Non è una sorpresa che da qualche anno a questa parte, e con buona pace di chi è solito trovare il pelo nell’uovo, con la direzione di Alberto Barbera (tutt’altro che nuovo al Festival) una parte cospicua di colpi bassi Venezia li abbia assestati, al cinèphile e all’affezionato più di tutti, con una fetta di stardom e di capolavori volatilizzatisi, è proprio il caso di dirlo, verso altri lidi (citare Toronto è d’obbligo, poiché quest’anno entrambi i festival compartecipano di diverse visioni, insieme a Cannes e Locarno, per non parlare del nostro Torino Film Festival, più volte promotore di qualità).
A fronte di una scorsa edizione piuttosto modesta, laddove chi scrive, a memoria, non riesce ad andare oltre l’Inarritu, lo Tsukamoto, il Costanzo e un altro paio di bellissimi titoli chiaramente emergenti dalla sezione Orizzonti (non me ne voglia chi lodò Anderson e Konchalovskij), e con la consapevolezza che un cartaceo teorico può sempre dare adito a diversi errori di calcolo, quest’anno la situazione pare diversa e uguale al contempo. Chi ricercava l’hype dal solito fantasmagorico cinema asiatico è certamente rimasto a bocca asciutta, con un solo film in Concorso, il documentarista cinese Zhao Liang, e l’auspicabile qualità dell’opera di Tsai Ming-liang, già vincitore del Premio della Giuria nel 2013 con Stray Dogs, ma inspiegabilmente relegato alla sezione Fuori Concorso. Escluso, nonostante i rumours, Johnnie To con il suo “Design for Living”.
Tra i film in Concorso si alterna una schiera di autori in penombra, tra cui, a esempio, la brava performance artist Laurie Anderson e una carrellata di giovani leve e autori che si sono ritagliati il loro spazio (tra cui il Tom Hooper dell’attesissimo “Danish Girl”), e i veri nomi che danno lustro all’edizione, per cui ci riserviamo di nutrire una forte aspettativa, per quanto ostinatamente calibrata: Aleksandr Sokurov e Jerzy Skolimowski su tutti. Il primo, Leone d’Oro nel 2011 per il monumentale Faust, sua opera più recente prima di “Franconia”, qui in anteprima, e coltissimo, stratificato autore dal quale è impossibile non aspettarsi un rinnovato piacere visivo; il secondo, che andrebbe seguito e atteso a prescindere per quel solo, fondamentale film che fu “La ragazza del bagno pubblico”, non regala agli schermi un titolo dal 2010 e qui presenta “11 Minutes”. Certo, è il caso di parlare di “Autori” e non tenerne conto, a fronte di un giudizio approssimativo, pare senz’altro noncurante. Ovviamente, un paio di consolidati mostri sacri non bastano a colmare un programma potenzialmente tanto fitto.
La fila di titoli americani, difatti, è ostentata e numerosissima, ove ci permettiamo di districare qualche nome interessante, generalizzando tra sezioni: il gran ritorno di quel geniaccio di Charlie Kaufman a cui è impossibile non voler bene, con un film d’animazione, “Anomalisa”; Noah Baumbach, regista del limpido e dolceamaro Frances Ha e del recente While We’re Young, seppure “solo” con un documentario, “De Palma”; Cary Fukunaga, già abile regista di “Jane Eyre”, che suscita una certa curiosità; Baltasar Kòrmakur, solito all’action thriller hollywoodiano, che apre la rassegna con “Everest”, dal plot senz’altro invitante e che condivide, insieme a “Spotlight”, di Thomas McCarthy (attore, da una decina di anni anche sceneggiatore e regista) e “Black Mass”, di Scott Cooper, lo statuto di film con il cast più appetibile alle masse. A onor di cronaca, tra gli habitué, ci sono anche Amos Gitai e Frederick Wiseman.
Folle e disorientato come un pesce fuor d’acqua il cortometraggio di Martin Scorsese, “The Audition”, finito tra i Fuori Concorso più per un qualche miracolo divino che per una relazione di continuità con i vicini prossimi.
Tra gli italiani in Concorso l'esordiente Piero Messina e tre nomi diversissimi tra loro: Marco Bellocchio, Giuseppe M. Gaudino e Luca Guadagnino. Menzione a parte anche per il film di Claudio Caligari, recentemente scomparso, autore nel 1983 di quel crudo gioiello che fu “Amore tossico”.
Per quel che riguarda le presenze francesi, si dividono tra autori di nicchia, indipendenti, e registi dall’impronta più commerciale, come Christian Vincent. Bertrand Tavernier, poi, è una personalità che non può non esser citata, policromatico autore e produttore in diversi ambiti cinematografici e letterari ed ex-critico per Positif e Les Cahiers, qui premiato con il Leone d'Oro alla carriera.
Aspettandoci, come sempre, piacevoli rivelazioni dalla sezione “Orizzonti”, quella che, a rigor d’occhio, appare la più fresca in quanto a fila di nomi da scoprire e vezzeggiare in un futuro non troppo lontano.
Un panorama molto eterogeneo, a tratti discontinuo, ma da godere e analizzare in una sede empirica, di post-visione, e non di certo su base puramente ipotetica. Quello che appare ovvio è che la strada intrapresa da Barbera sembra in lieve risalita, ma necessiterebbe di un più ampio respiro, privatogli, volente o nolente, dalla vasta globalità di rassegne probabilmente più competitive.
Per una visione più cumulativa, qui sotto la lista completa dei film in Concorso e Fuori Concorso.
Laura Delle Vedove
Sezioni di riferimento: News, Festival Report
Film in CONCORSO
EMIN ALPER – ABLUKA (FRENZY)
Turchia, Francia, Qatar, 114′
Mehmet Özgür, Berkay Ates
LAURIE ANDERSON – HEART OF A DOG
Usa, 75′
Laurie Anderson
MARCO BELLOCCHIO – SANGUE DEL MIO SANGUE
Italia, Francia, Svizzera, 106′
Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio, Lydiya Liberman, Fausto Russo Alesi, Alba Rohrwacher, Federica Fracassi, Filippo Timi
SUE BROOKS – LOOKING FOR GRACE
Australia, 97′
Richard Roxburgh, Radha Mitchell, Odessa Young, Terry Norris, Harry Richardson
DRAKE DOREMUS – EQUALS
Usa, 101′
Kristen Stewart, Nicholas Hoult, Guy Pearce, Jacki Weaver
ATOM EGOYAN – REMEMBER
Canada, Germania, 95′
Christopher Plummer, Martin Landau, Dean Norris, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Heinz Lieven
CARY FUKUNAGA – BEASTS OF NO NATION
Usa, 133′
Idris Elba
GIUSEPPE M. GAUDINO – PER AMOR VOSTRO
Italia, Francia, 110′
Valeria Golino, Massimiliano Gallo, Adriano Giannini
XAVIER GIANNOLI – MARGUERITE
Francia, Repubblica Ceca, Belgio, 127′
Catherine Frot, André Marcon, Michel Fau, Christa Théret, Denis Mpunga, Sylvain Dieuaide
AMOS GITAI – RABIN, THE LAST DAY
Israele, Francia, 153′
Ischac Hiskiya, Pini Mitelman, Michael Warshaviak, Einat Weizman, Rotem Keinan, Yogev Yefet, Yael Abecassis
LUCA GUADAGNINO – A BIGGER SPLASH
Italia, Francia, 120′
Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts, Dakota Johnson, Corrado Guzzanti
OLIVER HERMANUS – THE ENDLESS RIVER
Sud Africa, Francia, 108′
Nicolas Duvauchelle, Crystal-Donna Roberts, Clayton Evertson, Darren Kelfkens, Denise Newman
TOM HOOPER – THE DANISH GIRL
Regno Unito, Usa, 120′
Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Amber Heard, Sebastian Koch, Ben Whishaw, Matthias Schoenaerts
CHARLIE KAUFMAN, DUKE JOHNSON – ANOMALISA
Usa, 90′
(animazione)
Jennifer Jason Leigh, David Thewlis, Tom Noonan
ZHAO LIANG – BEHEMOTH
Cina, Francia, 95′
(documentario)
PIERO MESSINA – L’ATTESA
Italia, Francia, 100′
Juliette Binoche, Lou de Laâge, Giorgio Colangeli, Domenico Diele, Antonio Folletto, Giovanni Anzaldo
JERZY SKOLIMOWSKI – 11 MINUT (11 MINUTES)
Polonia, Irlanda, 81′
Richard Dormer, Paulina Chapko, Wojciech Mecwaldowski, Dawid Ogrodnik, Andrzej Chyra
ALEKSANDR SOKUROV – FRANCOFONIA
Francia, Germania, Paesi Bassi, 87′
Louis-Do de Lencquesaing, Benjamin Utzerath
PABLO TRAPERO – EL CLAN
Argentina, Spagna, 108′
Guillermo Francella, Peter Lanzani
LORENZO VIGAS – DESDE ALLÁ
Venezuela, Messico, 93′
Alfredo Castro, Luis Silva
CHRISTIAN VINCENT – L’HERMINE
Francia, 98′
Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen
Film FUORI CONCORSO
EVGENY AFINEEVSKY – WINTER ON FIRE
Ucraina, 85′
(documentario)
DANIEL ALFREDSON – GO WITH ME
Usa, Canada, Svezia, 90′
Anthony Hopkins, Julia Stiles, Ray Liotta, Alexander Ludwig, Hal Holbrook, Steve Bacic, Lochlyn Munro
YANN ARTHUS-BERTRAND – HUMAN
Francia, 188′
(documentario)
NOAH BAUMBACH, JAKE PALTROW – DE PALMA
Usa, 109′
(documentario)
AMY BERG – JANIS
Usa, 115′
(documentario)
CLAUDIO CALIGARI – NON ESSERE CATTIVO
Italia, 100′
Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D’Amico, Roberta Mattei
SCOTT COOPER – BLACK MASS
Usa, 122′
Johnny Depp, Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Rory Cochrane, Jesse Plemons, Dakota Johnson, Peter Sarsgaard, Kevin Bacon
HU GUAN – LAO PAO ER (MR SIX)
Cina, 135′
Feng Xiaogang
BALTASAR KORMÁKUR – EVEREST [FILM D’APERTURA]
Regno Unito, USA, 122′
Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson, Jake Gyllenhaal
SERGEI LOZNITSA – SOBYTIE (THE EVENT)
Paesi Bassi, Belgio, 74′
(documentario)
FRANCO MARESCO - GLI UOMINI DI QUESTA CITTÀ IO NON LI CONOSCO
Italia, 115'
(documentario)
THOMAS MCCARTHY - SPOTLIGHT
Usa, 123'
Michael Keaton, Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Stanley Tucci, Liev Schreiber, Brian d’Arcy James
TSAI MING-LIANG - NA RI XIAWU (AFTERNOON)
Taipei cinese, 137'
Tsai Ming-liang, Lee Kang-sheng
GIANFRANCO PANNONE - L'ESERCITO PIÙ PICCOLO DEL MONDO
Città del Vaticano, Italia, Svizzera, 80'
(documentario)
ARTURO RIPSTEIN - LA CALLE DE LA AMARGURA
Messico, Spagna, 99'
Patricia Reyes Spíndola, Nora Velázquez, Sylvia Pasquel, Arcelia Ramírez, Alejandro Suárez, Alberto Estrella
MARTIN SCORSESE - THE AUDITION
Usa, 16'
Robert De Niro, Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Martin Scorsese
BERTRAND TAVERNIER - LA VIE ET RIEN D'AUTRE
Francia, 135'
Philippe Noiret, Sabine Azéma
FREDERICK WISEMAN - IN JACKSON HEIGHTS
Usa, 190'
(documentario)