Le guardie della prigione rispondono con una feroce repressione, che il regista Steve McQueen immortala in un bellissimo piano sequenza ambientato in un corridoio, dove gli agenti in assetto antisommossa massacrano di botte i ribelli. Ultimo atto della disperazione è l'organizzazione di due scioperi della fame, iniziati a partire dal 1980. Hunger racconta il secondo sciopero, che coinvolge l'attivista Bobby Sands (un magnifico Michael Fassbender), il quale paga con la vita la sua scelta coraggiosa, morendo di stenti il 5 maggio 1981.
Opera prima di McQueen e vincitore della Caméra d'or al 61° Festival di Cannes, il film non lascia scampo al pubblico, costretto a prendere atto delle sofferenze che certi uomini sono disposti a sopportare per una causa superiore. Evitare la visione di alcune scene, particolarmente crude, equivale a volgere lo sguardo dall'altra parte di fronte alle nefandezze che quotidianamente accadono in ogni parte del mondo. Lo strapotere dell'immagine al giorno d'oggi fa sì che nulla esista se non è visibile: Hunger obbliga lo spettatore ad assistere al disfacimento del corpo di Sands, al deterioramento dei suoi organi, alla putrefazione delle sue viscere. L'intento non è però voyeuristico, ma serve a ricordare che le conquiste dell'umanità spesso passano attraverso la lacerazione della carne.
Le motivazioni che Bobby Sands adduce alla sua dolorosa decisione sono contenute in uno splendido piano sequenza di quasi venti minuti, durante i quali il militante spiega le ragioni che l'hanno spinto allo sciopero della fame a un prete, padre Dom. La moralità dell'atto sta nella convinzione di Sands di compiere un'azione giusta e, per tale ragione, egli affronta con forza il suo destino, pur conoscendone le conseguenze.
McQueen si schiera indubbiamente con i prigionieri dell'IRA, criticando apertamente le scelte miopi del governo inglese e puntando il dito sul regime carcerario al quale sono sottoposti i detenuti, un sistema disumano dove torture fisiche e psicologiche sono all'ordine del giorno.
Essere disposti a qualsiasi cosa per ottenere un risultato non è di per sé un valore, ma il film non estremizza questo concetto. Hunger narra semplicemente le vicende di un uomo che, con la sola forza della disperazione, è riuscito a cambiare, almeno in parte, la storia. L'esordio cinematografico di McQueen è un lavoro tanto devastante quanto necessario, in quanto ha saputo colmare una lacuna che non poteva restare tale.
In onda su Laeffe, martedì 6 maggio ore 23,30, sabato 10 maggio ore 22.10, lunedì 12 maggio ore 00.40.
Serena Casagrande
Sezione di riferimento: Film in Tv
Scheda tecnica
Titolo originale: Hunger
Anno: 2008
Regia: Steve McQueen
Sceneggiatura: Enda Walsh, Steve McQueen.
Fotografia: Sean Bobbitt
Durata: 96'
Interpreti principali: Michael Fassbender, Liam Cunningham, Stuart Graham, Liam McMahon, Brian Milligan.