I cinque titoli in programma sono tutti interessantissimi, a cominciare da Camille Claudel 1915, del controverso e talentuoso Bruno Dumont, già autore del notevolissimo L'età inquieta e dell'elegiaco Hors Satan, che fotografa un istante negli anni di demenza dell'artista amante di Rodin. Nel ruolo principale la sempre meravigliosa Juliette Binoche, una garanzia di qualità.
La rassegna propone poi Quand je serais petit, viaggio tra i ricordi dell'infanzia diretto dall'attore e regista Jean-Paul Rouve, con l'uomo ovunque Benoît Poelvoorde (Rien à déclarer, Emotivi anonimi, Il mio migliore incubo). A seguire Les invisibles, film documentario diretto da Sébastien Lifshitz (Plein Sud), dedicato ai racconti di persone che hanno vissuto con estrema difficoltà la loro omosessualità negli anni a cavallo tra le due guerre mondiali. Inoltre, sotto la Mole si vedranno anche Du vent dans mes mollets, commedia ad altezza di bambino (anzi, bambina), con Agnès Jaoui, il bravissimo Denis Podalydès e la leggiadra Isabelle Carré, e Mes séances de lutte, dramma psicologico di Jacques Doillon.
Tutti i film saranno presentati in lingua originale con sottotitoli, e Lifshitz e Doillon saranno in sala per dialogare con il pubblico.
Un appuntamento assolutamente da non perdere, per una breve ma intensa immersione nel “miglior cinema del mondo”. Il programma completo è consultabile a questo link. Nei prossimi giorni recensiremo per La vie en rose alcuni dei film appena elencati.
Alessio Gradogna
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