La stringata trama di Tu dors Nicole è tutta qui. Un racconto minimalista, certo, però sostenuto da uno stile mai superficiale o semplicistico. Il regista canadese Stéphane Lafleur narra infatti con rigore il sofferto accesso al mondo degli adulti, quando il tempo dei castelli in aria lascia il posto alle cocenti delusioni. Nicole, per la prima volta, deve affrontare, e accettare, il fatto che la vita non necessariamente risponde alle proprie aspettative. I sogni purtroppo non sempre diventano realtà. Ecco dunque che all'improvviso la storia non appare più così banale, o meglio potrebbe esserlo soltanto agli occhi di un pubblico maturo che ha superato (e dimenticato) i tormenti della gioventù.
I pochi elementi narrativi permettono inoltre di focalizzare l'attenzione sulla svampita protagonista, che si è infatuata di JF (Francis La Haye), il batterista del fratello. Come da copione JF si mostra invece interessato all'affascinante Véronique, che pure lo ricambia. Il dolore di Nicole non va giudicato con sufficienza, è autentico. Perché è convinta di poter ottenere tutto ciò che desidera, non si aspetta un rifiuto. Attraverso l'accettazione di un “no”, imparerà a crescere e capirà che questi fanno parte del gioco. Un giorno sorriderà al ricordo di quell'estate, ma ora non può saperlo. Come se non bastasse, la ragazza deve far fronte al tradimento dell'amica. Impossibile quindi non provare un briciolo di solidarietà nei suoi confronti e, perché no, magari calarsi nei suoi panni. Perché ciò che le sta accadendo è custodito nel bagaglio di esperienze accumulato dalla quasi totalità del genere umano. Lafleur ne è consapevole e stempera i toni tragici con scene e battute ironiche e talvolta surreali.
Protagonista comprimaria è senza dubbio un'estate lenta e molle che, come in altri lavori cinematografici recenti (Tomboy, Les Combattants), simboleggia una fase necessaria dell'esistenza, durante la quale chiudere definitivamente un ciclo per aprirne uno nuovo, che non potrà mai più essere come il precedente.
Tu dors Nicole è un coming-of-age a tutti gli effetti, anche se pare riduttivo relegare un'opera che si avvale di una sobria regia in bianco e nero, con frequenti inquadrature fisse, e di una piacevole colonna sonora, alla categoria dei film adolescenziali.
Memorabile l'interpretazione di Martin (Godefroy Reding), un bambino di dieci anni che parla però con la voce di un uomo (Alexis Lefebvre, già visto in Laurence Anyways di Dolan). Innamorato di Nicole, è l'unico a nutrire certezze granitiche a proposito del futuro e dell'amore.
Il film è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes nel 2014 e costituisce, nella sua semplicità, un altro bell'esempio di produzione franco-canadese, a confermare l'ottimo stato di forma di un cinema attualmente capace di fornire molti prodotti di notevole qualità.
Serena Casagrande
Sezione di riferimento: Extra
Scheda tecnica
Titolo originale: Tu dors Nicole
Anno: Canada 2014
Regia: Stéphane Lafleur
Sceneggiatura: Valérie Beaugrand-Champagne, Stéphane Lafleur
Fotografia: Sara Mishara
Durata: 93'
Interpreti principali: Julianne Côté, Catherine St-Laurent, Marc-André Grondin, Godefroy Reding, Alexis Lefebvre.