Nell'editoriale di dodici mesi fa scrivevo che la nostra sfida, ovvero inserirci nella sovraffollata palude di riviste e blog provando a dare spazio soprattutto al cinema di qualità, alle pellicole d'autore, ai film invisibili e/o dimenticati, era stata nel complesso vinta; un'affermazione che credo di poter ribadire oggi, forse con un pochino di presunzione ma anche con la convinzione di aver profuso tutto l'impegno possibile per provare a costruire un sito diverso, originale e, pur con tutti suoi limiti, unico.
Attualmente ODG conta tra le sue pagine 601 articoli, con 480 film recensiti, dei quali almeno un centinaio inediti sugli schermi italiani. Negli ultimi mesi siamo riusciti a implementare la copertura dei film in sala, aspetto in cui eravamo carenti, dando quindi un po' più di spazio all'attualità senza peraltro mai dimenticare le tante sezioni parallele che ci caratterizzano, in primis la Vintage Collection e La vie en rose, arrivate già ad accumulare rispettivamente 59 e 32 articoli. Durante il secondo anno qualche collaboratore si è allontanato oppure ha diminuito l'apporto quantitativo di nuovi contenuti, come è normale che sia, ma nuovi redattori si sono aggiunti, ragazzi giovani con tanta motivazione e il desiderio di imparare e migliorarsi.
Abbiamo modificato la grafica della home page nel tentativo di renderla più vivace e accattivante. Con calma ma con buona regolarità crescono gli iscritti alla nostra pagina ufficiale Facebook, così come i dati delle visite giornaliere e mensili. Anche i rapporti con gli uffici stampa si sono rafforzati, nonostante talvolta non si riesca a raccogliere gli inviti ad anteprime ed eventi, per il semplice fatto che, a differenza di altre realtà editoriali stanziate perlopiù in luoghi strategici e centrali (Roma in particolare), la squadra di Orizzonti di Gloria è sparsa un po' dappertutto, dal Piemonte all'Emilia, dal Veneto all'Umbria, dall'Abruzzo alla Puglia: una stratificata dislocazione territoriale che per certi versi limita le opportunità di presenziare agli eventi previsti nelle grandi città. In ogni caso cerchiamo comunque di “esserci”, a modo nostro, ovviando alla parziale impossibilità di assistere a tutte le anteprime e ad alcuni festival con un costante sguardo rivolto verso la ricerca e il recupero di realtà filmiche alternative spesso non abbastanza valorizzate, (anche) a causa delle pessime scelte di tanti (non tutti) distributori.
Siamo sempre liberi e autonomi, privi di qualsiasi condizionamento esterno e di qualsiasi fastidioso e soffocante banner pubblicitario; ma non abbiamo nemmeno sponsorizzazioni o finanziamenti, mancanze che rendono non semplice la gestione del sito per quanto concerne le spese di mantenimento.
Consapevoli delle tante cose che ancora dobbiamo migliorare proviamo comunque ad andare avanti, assaggiando un brivido di felicità quando arrivano le soddisfazioni, soprattutto quelle impreviste (che poi sono anche le più belle): ad esempio vedere che un lungo saggio dedicato a un film come La Soufrière di Werner Herzog riceve un alto numero di visite; oppure scrivere la recensione del commovente documentario Walking with Red Rhino e ricevere complimenti direttamente da persone molto vicine al suo protagonista; oppure ancora notare che, grazie agli ottimi posizionamenti nei motori di ricerca, diversi nostri articoli ormai “datati”, per esempio Labbra di lurido blu, X Femmes, Visitor Q, L'inconnu du lac o The Story of Mikko Niskanen, continuano ad attirare l'attenzione anche molto tempo dopo la loro pubblicazione, a conferma di come la vita di un testo possa per fortuna proseguire ben oltre i riscontri immediati.
Sono proprio queste piccole gioie a darci la spinta per proseguire e camminare a testa alta, consapevoli del fatto che, pur con tanti aspetti da perfezionare e senza poter competere con i colossi del settore, il nostro lavoro in un modo o nell'altro trova uno scopo, una risposta... e un senso.
Non posso quindi che ringraziare tutti i redattori che con entusiasmo rendono pulsante il cuore di ODG, chi c'è stato fin da subito e chi è arrivato dopo; e non posso che ringraziare voi lettori, che ci seguite con affetto e interesse cullando insieme a noi le infinite suggestioni del cinema di qualità, eterno e indistruttibile contenitore di sogni, sorprese ed emozioni.
Alessio Gradogna
Direttore Editoriale