Si tratta di una commedia eccentrica e amara, che racconta le disavventure sentimentali di una giovane donna, Gemma, gli equivoci e gli inganni dell'amore ma, soprattutto, la potenza della creazione artistica, dell'immaginazione e la loro influenza sulla vita vera.
Martin, panettiere in un villaggio della Normandia, ha un'immaginazione sfrenata e una grande passione: la letteratura romantica ottocentesca. Quando arrivano i nuovi vicini, una coppia di inglesi che si chiamano Gemma e Charles Bovery, Martin viene subito colpito dall'assonanza dei loro nomi con quelli dei protagonisti di Madame Bovary. Comincia così a fantasticare sulla bella Gemma, su suo marito e sul rampollo di una famiglia altolocata che si è ritirato in campagna per scrivere la tesi. Secondo Martin stanno ripercorrendo la storia del capolavoro di Flaubert.
Il film, uscito da poche settimane nelle sale francesi, è tratto da una graphic novel di Posy Simmonds (autrice di Tamara Drewe, da cui Stephen Frears ha colto l'ispirazione per il suo omonimo lavoro cinematografico), ed è stato sceneggiato dalla stessa regista insieme all'attore e critico Pascal Bonitzer. Anne Fontaine, di cui nel tempo abbiamo potuto apprezzare prodotti di discreta fattura come Nathalie, Mon Pire Cauchemar e Coco Avant Channel, ritrova dunque l'impareggiabile Fabrice Luchini, con cui aveva già lavorato nell'ottimo La fille de Monaco.
La Fontaine sarà presente alla cerimonia d'apertura, in programma al Lingotto il 21 novembre. Dopo il passaggio al festival torinese, il film sarà poi distribuito nei cinema italiani da Officine UBU, nei primi mesi del 2015.
Alessio Gradogna
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