Sophia Howard (Catherine Walker) è sconvolta dalla perdita del figlio. In cerca di risposte e incapace di superare il lutto, contatta Joseph Solomon (Steve Oram), un discutibile personaggio che ha però la fama di grande esperto di occultismo. Nonostante l'aspetto sciatto e il carattere indisponente, Sophia offre una consistente cifra a Joseph perché evochi lo spirito del suo bambino. Dopo un iniziale rifiuto, l'uomo accetta e si rintana con la donna in una casa sperduta nella campagna gallese, dando il via a un estenuante e oscuro rituale per aprire un varco con l'aldilà e mettere in comunicazione madre e figlio. Condizione essenziale affinché il tetro cerimoniale dia i suoi frutti è l'assoluto isolamento e, a questo scopo, Solomon traccia un cerchio attorno alla casa che, una volta chiuso, non potrà più essere oltrepassato se non quando l'evocazione avrà avuto successo. Sarà dunque impossibile in seguito avere ripensamenti. In precedenza Sophia ha osservato una rigorosissima dieta per depurarsi in vista del rito magico, che prevede numerosi passaggi di stanza in stanza, dove la donna dovrà dedicarsi a letture e recitare litanie all'interno di figure geometriche disegnate sul pavimento.
Passano i mesi, ma nulla accade. Joseph sottopone allora la donna a ulteriori umiliazioni e privazioni (bagnandola in continuazione con acqua gelida, fino ad arrivare a farla quasi annegare in vasca da bagno) per purificarne il corpo e lo spirito. L'angoscia sale e la convivenza forzata diventa intollerabile. Sophia comincia a dubitare dei poteri soprannaturali dello squallido individuo, che pare più votato all'alcolismo che all'occultismo, ma in realtà l'evocazione fallisce proprio per colpa di una bugia da lei raccontata, dato che il vero scopo della seduta è quella di vendicarsi di coloro che le hanno ucciso il figlio. Un errore fatale, destinato a provocare conseguenze catastrofiche. In effetti qualcuno finalmente risponde al richiamo della madre disperata, ma non si tratta, purtroppo, di un bambino innocente.
Girato con un budget ridotto, A Dark Song è il primo lungometraggio del regista irlandese Liam Gavin. Presentato in numerosi festival di genere, ha ricevuto un'accoglienza favorevole, pure per merito dei due soli protagonisti, entrambi bravissimi, anche se colpisce in particolare la prova straordinaria di Catherine Walker. Le riprese sono state effettuate in circa venti giorni nei dintorni di Dublino (grazie al contributo dell'encomiabile Irish Film Board). Nonostante sia stato prodotto in economia, è un piccolo horror indipendente che sa tenere in ansia lo spettatore per più di un'ora, con picchi di sano terrore. Del resto, non mancano gli elementi per una buona riuscita, quali una madre disposta a qualsiasi cosa pur di rivedere il figlio, una casa isolata nella campagna, l'assenza di essere umani eccezion fatta per Sophia e Joseph, una sensazione claustrofobica causata da una vicenda che si svolge esclusivamente in ambienti chiusi e tetri, l'evocazione dell'occulto, una tocco di satanismo, la presenza di demoni.
Siamo comunque al cospetto di un'opera prima e, in quanto tale, A Dark Song non può non macchiarsi di alcuni difetti. Tuttavia Gavin sa ben tratteggiare i sentimenti che tormentano Sophie, come il dolore per la perdita dell'amato figlio, l'esasperazione e la frustrazione che animano l'attesa dell'apparizione, la paura che il rituale non si compia, ma anche il disgusto per l'improbabile stregone Solomon. Stupisce perciò, a maggior ragione, l'assurda caduta di stile nel finale, che cambia le carte in tavola e fornisce una chiave di lettura improntata sulla salvezza e sulla pace interiore, che si raggiungono soltanto attraverso il perdono. Dopo tanto buio, l'intravedere la luce va di solito interpretato come un segnale positivo. Ma in questo caso sarebbe stato molto meglio rimanere avvolti dalle tenebre. Peccato.
Serena Casagrande
Sezione di riferimento: Into the Pit
Scheda tecnica
Titolo originale: A Dark Song
Anno: Irlanda, 2016
Regia: Liam Gavin
Sceneggiatura: Liam Gavin
Fotografia: Cathal Watters
Montaggio: Anna Maria O'Flanagan
Musica: Ray Harman
Durata: 99'
Attori: Steve Oram, Catherine Walker.