Così, nell'immondezzaio italico, capita anche che la Sacher Film, benemerita casa di distribuzione fondata nel 1997 da Nanni Moretti, sia costretta a fermarsi, a causa dei magrissimi incassi e di una conseguente situazione finanziaria ai limiti del collasso.
Negli ultimi 15 anni la Sacher, oltre a produrre i lavori di Moretti, ha avuto l'enorme merito di proporre al pubblico tantissime pellicole di alto (o altissimo) valore che nessun altro avrebbe avuto il coraggio di distribuire. Pensando soltanto ai tempi più recenti, non possiamo non citare il meraviglioso La guerre est déclarée, oppure L'illusionista di Chomet, Una separazione di Farhadi, Le nevi del Kilimangiaro di Robert Guédiguian, e negli ultimi mesi gli italiani Su Re e Muffa. Eppure, a quanto pare, in questa triste e misera Italia non c'è più spazio per osare.
Alessandra Thiele, responsabile di Sacher Distribuzione, ha dichiarato: "La società non è fallita, ci siamo fermati un attimo prima. Ci fermiamo come distribuzione, la società rimane in piedi per gestire la library, in teoria si potrebbe un domani riprendere l’attività. Siamo una piccola realtà, con 4 o 5 pellicole l’anno è più difficile, i nostri film art house andavano sempre peggio."
Da parte nostra, la massima solidarietà nei confronti della Sacher, il sentito ringraziamento per lo spiraglio di luce che ha saputo portare in questi anni nel deprimente panorama distributivo nazionale, e la speranza che questo stop possa essere soltanto temporaneo.
Alessio Gradogna
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