Mia sembra placare la rabbia sorda che cova dentro di sé soltanto quando balla in una stanza vuota musica hip hop; la danza rappresenta l'unico elemento in grado di destare in lei un barlume di vitalità, una pulsione/passione positiva in un mare di indifferenza e insofferenza. Del resto, la svampita Joanne pare comunque più interessata a collezionare amanti disadattati che al benessere delle figlie e, purtroppo, anche la piccola Tyler sta intraprendendo lo stesso percorso della sorella maggiore.
Le cose cambiano all'arrivo di Conor (Michael Fassbender), nuova fiamma della madre, che da subito mostra attenzione per le due ragazze, le quali lamentano la mancanza di una figura paterna che si prenda cura di loro. Ma, se l'uomo conquista all'istante Tyler con un paio di sterline e un giro in macchina, il suo rapporto con Mia non inizia nel migliore dei modi: sceso in cucina dalla stanza di Joanne, si imbatte nell'adolescente mentre sta danzando di nascosto e lei, piena di vergogna, lo aggredisce verbalmente. Nonostante le pessime premesse, Conor non si fa intimorire dall'ostilità della giovane, incoraggiandola invece a partecipare a un'audizione. Per la prima volta, Mia conosce qualcuno che desidera davvero esserle d'aiuto e starle vicino. Così, un passo alla volta, la sua barriera difensiva scricchiola e finisce per sgretolarsi, con conseguenze disastrose. L'attrazione morbosa, ricambiata, nei confronti del compagno della madre acuirà la già insostenibile rivalità con quest'ultima e causerà una serie di eventi tragici dai risvolti inaspettati.
Fish Tank, seconda opera della regista britannica Andrea Arnold, già autrice del lungometraggio Red Road e di alcuni corti (tra i quali va ricordato Wasp, Oscar nel 2005), si è aggiudicato il Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2009, riconoscimento già vinto nel 2005 proprio con Red Road e riconquistato quest'anno con American Honey.
Con Fish Tank la Arnold batte sentieri già esplorati da Ken Loach e racconta la storia di un'adolescente inquieta, ennesima icona dei disadattati, di coloro che non possono permettersi false speranze perché la periferia degradata dalla quale provengono ha segnato fin dalla nascita il loro destino. Ecco perché l'intera vicenda ha un leggero retrogusto di già visto e alcune scene-simbolo (il tentativo di liberare la cavalla incatenata oppure la cattura di un pesce) rischiano di apparire scontate. Lo stesso discorso vale per la scelta della musica come unica via per affrancarsi dal ghetto. Tuttavia, grazie a una regia che segue Mia ovunque, la Arnold riesce a penetrare la sfera più intima della ragazza e a carpirne i turbamenti e le sofferenze. Merito anche della freschezza interpretativa dell'esordiente Katie Jarvis, notata per caso da un'agente in una stazione ferroviaria e poi scritturata. Non sono da meno Michael Fassbender e Kierston Wareing (che ha debuttato proprio con Ken Loach).
Tornando alla Jervis, è quasi impossibile non paragonarla ad altre giovanissime protagoniste femminili incontrate recentemente, ad esempio, nei lavori di Céline Sciamma (Naissance des pieuvres, Bande de filles) o in Rosetta dei fratelli Dardenne. Fish Tank può dunque diventare anche un'ottima occasione per riscoprire alcuni validi titoli dove splendide attrici in erba regalano emozioni vere.
In onda su Rai Movie nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 luglio, alle ore 01.15.
Serena Casagrande
Sezione di riferimento: Film in Tv
Scheda tecnica
Titolo originale: Fish Tank
Anno: 2009
Regia: Andrea Arnold
Sceneggiatura: Andrea Arnold
Fotografia: Robbie Ryan
Montaggio: Nicolas Chaudeurge
Musica: Phonso Martin (Steel Pulse)
Durata: 123'
Interpreti principali: Katie Jarvis, Kierston Wareing, Michael Fassbender e Rebecca Griffiths.