Per usare le parole dello stesso regista nato a Cuneo, "il film è completamente privo di vicenda, di "storia". Tenendo conto dell'ideologia dei frammenti, Necropolis può considerarsi luogo di eccesso, in senso morale: è la città della morte perché è la città della vita, e viceversa. La storia, la cultura, le città sono il risultato di un'ininterrotta sublimazione, sono un insieme di colpe cristallizzate, di espiazioni che si accumulano: in Necropolis si conduce quindi una sorta di guerriglia sotto le insegne dell'utopia e dell'amore."
Tutti gli attori simbolo dell'universo sperimentale dell'epoca ci sono, o almeno i più importanti: Louis Waldon fa il barbaro, Bruno Corazzari interpreta uno straordinario Frankenstein (una delle ossessioni di tutto il cinema di Brocani), Carmelo Bene è il diavolo, Pierre Clémenti cavalca come Montezuma, Viva Auder è la contessa, Tina Aumont la strega. Brocani è il collante spirituale dell'operazione, e si lascia governare da attori imprendibili e performance spinte sino ai limiti, creando una sorta di labirinto soffocante immerso in un'atmosfera senza tempo.
L'edizione Dvd, a cura di Giulio Bursi, sarà in vendita a partire dal 25 settembre, e conterrà anche i seguenti cortometraggi: È ormai sicuro il mio ritorno a Knossos (con Mario Schifano e Luca Patella), Lo specchio a forma di gabbia e La maschera del Minotauro (tratto da un racconto di Jorge L. Borges).
Alessio Gradogna
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