
Ci limitiamo dunque soltanto a un sentitissimo GRAZIE, per tutti i capolavori, le risate, le riflessioni e le emozioni avute in questi anni; grazie per le palombelle e la Sacher, le scarpe e la Nutella, le gite in Vespa e i balletti culinari, le idiosincrasie e le irresistibili manie, le lacrime per un figlio perduto e il meraviglioso omaggio a Pasolini, il pus underground cronenberghiano e le casalinghe di Voghera, le partite di pallavolo tra i Cardinali e la straziante scena d'amore nel Caimano, i faccio cose vedo gente e i sorrisi di Laura Morante, le cantate sulle note di Caterina Caselli e i lupi mannari, l'immancabile sciarpa rossa torinese e i duetti con Roman Polanski davanti a una birra, la super-canna di fronte alla Tv in un'Italia che iniziava la sua rovina e la struggente melodia di By This River, i campionati per decidere il nome del futuro erede e i vagabondaggi di Michel Piccoli lungo le strade di Roma, le frasi smozzicate e Jennifer Beals, i mille momenti indimenticabili e la coerenza mai scalfita dal tempo e dai successi.
Auguri di tutto cuore, Nanni.
Alessio Gradogna
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