ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75-76-77
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

IN A WORLD - La mia voce

15/4/2014

0 Comments

 
Immagine
Carol Solomon (Lake Bell) è una vocal coach, una trentenne-o-giù-di-lì che si divide tra piccoli lavori, audizioni e la ricerca di una propria dimensione professionale e personale. Oppressa dall’ombra invadente di suo padre Sam (Fred Melamed, A serious man), il re delle voci fuori campo, Carol sembra destinata a non emergere dall’anonimato, ed è impaurita, insicura di dimostrare il proprio talento. 
In questo limbo di incertezza e di sogni non avverati, anche Dan (Michaela Watkins), sorella di Carol, stenta a trovare – o a riscoprire – la propria strada, solo apparentemente già segnata da un lavoro stabile e da un legame duraturo. In un mondo popolato di voci bellissime e suadenti, capaci di rendere affascinante anche la più banale delle fiction, Carol inizia la sua inaspettata scalata verso il successo, imparando prima di tutto ad avere fiducia in se stessa, trovando e dando vita, nel suono, alla propria profonda identità.
Un film di voci. Un film che si monta come un’opera in cui ciascuno recita la propria partitura, in cui gli attori esprimono il personaggio e la sua motivazione attraverso il suono. La voce. La tonalità. Alta, bassa, imponente, delicata. Una voce da Minnie ricama la personalità di troppe starlette bidimensionali, mentre Carol si sforza di modulare se stessa su un difficile registro di intensità vocale e va alla scoperta degli accenti più diversi.
“In a world” è la semplice battuta che apre il voice-trailer per il fantomatico e popolarissimo fenomeno The Amazon Games, porcheria da milioni di dollari per la quale i migliori doppiatori si danno battaglia. Ma “In a world” è anche ciò che sottende a storia e dinamiche del racconto. Quello che è semplicemente un lavoro, per Carol e Sam, entrambi in lizza, diventa presto un motivo di confronto generazionale e familiare. Padre e figlia devono imparare ad accettarsi, lasciandosi liberi di essere ciò che si vuole, liberi di compiere le proprie scelte. Liberi di trovare, o riscoprire, quella voce interiore che parla di noi, per noi, alla radice di chi siamo stati, di chi crediamo di essere.
In a World è l’interessante esordio nel lungometraggio di un’attrice atipica, Lake Bell, più nota come caratterista o trascurabile figura secondaria in commedie hollywoodiane (È complicato, Amici amanti e…), e finora autrice di un cortometraggio (Our Worst Enemy) presentato con un certo successo al Sundance Film Festival 2011. Per il suo debutto sulla lunga distanza ci mette tutta se stessa: dirige, scrive, interpreta, dando al film l’impronta della propria anima creativa.
Lake Bell rivela insospettabili capacità di scrittura e regia in quest’opera piccola e leggiadra, che ha il respiro del cinema indipendente di una volta. Tutto parole, spontaneità, semplicità della verità. Scegliendo un contesto poco battuto come quello dei professionisti del fuori campo, l'autrice affronta – forse senza rendersene veramente conto, ed è questo il limite più evidente del film – l’affascinante argomento della dualità della persona, della differenza tra essere e apparire, tra vedere e sentire. Dove la voce si interpreta come il respiro dell’anima e l’immagine è ridotta a puro inganno. Un divertente dietro le quinte nella realizzazione di un trailer cinematografico diventa quindi lo spunto per invitarci a non credere ai nostri occhi, ma a superare la superficie del pregiudizio, a scavare dentro di noi e andare in cerca della sottile linea che lega forma e sostanza, copertina e contenuto, corpo e voce. L’equilibrio.
Il maggiore limite del film è proprio qui: Lake Bell non è forse davvero consapevole delle implicazioni della sua piccola opera, e quindi trascura non solo la riflessione estetica ma anche quella filosofica – per così dire – per concentrarsi sulle relazioni tra i personaggi. In a world è comunque un piccolo gioiellino nella costruzione e narrazione delle intriganti personalità femminili, e forse è così che va guardato. Una gioiosa e originale commedia delle emozioni, un racconto di formazione in cui non solo i dialoghi, ma immagini, pensieri, stati d’animo, suggestioni, sono tradotti e affidati al sentire. Un coro di voci sincronizzate con i sensi.

Francesca Borrione

Sezione di riferimento: America Oggi


Scheda tecnica

Titolo originale: In a World
Regia: Lake Bell
Sceneggiatura: Lake Bell
Interpreti: Lake Bell, Jason O’Mara, Fred Melamed, Michaela Watkins, Cameron Diaz, Geena Davis
Musica: Ryan Miller
Durata: 89'
Anno: 2013

0 Comments

NOBODY WALKS - La donna ape regina

16/4/2013

0 Comments

 
Immagine
Martine (Olivia Thirby, United 93, Dredd) è una giovane filmmaker newyorchese che si trasferisce a Silver Lake presso la casa di Julie (Rosemarie Dewitt, Rachel deve sposarsi) e Peter (John Krasinski, The Office), con il quale intende lavorare al montaggio sonoro della sua ultima opera sugli insetti. Martine è in cerca della perfetta combinazione di suoni, immagini ed emozioni che possa far rendere al meglio il suo studio visivo e la sua ricerca artistica.
Questa ricerca di una corrispondenza tra i sensi, tuttavia, sembra coinvolgere Martine e Peter non solo sul piano artistico, ma anche personale. Martine è la tipica ventenne o giù di lì appartenente alla borghesia radical chic americana, fatta di suggestioni culturale europee, un certo snobismo di élite e uno stile di vita disinibito e disinvolto. La giovane famiglia che accoglie Martine sembra aderire perfettamente alle stesse abitudini e comportamenti: tutti i membri paiono vivere in modo svincolato l’uno dall’altro, fino a rasentare l’indifferenza reciproca, benché arricchita da arredamenti sontuosi, scampagnate in villa, conversazioni filosofeggianti sui pregi dell’educazione liberal.
Nel frattempo, mentre l’apparente idillio familiare svela la sua fragilità, la dodicenne Kolt (India Ennenga), la figlia che Julie ha avuto da un precedente matrimonio, si infatua di Marcello (Emanuele Secci), il suo insegnante di lingua italiana; una figura insopportabile, per quanto marginale, che incarna i peggior stereotipi americani sul latin lover italiano (fascino da quattro soldi, ammiccamenti volgari, camicia sbottonata). Kolt è una poetessa precoce, tanto sicura di sé quanto immatura, arguta ma acerba, chiusa in una solitudine che solo Martine pare in grado di cogliere. Perché Martine, per quanto adulta e sfrontata nel modo di porsi, è anche lei a un bivio, lavorativo e sentimentale. 
Martine è come l’ape regina, flirta spudoratamente e gioca con la propria sessualità, conscia di attrarre sguardi e desideri su di sé. Sta forse tentando il modo di ‘sentire’ la vita così come sta cercando di riprodurre nel suo film l’inudibile suono della realtà, e il rumore della vita animale, così istintiva, fresca, immediata e priva di filtri. Martine che attira Peter nel gioco delle attrazioni, Peter che si lascia trascinare nell’eccitazione del sesso, del proibito, nel fascino cerebrale e non solo che Martine esercita deliberatamente su di lui. La coppia aperta non è poi così perfetta, la famiglia è tenuta insieme dalle abitudini, indipendente significa solo, e Martine, la bad girl travestita da principessa, attraversa il nucleo familiare pronta a prendersi tutto ciò che vuole, trafiggendo le debolezze e poi andandosene via, unico personaggio che sembra non dover fare i conti con la propria coscienza e con il proprio cuore.
Presentato al Sundance Film Festival 2012, Nobody Walks è la quarta regia di Ry Russo-Young, regista e sceneggiatrice indipendente, che qui collabora allo script con la golden girl Lena Dunham, già regista, autrice e produttrice del telefilm Girls (vincitore di tre Golden Globes nel 2013). Il film, in effetti, sembra un’esplorazione dilatata delle tematiche tanto care alla Dunham: la cultura europea in sala newyorchese, dialoghi per metà ostentatamente ‘dotti’ e per metà volutamente espliciti, personaggi femminili che reclamano la libertà sessuale e sentimentale al pari degli uomini. Perché altrimenti non siamo donne, senza quel pizzico di femminismo che mira a riscrivere la figura femminile nel cinema romantico (perché, alla fine, di questo si tratta) rendendola fredda, distaccata, spietata e indifferente come il peggiore stereotipo maschile.
La sceneggiatura a tratti fatica a imporsi, così come la sua protagonista, irrimediabilmente persa in un’indagine artistica che è solo un pretesto per portare Martine tra le braccia di Peter e poi vedere cosa succede. In ogni caso il film, pur senza personaggi emotivamente coerenti con se stessi, ha degli spunti interessanti, a partire dalla riflessione sull’opera d’arte sinestetica, frammento nel quale si sente molto l’impronta registica (in questo senso non priva di intriganti scelte visive). Da sottolineare anche un gruppo di attori molto capaci e a loro agio con il piccolo cinema indipendente fatto tutto di parole, in particolare Olivia Thirby, che utilizza il corpo come elemento portante di una interpretazione naturale eppure studiata, e John Krasinski, tutto passione, tormento e colpa.

Francesca Borrione

Sezione di riferimento: America Oggi


Scheda tecnica

Titolo originale: Nobody Walks
Anno: 2012
Regia: Ry Russo-Young
Sceneggiatura: Ry Russo-Young, Lena Dunha
Fotografia: Christopher Blauvelt
Musiche: Will Bates, Fall On Your Sword
Durata: 83 min.
Uscita in Italia: inedito
Interpreti principali: Olivia Thirby, John Krasinski, Rosemarie DeWitt, India Ennenga, Dylan McDermott.

0 Comments
    SEGUI ODG SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
    Immagine


    AMERICA OGGI 

    CATEGORIE DELLA SEZIONE

    Tutti
    4:44 Last Day On Earth
    Abel Ferrara
    Adam Resurrected
    Ain't Them Bodies Saints
    Alan Cumming
    American Honey
    A Most Violent Year
    Amy Ryan
    Amy Seimetz
    Andrea Arnold
    Ann Dowd
    Any Day Now
    Asia Argento
    Before We Go
    Ben Foster
    Blue Ruin
    Braden King
    Breathe In
    Brian De Palma
    Casey Affleck
    Child Of God
    Chris Evans
    Chris Messina
    Christopher Walken
    Compliance
    Cormac Mccarthy
    Cosmopolis
    Craig Zobel
    Darren Aronofsky
    David Cronenberg
    David Lowery
    David Mamet
    Denis Lavant
    Denis Villeneuve
    Edmond
    Emily Blunt
    Felicity Jones
    Greta Gerwig
    Gretchen Mol
    Guy Pearce
    Happiness
    Harmony Korine
    Here
    In A World
    Jack Goes Boating
    Jacob Aaron Estes
    James Franco
    Jeff Goldblum
    Jeff Nichols
    Jenna Fischer
    Jeremy Irons
    Jessica Chastain
    John Cusack
    Juliette Binoche
    Kevin Spacey
    Lake Bell
    La Scandalosa Vita Di Bettie Page
    Lena Dunham
    Love & Mercy
    Margin Call
    Marin Ireland
    Marisa Tomei
    Mark Duplass
    Mary Harron
    Mathieu Amalric
    Matthew Mcconaughey
    Mean Creek
    Michael Shannon
    Michelle Williams
    Mickey Rourke
    Mister Lonely
    Mistress America
    Mud
    Mumblecore
    New Rose Hotel
    Noah Baumbach
    Nobody Walks
    Noel Buschel
    Noomi Rapace
    Oscar Isaac
    Passion
    Paul Giamatti
    Paul Schrader
    Philip Seymour Hoffman
    Rachel Mc Adams
    Robert Pattinson
    Rooney Mara
    Samantha Morton
    Sarah Polley
    Shane Carruth
    Sicario
    Sparrow Dance
    Stuart Gordon
    Sundance Film Festival
    Take Shelter
    Take This Waltz
    The Giant Mechanical Man
    The Iceman
    The One I Love
    The Skeleton Twins
    The Wrestler
    Todd Solondz
    Travis Fine
    Upstream Color
    Werner Herzog
    Willem Dafoe
    William H. Macy
    Winona Ryder

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.