ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75-76-77
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

FURY - La violenza della Storia

24/1/2015

3 Comments

 
Picture
Sono trascorsi quasi quindici anni da Training Day, poliziesco diretto da Antoine Fuqua che valse un Oscar come miglior attore protagonista a Denzel Washington. Un film che nei primi anni zero fece parlare di sé anche grazie all’efficace sceneggiatura firmata da David Ayer, passato pochi anni dopo alla regia continuando a curare personalmente gli script dei suoi lavori. Dopo aver realizzato quattro action polizieschi, il regista e sceneggiatore statunitense decide ora di cambiare registro e incontra il war movie. 
Siamo nell’aprile del 1945; la seconda guerra mondiale è ormai giunta alle sue battute finali, ma in Germania le truppe alleate continuano a dover fare i conti con la strenua e disperata resistenza dell’esercito tedesco. Il sergente americano Don 'Wardaddy' Collier, al comando di un carro armato Sherman, soprannominato Fury, ha appena perso il suo assistente macchinista. Al suo posto arriva Norman Ellison, giovane recluta senza alcuna esperienza in campo militare, al fronte da poche settimane con la mansione di dattilografo. Il resto della loro unità è composta da Grady “Coon-Ass” Travis, Boyd “Bible” Swan e Trini “Gordo” Garcia. Norman ha un animo sensibile e delicato ma sarà costretto suo malgrado a fare i conti con l’orrore della guerra, ad imparare a uccidere per sopravvivere e a fare squadra con i suoi nuovi compagni, guidati dal granitico sergente Wardaddy, in missioni sempre più rischiose e disperate.
A conti fatti si può senz’altro affermare che Fury sia una delle opere più mature e compiute di David Ayer, capace qui di realizzare un film a tutto tondo, incentrato su una pagina del secondo conflitto mondiale poco frequentata dal cinema hollywoodiano. Nel mettere in scena una guerra per così dire giusta e necessaria per liberare il mondo dall’oppressione nazista, il regista non evita di mostrarci le violenze compiute dall’esercito americano, come le esecuzioni a sangue freddo e i soprusi nei confronti di donne e civili. Con grande umanità e sensibilità Fury ci fa vedere tutto questo, ci mostra un popolo tedesco afflitto e martoriato in uno scenario desolante di morte e distruzione. 
Tenendosi lontano dai facili schematismi, Ayer vuole far comprendere al pubblico che alla fine in guerra si diventa tutti uguali, si viene privati della propria umanità e identità fino a non distinguere più i “buoni” dai “cattivi”. Emblematica in tal senso la lunga e magistrale sequenza ambientata in un appartamento abitato da due donne tedesche dove irrompe l’unità americana, costretta a fare i conti con le inevitabili tensioni interne al gruppo, in bilico tra gesti di civiltà e comportamenti brutali scaturiti anche dai tragici e devastanti ricordi legati allo sbarco in Normandia. 
In Fury non mancano gli atti di estremo eroismo (la disperata missione finale), così come non mancano gli inaspettati gesti di pietà e umanità da parte di chi combatte nelle fila del peggiore dei nemici. Si lotta per sopravvivere, si combatte fianco a fianco con i propri compagni, che al fronte rappresentano al tempo stesso la famiglia e gli amici, ovvero tutto ciò che si ha di più caro in quel drammatico frangente. 
Ayer si dimostra attento a ogni minimo dettaglio e preciso e scrupoloso nel restituire sullo schermo gli scontri a fuoco, filmati con estremo realismo in tutta la loro furia selvaggia e forza distruttrice.  A dir poco impressionante e ricco di pathos, grazie anche al ricorso a musiche cupe, ossessive ed enfatiche, il combattimento tra carri armati, con l’imponente cingolato tedesco superiore a livello tecnico-militare a quelli americani. Un dettaglio non da poco che lo spettatore già conosce, per merito di una didascalia iniziale in cui vengono sottolineate le ingenti perdite subite durante l’avanzata in territorio nemico dalla truppe americane a causa di questa disparità di mezzi e armamenti. 
Decisamente indovinati gli interpreti principali: Brad Pitt è perfetto nel ruolo del coriaceo e dolente sergente a capo dell’unità, mentre Logan Lerman nei panni del giovane Norman conferma tutto il talento messo in mostra un paio d’anni fa nell’intenso e notevole Noi siamo infinito, a riprova che nelle sue corde c’è una spiccata predilezione per i personaggi fragili dotati di grande sensibilità. Completano la squadra Shia La Boeuf, Michael Peña e Jon Bernthal, tutti a loro agio e ben calati nelle rispettive parti. 
Girato con grande profusione di mezzi e impeccabile professionalità, il film di Ayer - avvincente, compatto e coeso per tutta la sua durata - è destinato a diventare uno dei titoli di riferimento del genere bellico del nuovo millennio. 

Boris Schumacher

Sezione di riferimento: Film al cinema


Scheda tecnica

Titolo originale: Fury
Anno: 2014
Regia e sceneggiatura: David Ayer
Fotografia: Roman Vasyanov
Musiche: Steven Price
Interpreti principali: Brad Pitt, Shia LaBeouf, Logan Lerman, Michael Peña e Jon Bernthal
Durata: 134’
Uscita italiana: 2 giugno 2015

3 Comments
Andrea
22/6/2015 03:14:02 pm

Buongiorno! Prima di tutto complimenti per il sito, vi ho appena scoperto😊
Venendo al film sono d'accordo su quasi tutta la vostra recensione, dico "quasi tutta" perché l'unica cosa che proprio non mi é piaciuta in Fury sono proprio le scene di combattimento e considerando che é un film di guerra e che Ayer ha usato una cura maniacale per divise, armi e ovviamente carri armati (pescati in musei e da collezionisti) non é cosa da poco! Due cose su tutte, la prima le armi che quando sparano, sembrano le armi laser di Star Wars (alla faccia dei traccianti) non nascondo che li ho riso! E l'assalto finale, una via di mezzo tra una puntata dell'A-Team e un fumetto della collana "Eroica"

Reply
Boris Schumacher
23/6/2015 01:24:52 am

Ciao Andrea, prima di tutto ti ringrazio a nome di tutta la redazione per i complimenti che fanno sempre piacere. Per quanto riguarda le tue osservazioni hai ragione nel dire che in certi momenti sembra di esser finiti dentro un capitolo di Star Wars con tanto di armi laser mentre a mio avviso il combattimento finale è funzionale al film ed in linea con quanto visto in precedenza.
Sperando che tu possa continuare a seguirci con passione e interessa ti auguro una buona serata.

Reply
Andrea
23/6/2015 04:12:24 am

Ora che vi ho scoperto ci puoi scommettere che vi seguo! Ho letto altre cose sulla pagina revival 60/70/80 avete, almeno negli articoli che ho letto, un modo di scrivere e raccontare i film, che mi piace decisamente! Riguardo all'ultima scena, non mi é piaciuta proprio come l'hanno impostata fin dalla colonna di tedeschi SS, tutti in fila, puliti e freschi di lavanderia, armati con lanciagranate anticarro Panzerfaust che marciano cantando... e li, considerando che sono gli,ultimi giorni di una Germania agonizzante, la trovo irreale, così come un carro armato immobilizzato riesca a resistere...no va bé basta, so fisse mie, ho visto troppi film di guerra e documentari! :-)) ..rimane comunque un ottimo film, specie per la recitazione degli attori e l'accuratezza dei costumi armi e scenografie varie!




Leave a Reply.

    Immagine
    Immagine
    Immagine
    ULTIME RECENSIONI PUBBLICATE

    Roverdatter
    Holy Boom
    Demain et tous les autres jours
    Nos Batailles
    The Guilty
    ​Les Gardiennes
    ​
    LE NOSTRE
     PAGINE UFFICIALI
    Immagine
    Immagine


    ​ARCHIVIO RECENSIONI FILM AL CINEMA

    Aprile 2019
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Settembre 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Settembre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Giugno 2014
    Maggio 2014
    Aprile 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014
    Gennaio 2014
    Dicembre 2013
    Novembre 2013
    Ottobre 2013
    Settembre 2013
    Agosto 2013
    Luglio 2013
    Giugno 2013
    Maggio 2013
    Aprile 2013

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.