Durante un viaggio in auto una bambina si addormenta e sogna un mondo magico e incontaminato in cui un monaco meccanico dalla voce robotica e aliena rincorre un omino rosso buffo e spaventato. Arrivati sulla cima di una collina i due trovano un orsetto di peluche scucito e malandato che li farà riavvicinare; decideranno entrambi di prendersene cura per provare a rimetterlo in sesto e a ridargli nuova vita.
Incorniciato da paesaggi evocativi, suggestivi, meravigliosi, I racconti dell’orso si presenta come una favola onirica, tenera e poetica. Sostanzialmente privo di dialoghi, necessita di una certa pazienza e un elevato grado d’attenzione da parte del pubblico, purtroppo sempre più abituato a fruire di prodotti dove tali caratteristiche non sono richieste.
Un piccolo gioiello immerso in scenari ancestrali, quasi fuori dal tempo, girato nel nord Europa, tra Finlandia e Norvegia, e finanziato in larga parte grazie ad una campagna di crowdfunding. Notevoli l’audacia e il coraggio dei due autori esordienti, che dimostrano di possedere, oltre a una certa padronanza del mezzo tecnico, grande personalità e una netta e precisa idea di cinema. Inquadrature ben studiate, un gran lavoro sulla luce e sull’immagine, un interessante utilizzo del sonoro e della musica.
Il film, diviso in sette capitoli, risulta più compatto e fluido nella prima parte, dove facciamo la conoscenza con i due strani e bizzarri protagonisti, interpretati proprio da Samuele Sestieri e Olmo Amato, capaci da subito di suscitare un’immediata simpatia e d’invitare e trascinare il pubblico a recuperare lo sguardo puro e limpido della fanciullezza. La seconda parte forse è un po’ troppo insistita e non si priva di qualche lungaggine che denota in ogni caso un profondo amore da parte dei due registi, autori anche di soggetto, sceneggiatura, fotografia e montaggio, nei confronti della loro creatura filmica.
In conclusione I racconti dell’orso è un’opera sui generis, insolita e innovativa, da difendere e preservare all’interno del nostro cinema e a cui auguriamo le migliori fortune e una probabile e più che auspicabile visibilità attraverso i festival internazionali, in attesa di una possibile seppur difficoltosa distribuzione nelle nostre sale.
Boris Schumacher
Sezione di riferimento: Torino 33
Scheda tecnica
Titolo originale: I racconti dell’orso
Anno: 2015
Regia: Samuele Sestieri e Olmo Amato
Sceneggiatura: Samuele Sestieri e Olmo Amato
Fotografia: Samuele Sestieri e Olmo Amato
Musiche: Riccardo Magni
Durata: 67’
Attori principali: Samuele Sestieri e Olmo Amato