L'uomo si riprende completamente, ma non ricorda più nulla del suo passato, nemmeno il proprio nome. Si stabilisce quindi nella baraccopoli e inizia una nuova vita tra gli indigenti della capitale finlandese. Prende in affitto un container abbandonato da Anttila, avido guardiano corrotto, lo arreda con mobili usati (riuscendo persino a recuperare un juke box) e coltiva un orticello.
Una sera conosce Irma (Kati Outinen), una volontaria dell'Esercito della Salvezza e se ne innamora. La donna, che lo ricambia da subito, gli procura degli abiti “decenti” e gli trova un impiego. Coinvolto senza essere colpevole in una rapina in banca, viene scagionato dall'accusa di furto, ma ugualmente trattenuto dalla polizia, che non crede alla temporanea amnesia. Un avvocato inviato dall'Esercito della Salvezza riesce a farlo rilasciare, ma la sua foto viene divulgata sui giornali e la moglie lo riconosce. M. non vuole abbandonare Irma, ma lei lo convince a tornare a casa, dove però scopre di essere separato da tempo. Dopo aver abbracciato l'ex consorte, raggiunge immediatamente Helsinki, per iniziare una nuova vita con la donna che ama.
Secondo capitolo della trilogia dedicata alla Finlandia, che comprende anche Nuvole in viaggio (1996) e Le luci della sera (2006), L'uomo senza passato concede forse uno spiraglio di speranza alla decadenza dell'umanità, che sembra subire un'inversione di tendenza attraverso il riscatto degli indigenti; un riscatto che premia coloro che sono mossi dal coraggio e dall'amore. Il cineasta contrappone l'altruismo, la disponibilità e il forte spirito di solidarietà che contraddistinguono i reietti all'avidità del guardiano e all'insensibilità dei poliziotti. La ricchezza materiale si accompagna dunque alla povertà spirituale e di ciò si accorge ad esempio Hannibal, il “temibile” cane di Anttila, che senza indugio abbandona il padrone per seguire M. nel container.
L'uomo senza passato è il film che colloca irrevocabilmente Aki Kaurismäki tra gli assoluti maestri del cinema contemporaneo. Un'opera intensa dove la fotografia del fedele Timo Salminen, i dialoghi essenziali e malinconici alternati a battute fulminanti, un consolidato team di attori senza pari e una meravigliosa colonna sonora si incastrano alla perfezione regalando al pubblico una splendida fiaba con un (probabile) lieto fine.
Kaurismäki, convinto pessimista e sostenitore dell'ineluttabile declino dell'umanità, racconta appunto una storia incantata, avvalendosi anche dell'inusuale utilizzo di colori caldi; ma l'unica vera nota positiva risiede nel presente, nella possibilità di concedersi una seconda occasione e di ricominciare daccapo. L'happy end si dissolve però con i titoli di coda, perché M. e Irma camminano mano nella mano verso un futuro che di certo fiabesco non sarà.
Alcune curiosità: la foto incorniciata di Matti Pellonpää compare in un'inquadratura all'interno di un bar: è un omaggio del regista al suo amico e attore feticcio, protagonista di tante sue opere e deceduto nel 1995. Cantante molto nota in Finlandia, Annikki Tähti, la direttrice del magazzino dell'Esercito della Salvezza, si esibisce interpretando il brano che l'ha resa celebre. Hannibal sembra sia figlio e nipote dei cani apparsi in precedenti film di Kaurismäki. Il film ha ricevuto il Gran Premio della Giuria e la Palma per la miglior interpretazione femminile a Kati Outinen al 55° Festival di Cannes.
Serena Casagrande
Su Rai Movie, mercoledì 5 novembre, ore 00.35.
Sezione di riferimento: Film in Tv
Scheda tecnica
Titolo originale: Mies vailla menneisyyttä
Anno: 2002
Regia: Aki Kaurismäki
Sceneggiatura: Aki Kaurismäki
Fotografia: Timo Salminen
Durata: 97'
Interpreti principali: Markku Peltola, Kati Outinen, Juhani Niemelä, Annikki Tähti, Kaija Pakarinen, Sakari Kuosmanen.