Il britannico Ben Wheatley (classe 1972) prometteva dunque assai bene, sia come autore (la sceneggiatura era stata scritta a quattro mani con Amy Jump, coinvolta anche in Killer In Viaggio) che dietro alla macchina da presa. Del tutto naturale che il suo film successivo fosse al tempo stesso molto atteso e guardato con sospetto: il mondo del cinema è stato prodigo di fulgide meteore che si sono successivamente dissolte nel nulla, e Wheatley poteva essere una di queste.
Partendo dal presupposto che Killer In Viaggio ha riscosso consensi quasi unanimi, si resta un po’ perplessi: sia durante che dopo la visione si realizza di aver fruito di un film sostanzialmente fragile e privo di nerbo, poiché le pecche sono davvero troppe per poter essere considerate trascurabili. Si parte abbastanza bene, tenendo il ritmo per la prima mezz’ora, ma si finisce per perdersi in soluzioni risapute e in una forte incertezza di registro: l’opera vorrebbe essere commedia nera ma non ci riesce, perché manca del sarcasmo necessario a renderla divertente e macabra al tempo stesso, restando perennemente in bilico sui registri di un tragicomico sostanzialmente inconsistente.
Il plot è incentrato sulla storia di Tina (Alice Lowe) e Chris (un convincente Steve Oram): la donna, schiacciata da una madre soffocante e ossessiva, vede nell’uomo una via di fuga, che si concretizza nella libertà offerta da un viaggio in caravan. Ci si trova di fronte a un road movie basato sul black humor, ma la sceneggiatura (firmata dai due attori protagonisti e scritta ben sette anni fa) presenta il difetto di voler mettere troppa carne al fuoco, creando una prevedibile confusione. Nel corso del road-trip Chris si rivela essere tutt’altro che pacioso e rassicurante: dagli scatti d’ira agli omicidi per futili motivi il passo è breve, e Tina non si tira indietro, tentando di imitarlo e rivelandosi anche peggiore di lui.
Un canovaccio potenzialmente buono, anche se piuttosto prevedibile nel rovesciamento di una dinamica malsana, sprecato purtroppo da una superficialità di fondo che evita di analizzare i personaggi, lasciando tutto a pelo d’acqua; tingere di umorismo nero caratteristiche come le perversioni (il sesso qui è assai grottesco), i traumi e le nevrosi è impresa che richiede grande misura e abilità, ed è proprio in questo che il film fallisce, come in una ricetta in cui ogni ingrediente è mal dosato. I molti spunti sulla carta interessanti, ad esempio il rapporto tra Tina e la madre o il meccanismo che porta la donna a voler emulare il proprio compagno, vengono in fretta liquidati, offrendoci così un personaggio femminile appena abbozzato, quasi macchiettistico; Steve Oram riesce invece a essere efficace, ma il suo stesso script mette i bastoni tra le ruote alla figura di un killer maniacale, convinto di essere nel giusto, che avrebbe potuto risultare ben più graffiante e d’impatto. A differenza di Kill List, in cui l’aspetto dialogico era uno dei punti forti e dava forma a protagonisti assai ben delineati, verso i quali si era portati a provare empatia nonostante le loro azioni poco edificanti, qui le conversazioni sono fragili e stereotipate (con l’eccezione di alcune battute fulminanti e azzeccate), e i caratteri ritratti non lasciano un’impronta vera e propria.
L’abilità registica di Wheatley è comunque notevole, pur sfociando di tanto in tanto nell’autocompiacimento gratuito: eccellenti le due sequenze di omicidio a montaggio alternato, entrambe sulle note della splendida Season Of The Witch in versioni diverse (Vanilla Fudge e Julie Driscoll), che da sole valgono in pratica l’intera visione. Nel finale, tuttavia, lo schema suono/ralenty/montaggio inonda lo schermo di banalità, anche per via di una chiusa prevedibile.
Killer In Viaggio è, alla resa dei conti, un'opera troppo friabile, il cui risultato incerto ha con ogni probabilità risentito della tensione da “prova del nove”, dopo un successo tanto clamoroso quanto inaspettato. Nonostante gli entusiasmi diffusi dunque, un film che non può considerarsi riuscito, in quanto troppo indeciso sulla direzione da imboccare, proprio come in un viaggio on the road in cui si percorre la strada sbagliata.
Chiara Pani
Sezione di riferimento: Film al cinema
Scheda tecnica
Titolo originale: Sightseers
Anno: 2013
Regia: Ben Wheatley
Sceneggiatura: Alice Lowe, Steve Oram, Amy Jump
Fotografia: Laurie Rose
Musiche: Jim Williams
Durata: 88'
Uscita in Italia: 13 Giugno 2013
Interpreti principali: Alice Lowe, Steve Oram, Eileen Davies, Monica Dolan, Jonathan Aris