La signora Taggart è guercia, il suo unico occhio è perennemente spalancato fra rabbia e stupore passando attraverso finte gentilezze. Il marito “amatissimo” è morto dieci anni prima, ma la vedova ci tiene a ricordarlo ogni anno con una festa di anniversario matrimoniale che riunisca a casa i tre adorati figli. Si fa festa attorno a un defunto che resta imprigionato in un ritratto; ci pensa la moglie a parlare al posto suo. La casa appare soffocante con i sacri cimeli di famiglia in vetrina, i pappagalli impagliati in giardino, numerose lampade e molti gloriosi oggetti di dubbio gusto ai quali mamma Taggart non può rinunciare.
Tutto è dunque pronto per celebrare la festa più sinistra dell’anno e i tre devoti figlioli si affrettano a radunarsi a casa dove il vecchio tiranno monocolo li aspetta: quest’anno, tuttavia, alcuni di loro hanno un chiaro proposito, annunciare a mamma che intendono affrancarsi agguantando la propria indipendenza.
I tre figli Taggart, tenuti per la collottola dalla madre che è anche il loro inflessibile datore di lavoro presso la ditta edile di famiglia, non sono certamente tipi ordinari. Il maggiore, Henry (James Cossins), è un timido bambinone che proprio non sa resistere al richiamo della lingerie femminile e la ruba spesso dai fili del bucato altrui per poi indossarla compiaciuto. Terence detto Terry (Jack Hedley) ha sposato contro la volontà materna Karen (Sheila Hancock) e con lei ha fatto cinque figli nella speranza che ognuno di loro fosse un passo verso l’indipendenza: circondato da urlanti marmocchi è ora un uomo senza polso perseguitato da ricatti morali materni radicati nel passato. Infine Tom (Christian Roberts) è un sadico egoista che ha deciso di portare l’ignara ed eterea fidanzata Shirley (Elaine Taylor) a casa di mamma per annunciare un imminente matrimonio. Così, mentre Tom fantastica di sposare la sua dolce e terrorizzata Shirley, Terence e la moglie sono pronti ad annunciare la partenza per il Canada, luogo dove sperano di trasferirsi per sottrarsi all’egemonia perfida di Mrs Taggart.
Accompagnata dalle note di “The Anniversary Song”, la divina e terribile signora Taggart ha in serbo un programma serale imbevuto d’odio e vivacità. Dalle varie esibizioni dei figli chiamati a intrattenerla, agli interrogatori serrati alle nuore, non mancheranno incidenti diplomatici, ricatti crudeli, fuochi d’artificio, l’intervento della polizia, bugie, canti stonati, bizzarri rituali e macabri ritrovamenti. E tutto questo soltanto per onorare una sacra e asfissiante regola: i figli appartengono alla mamma, tanto che “sarebbe bello impagliarli e metterli in vetrina fra le cose più preziose; questo è amore”. In un’autentica esplosione di vetriolo, Bette Davis affida all’unico occhio su schermo il compito di dialogare col pubblico e vi riesce egregiamente. Ci si cala di botto in un’atmosfera grottesca dove i nefandi segreti di famiglia sono dietro l’angolo e non c’è limite alle perversioni: l’humour nero di mamma fa a fette i presenti e i suoi tiri mancini sono malvagi sopra ogni immaginazione.
Si rimane dunque appesi a un quesito: riusciranno i tre infelici bamboccioni a voltare le spalle alla madre entro la fine della festa? E ne uscirà viva la povera Shirley, fidanzatina di Tom, arrivata a casa per la prima volta e subito assalita dalla furia cieca della futura suocera?
I colpi bassi non mancano in questo film che Roy Ward Baker porta sullo schermo basandosi sull’opera teatrale di Bill MacIlwraight; un capolavoro venefico ed elettrico che prende il pubblico a schiaffi. Qui non si ha pietà per nessuno. Il bagno di sangue materno è una golosa occasione per vedere la Davis all’apice del proprio carisma, tutta nervi e carattere, risate gracchianti a bocca spalancata, perennemente scossa da una gestualità ipnotica. Cattiva, cattivissima, non c’è in lei un barlume di candore. Pare prendere il peggio da ogni mostro sacro che ha impersonato: la natura dispettosa di Baby Jane Hudson, la civetteria della signora Skeffington, l’arguzia di Regina Hubbard Giddens. In questo film ci sono tutte le terribili donne di Bette Davis.
Alla festa di anniversario di Mrs Taggart è meglio non mancare. Ma armatevi di coraggio perché questa è la belva più scatenata che vi siate mai trovati davanti, in tanti anni di amore per Bette.
Maria Silvia Avanzato
Sezione di riferimento: Vintage Collection
Scheda tecnica
Titolo originale: The Anniversary
Anno: 1968
Durata: 95'
Regia: Roy Ward Baker
Soggetto: dalla commedia di Bill MacIlwraith
Fotografia: Harry Waxman
Musiche: Philip Martell
Attori: Bette Davis, James Cossins, Sheila Hancock, Jack Hedley, Christian Roberts
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