsi al mondo con una visuale profonda, intimista e colorata da una concezione libera e totale della sessualità, in ogni sua sfumatura e possibilità. Dove l'acronimo BDSM sta per Bondage e Disciplina (B & D), Dominazione e Sottomissione (D/s o Ds), Sadismo e Masochismo (S&M o SM). Pratiche caratterizzate sempre dalla consapevolezza della consensualità, dalla fiducia e dal rispetto reciproci, per essere tali, e basate sul principio di causare o subire uno stress, una tensione fisica e mentale-emotiva dolorosa, da cui trarre un intenso piacere, appagante non solo fisicamente ma di riflesso anche a livello mentale ed emotivo.
Il tema è ben trattato nel film di produzione australiana Love Hard, di Gala Vanting e Aven Fray, presentato in concorso al Fish & Chips Festival di Torino. Un lavoro che trova la sua espressione sotto una forma ibrida di documentario/ritratto, secondo la stessa definizione degli autori, proponendo una carrellata di protagonisti reali, autentici e intensi, che diventano al tempo stesso interpreti, personaggi e collaboratori nella costruzione dell'opera, portando all'interno di essa il loro vissuto.
Nel doc trovano respiro e spazio storie viscerali e intrise di totale complicità, partecipazione, auto-consapevolezza e ironia, conoscenza reciproca, sguardi persi nello specchio di altri occhi che li accolgono e rimandano al proprio senso d'identità, immensa e infinita tenerezza nel prendersi cura l'uno dell'altro anche e soprattutto nel vivere le esperienze più dure e violente. Vediamo così scorrere sullo schermo i visi e le emozioni di Ivan e Charlie, Nyo, Amy e Scott, Miss Gen, Aloysious, Georgia e Kathy, raccogliendo e ascoltando le loro testimonianze.
Le tinte scelte dai registi sono forti e intense, tese a rendere la veridicità delle emozioni e delle situazioni, ma anche allo stesso tempo sfumate, per riuscire a vagliare e descrivere le mille e infinite sfaccettature dell'animo dei protagonisti. Un lavoro riuscito, proposto con intelligente delicatezza nonostante i temi trattati e la crudezza di alcune immagini. Un film di durata limitata (47') che avrebbe meritato di essere approfondito di più, data la vastità dei suoi contenuti e della tematica rappresentata.
Le storie delle persone coinvolte e alcuni inserti video sono disponibili sul sito ufficiale.
Amanda Crevola
Sezione di riferimento: Festival Report
Scheda tecnica
Regia: Bobby Harrington, Gala Vanting
Soggetto: Gala Vanting
Attori: Aloysius, Amy, Charlie, Miss Gen, Georgia, Ivan, Kathy, Nio
Anno: 2014
Durata: 47'