Austin, che sta per uscire con la fidanzata Emma (Ophelia Lovibond), decide all'ultimo momento di rimanere con il padre per dargli una mano. Sin da subito il medico legale riscontra alcune incongruenze poiché il corpo non presenta alcun segno di rigor mortis e gli occhi sono di color grigio opaco, peculiarità contrastanti al fine di stabilire la data del decesso. Nonostante le numerose fratture a polsi e caviglie, non si evidenziato all'esterno lividi e traumi. La lingua è stata recisa, dalla cavità orale viene estratta una fibra tessile, dal naso spunta una mosca e, come se non bastasse, Tilden senior sostiene che il terreno incrostato sotto le unghie sembra torba, combustibile fossile caratteristico di zone situate ben più a nord. E il peggio deve ancora accadere.
Quando il coroner seziona il corpo, ne fuoriesce un copioso flutto di sangue mentre la radio cambia stazione di propria iniziativa. Gli organi interni della donna sono orribilmente danneggiati e, nel corso dell'autopsia, emergono nuovi particolari raccapriccianti. Continuano intanto a manifestarsi fenomeni inquietanti nonché inspiegabili a rigor di logica. I Tilden comprendono di essere in reale pericolo, perché il cadavere, qualsiasi cosa esso sia, forse non è del tutto senza vita. Padre e figlio decidono di procedere comunque con l'esame autoptico, unica strada percorribile per spiegare il mistero che avvolge la sconosciuta, anche se un annuncio radiofonico parla di una violento temporale in arrivo.
Impossibile proseguire oltre senza rivelare ulteriori colpi di scena, sottraendo così allo spettatore l'ebbrezza di un sano spavento. Basterà anticipare al pubblico che si avrà a che fare con processi alle streghe, citazioni bibliche, campanellini e una tempesta imminente.
Autopsy (The Autopsy of Jane Doe) è il secondo film (il primo in lingua inglese) del norvegese André Øvredal, già autore del promettente mockumentary Troll Hunter. Jane Doe è il termine gergale che si utilizza per indicare una persona di sesso femminile la cui identità rimane sconosciuta (a tal proposito risulta quanto mai inspiegabile la scelta di far uscire il film nelle sale italiane con il titolo Autopsy, in inglese peraltro, stravolgendone il senso originale).
Øvredal realizza un discreto horror senza ricorrere a sensazionali effetti speciali. Inoltre, anche nelle scene il cui il sangue non può non scorrere, come durante il sezionamento del corpo, non si sconfina mai nello splatter. Se The Autopspy of Jane Doe riesce dunque a creare una buona dose di suspense lo deve al fatto che l'intera trama si sviluppa quasi esclusivamente in un ambiente chiuso, con due soli protagonisti più un cadavere (la bellissima e immobile Olwen Kelly). È grazie all'atmosfera claustrofobica dell'obitorio, con una sala operatoria dal grigio metallico e con lunghi corridoi bui, ricoperti di legno scuro, dove da uno specchio posizionato in alto su di una parete si intravvedono oscure presenze, che si percepisce un clima da catastrofe imminente (e, a sentire il bollettino meteorologico, una minaccia incombe anche dall'esterno). Nondimeno, le battute e gli aneddoti di Tilden senior disseminati nel corso della narrazione contribuiscono a tenere alta la tensione. Ad esempio racconta a Emma di legare un campanellino attorno all'alluce dei defunti in memoria dei tempi andati, quando questo espediente serviva per sincerarsi che i cadaveri fossero effettivamente tali, oppure sentenzia: “ogni corpo ha un segreto, alcuni lo nascondono soltanto meglio degli altri.”
Purtroppo, ed è un peccato, la seconda parte della vicenda non sta al passo con la prima e si perde del tutto nel finale, piuttosto banale e prevedibile. Le carte in regola per girare un ottimo horror non mancavano di sicuro a Øvredal, però, e spiace dirlo, l'esito definitivo ha più il sapore di un'occasione sprecata. In ogni caso, se Stephen King ha speso buone parole per The Autopsy of Jane Doe, il film qualche merito lo dovrà pur avere.
Una curiosità: Brian Cox ha interpretato il primo Hannibal Lecter della storia del cinema in Manhunter di Michael Mann (1986).
Serena Casagrande
Sezione di riferimento: Film al cinema
Scheda tecnica
Titolo originale: The Autopsy of Jane Doe
Anno: 2016
Regia: André Øvredal
Sceneggiatura: Ian Goldberg Richard Naing.
Fotografia: Romain Osin
Montaggio: Patrick Larsgaard, Peter Gvozdas.
Musica: Danny Bensi, Saunder Jurriaans.
Durata: 86'
Attori: Emile Hirsch, Brian Cox, Ophelia Lovibond, Michael McEllhatton, Olwen Kelly, Parker Sawyers, Jane Perry
Uscita italiana: 8 marzo 2017
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