È il caso di lavori come Creation, un biopic atipico sulla vita di Charles Darwin, accantonato dalle grandi distribuzioni per la mancata garanzia di un cospicuo rientro monetario. Sono state infatti travagliatissime le vicende per la sua distribuzione nelle sale: presentato in anteprima al Toronto International Film Festival in Canada (il 10 settembre 2009) è uscito nei cinema del Regno Unito il 25 settembre, poi in Grecia, Olanda, Belgio e Svezia; drammatica è stata invece l’uscita negli USA, dove è stata necessaria una campagna a larghissimo spettro (stampa, raccolte di firme, social network…) da parte degli Evoluzionisti, che si sono impegnati a trovare un distributore americano, finché la Newmarket Films ne ha comprato i diritti. Il 22 gennaio 2010 è giunto quindi nelle sale americane, ma solo in pochissime grandi città (come New York, Los Angeles e poche altre), portando molte persone ad attraversare parecchi Stati per poterlo vedere. Nel nostro Paese invece, a cinque anni dalla prima uscita, non è mai arrivato.
Adattamento cinematografico del libro Annie’s Box (scritto dal bis-bis-nipote di Charles Darwin, Randal Keynes), il film ha un cast di tutto rispetto: uno dei volti più noti del momento, Benedict Cumberbatch, che affianca il premio Oscar Jennifer Connelly, moglie nella finzione e nella realtà di Paul Bettany, che a sua volta interpreta invece Charles Darwin. L'attore inglese sembra non sia stato scelto a caso: nel film del 2003 Master and Commander era un medico naturalista a bordo di una nave della marina inglese che, nel 1805, fece anche tappa alla Galapagos: un riferimento plateale al viaggio di Darwin sul brigantino Beagle (1831-1836).
Creation riguarda solo una piccola parte della vita di Darwin: quella che va dalla morte per tubercolosi della adorata figlia Annie (avvenuta nel 1851), quando la bimba aveva solo 10 anni, all’uscita de L’Origine delle specie, nel 1859. Per mezzo di numerosi flashback riguardanti soprattutto la vita in famiglia, con i figli e la moglie Emma, si delinea una figura inedita di Darwin partendo dalla sua umanità, combattuta tra due conflitti interiori: primo, il desiderio di pubblicare la sua teoria, incalzato anche dagli amici di sempre Joseph Hooker e Thomas Huxley, i quali gli ricordano che con la sua opera «You have killed God»; secondo, il problema della moglie Emma, profondamente religiosa, a cui Charles non riusciva a spiegare che la sua convinzione di rincontrare la piccola Annie in una vita ultraterrena sarebbe stata annullata dall’uscita del suo libro.
Per mezzo delle ottime interpretazioni dei due protagonisti, specialmente di Paul Bettany (facilitato da un’incredibile somiglianza fisica con il personaggio), si crea un Darwin in bilico non solo tra scienza e religione, ma anche tra voglia di vivere e sofferenza estrema. Il protagonista riscopre le grandi domande dell’uomo, su se stesso e sulle verità: domande mai esplicitate ma rivolte, con estrema delicatezza del regista, a chi voglia ritrovarle tra gli avvenimenti di questa narrazione.
Lo studio sull’orangotango Jenny, mostrato quasi in parallelo alla storia della figlia Annie, vuole chiederci: è proprio vero che c’è differenza tra l’uomo e l’animale? Vedere e parlare con la figlia morta, o pensarla nella gioia del Paradiso: qual è la posizione più sensata? Qual è la risposta che la scienza può dare di fronte alla morte della figlia adorata? E la religione? «God moves in mysterious ways» dice la religione e la scienza è d’accordo, replicando che «He has endowed us, in all his blessed generosity, with not one but 900 species of intestinal worm».
Inquadrature poetiche raccontano il mondo microscopico come era studiato da Darwin, come egli lo vedeva e come lo ha cambiato per sempre. Così, oltre alla guerra della natura, alla carestia e alla morte, l'idea più esaltata che siamo in grado di concepire, c’è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita che, da una forma iniziale così semplice, con le sue forme infinite, le più belle e meravigliose, si è evoluta.
Beatrice Paris
Sezione di riferimento: Eurocinema
Scheda tecnica
Anno: 2009
Regia: Jon Amiel
Sceneggiatura: John Collee
Attori: Jennifer Connelly, Paul Bettany, Jeremy Northam, Toby Jones, Jim Carter, Benedict Cumberbatch, Teresa Churcher
Fotografia: Jess Hall
Montaggio: Melanie Oliver
Durata: 108'