Il viaggio quindi è partito, e ora un anno già è trascorso. Molto in fretta, come spesso succede quando ci si dedica ad attività belle e stimolanti. Terminati questi primi dodici mesi credo che la “sfida”, come l'avevamo ribattezzata fin da subito, si possa considerare vinta. Siamo andati oltre le aspettative, abbiamo avuto molte soddisfazioni, e Orizzonti di Gloria è oggi una realtà solida. Piccola, certo, ma solida.
Diamo un attimo i numeri, visto che quelli non mentono mai. In un anno, partendo da zero, abbiamo costruito un archivio con 301 film recensiti. In pratica quasi uno al giorno. Abbiamo una squadra composta da una quindicina di collaboratori appassionati e affidabili. A oggi il sito conta una ventina di sezioni specifiche, tra le quali mi piace citare, data la loro peculiarità, i nostri “marchi di fabbrica”, ovvero La vie en rose (21 articoli presenti al momento) e la ricchissima Vintage Collection (addirittura 34 articoli). La pagina ufficiale Facebook conta oltre 500 iscritti. Le visite, già discrete all'inizio, sono salite in modo costante, sino a esplodere negli ultimi 2/3 mesi arrivando a cifre sorprendenti. Molti dei nostri articoli appaiono ai primissimi posti nelle ricerche su Google, e in qualche caso ci siamo occupati di titoli che in pratica nessuno in Italia aveva recensito prima di noi (ad esempio Necropolis, Gabrielle e X Femmes) o ci siamo impegnati in approfondimenti tematici ben delineati (l'analisi della "trilogia glaciale" di Michael Haneke).
Inoltre abbiamo realizzato un paio di ampi special dedicati a maestri del cinema contemporaneo come Werner Herzog e Roman Polanski, con un lavoro che in entrambi i casi ha impegnato tutta la redazione. Abbiamo offerto la copertura in tempo reale di festival importanti come Locarno e Torino, e altri mini-reportage riguardanti eventi di notevole interesse (tra gli altri il Bergamo Film Meeting, il Noir Fest di Courmayeur, il Korea Film Fest di Firenze). Ci siamo occupati di pellicole di ogni genere e di ogni provenienza geografica, senza alcuna limitazione o preclusione. Abbiamo dato spazio a tanti lavori mai usciti nei cinema italiani, e a tante produzioni indipendenti.
Tutto questo, lo vorrei sottolineare, senza alcun aiuto dal punto di vista economico. Orizzonti di Gloria è una realtà totalmente libera e autogestita; non gode di finanziamenti, sponsorizzazioni, connivenze o legami “politici”. Le spese di gestione del sito le affrontiamo da soli, così come spesso da soli ci paghiamo viaggi e alloggi durante i festival. Inoltre, altro particolare che gradirei rimarcare, siamo uno dei pochi siti rimasti a essere totalmente “pulito”, ovvero libero dalla presenza di fastidiosi banner pubblicitari che si aprono in ogni angolo rendendo stucchevole la navigazione.
Andare avanti così non è semplice, sarebbe stupido negarlo, tanto che stiamo pensando di lanciare una piccola campagna di libere donazioni, affinché chi vuole possa darci una mano per sopravvivere e migliorare il nostro servizio. Ma in qualsiasi caso, soldi o non soldi, proveremo a resistere, con tutta l'inesausta voglia che ci accompagna.
Ora, affinché questo editoriale non sembri soltanto un inno autocelebrativo, vi rassicuriamo sul fatto che siamo consapevoli dei tanti limiti che ancora abbiamo. Al momento riusciamo a recensire soltanto una parte dei titoli che escono in sala, con scelte peraltro per quanto possibile oculate; per problemi soprattutto logistici non siamo per ora in grado di offrire una corretta copertura di eventi come Cannes, Berlino e Venezia; la grafica del sito, volutamente scarna e immediata, è in ogni caso perfezionabile; alcune sezioni non sono aggiornate con la giusta continuità; i rapporti con uffici stampa e società di distribuzione non sono del tutto soddisfacenti. Ci sono ancora moltissimi margini di crescita, lo sappiamo e ci impegneremo per maturare sempre più.
Nel frattempo, comunque, siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare in questo primo anno, e vi ringraziamo, davvero di tutto cuore, per l'affetto, l'attenzione e il sostegno che fin dal primo giorno ci avete dimostrato, e che ancora, se vorrete, continuerete a ribadirci.
Il viaggio prosegue, sventolando con fierezza e determinazione il vessillo del cinema di qualità.
Alessio Gradogna
Direttore Editoriale