Da allora il giovane filmaker ha continuato a bazzicare il genere horror fino a terrorizzare le platee di mezzo mondo con Insidious, pellicola realizzata nel 2010 che conta già un sequel – diretto sempre da Wan – in uscita negli States tra poco meno di un mese. Alla luce di ciò è ancor più sorprendente apprendere che L’evocazione (The Conjuring), l’horror che sta imperversando ai botteghini d’Oltreoceano, sia stato realizzato proprio dal regista di Saw e Insidious. Dopo aver visto questa sua ultima creatura non si può che prendere atto del livello di maturità raggiunto da Wan e della sua incredibile dimestichezza col genere.
Il film è ispirato a una storia vera accaduta nel Rhode Island all’inizio degli anni Settanta con protagonista la famiglia Perron – padre, madre e ben cinque figlie all’attivo – trasferitasi in una vecchia magione fuori città. Ben presto i malcapitati scoprono di essere finiti in un luogo infestato da oscure presenze e decidono di chiedere aiuto a Ed e Lorraine Warren, una celebre coppia di investigatori del paranormale.
Il regista, qui ambizioso come non mai in precedenza, lancia da subito la sua personalissima sfida allo spettatore, giocando a carte scoperte nella didascalia iniziale da cui si apprende che la vicenda narrata è tratta dal caso più sconvolgente affrontato dai coniugi Warren durante la loro carriera, talmente terrificante da non essere mai stato rivelato prima. Il suo intento è abbastanza esplicito: far sapere al pubblico che ciò che vedrà lo spaventerà a morte. Wan dimostra coraggio, una discreta faccia tosta ma soprattutto una profonda conoscenza dei meccanismi cinematografici atti a terrorizzare gli spettatori del XXI° secolo.
Nella prima parte l’inquietudine e la suspense sono ben dosate e calibrate grazie ai tanti momenti di attesa che contribuiscono a far crescere la tensione nel pubblico – a cui per fortuna viene risparmiato quasi totalmente il ricorso alla CGI che nei film horror non ottiene quasi mai l’effetto desiderato – fino a farla deflagrare nel finale ad effetto che non lascerà indifferenti gli amanti del genere.
L’evocazione raggiunge vette di puro terrore e non si sottrae al difficile confronto con opere come L’Esorcista, spudoratamente omaggiato nella seconda parte del film, spingendosi fino a citare en passant e non senza un divertito compiacimento perfino Gli Uccelli del maestro del brivido Sir Alfred Hitchcock. Per completezza è bene ricordare anche la saga di Amityville Horror ispirata proprio a uno dei tanti casi affrontati dai Warren.
Azzeccato il cast che si avvale dei nomi di Patrick Wilson, già protagonista per Wan di Insidious e del sequel, della sempre ineccepibile Lili Taylor e soprattutto di un’intensa e dolente Vera Farmiga, ormai totalmente a suo agio in questo genere di pellicole dopo le sue apparizioni in Orphan e nella prima stagione di Bates Motel, dove giganteggia nelle scomode e ingombranti vesti della madre di Norman Bates.
L’evocazione non presenta particolari elementi di novità, sebbene l’efficace sceneggiatura scritta dai fratelli Chad e Carey Hayes non si limiti come accade quasi sempre in questi casi a seguire le vicende della famiglia minacciata dal male, ma riesca a sviluppare in maniera parallela le vicissitudini dei Warren nel gestire la propria vita a causa della loro particolare attività, assestando autentici spaventi anche nello spettatore più scafato e avvezzo ai meccanismi del cinema horror. Di questi tempi, dove si fatica sempre più a trovare film di genere degni di questo nome, non è poco davvero.
Boris Schumacher
Sezione di riferimento: Film al cinema
Scheda tecnica
Titolo originale: The Conjuring
Anno: 2013
Uscita in Italia: 21 agosto 2013
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Chad Hayes, Carey Hayes
Fotografia: John R. Leonetti
Musiche: Joseph Bishara
Attori: Patrick Wilson, Vera Farmiga, Lili Taylor, Ron Livingston, Mackenzie Foy
Durata: 112 min.