Nessuno, al di fuori della ristretta cerchia dei familiari, colleghi ed amici, può arrogarsi il diritto di conoscere la persona che ormai non c’è più. Il compito di chi lo ha amato e conosciuto esclusivamente attraverso il grande schermo, invece, è quello di ricordare il ruolo che egli ha rivestito nella nostra personale formazione di spettatori, attraverso le sue numerose e popolari interpretazioni che lo hanno trasformato in uno dei tanti volti dell’Italia in giro per il mondo. Chi appartiene alla generazione che ha avuto l’opportunità di godere dei suoi film in sala, oggi piange uno dei simboli della propria gioventù; chi invece, per questioni meramente anagrafiche, appartiene alla generazione successiva, ha di lui un ricordo completamente diverso.
Si perdoni l’autobiografismo e la prima persona, ma se decidiamo di condividere questa esperienza personale, è solamente perché siamo sicuri che non appartiene soltanto a noi, ma anzi è comune a molti nostri coetanei che hanno vissuto l’adolescenza in compagnia di un videoregistratore e di una moltitudine di videocassette. Chi è nato a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta (per non parlare ovviamente dei Novanta), probabilmente non può essere entrato in contatto con il mondo degli spaghetti western se non in un modo solo: attraverso i padri (o gli zii, o addirittura i nonni). I nostri padri ci hanno fatto conoscere quei protagonisti sporchi e polverosi, con loro abbiamo trascorso calde serate estive davanti al televisore, con loro abbiamo alzato il volume (o abbassato, a seconda della pazienza dei vicini) in concomitanza con le immancabili sparatorie.
Ecco, l’immagine di Giuliano Gemma è per noi (continuiamo a utilizzare la prima persona plurale, convinti di non sbagliare) indissolubilmente legata ai nostri padri, e questo è il motivo per cui la notizia della sua improvvisa scomparsa ci ha gelato il sangue in maniera particolarmente sentita. Oggi noi piangiamo un ricordo domestico e familiare, mentre i nostri padri piangono un compagno di gioventù. Sentiamo di dover dire solamente questo. Per tutto il resto, per una carrellata sui titoli, le collaborazioni, i premi e i gossip, telegiornali e agenzie stampa hanno esaurito abbondantemente l’argomento.
Giacomo Calzoni
Sezione di riferimento: News
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