ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

THE SKELETON TWINS - Uniti per sempre

8/6/2015

0 Comments

 
Picture
All’apparenza, The Skeleton Twins (uscito in Italia direttamente in Dvd con il titolo Uniti per sempre), di Craig Johnson, si propone come un prodotto targato «Saturday Night Live», grazie alla presenza di Bill Hader e Kristen Wiig, le due star del programma. In realtà, il film annulla qualsiasi pregiudizio per proporsi da subito come una piccola, dolce commedia drammatica su una coppia di gemelli a un punto di svolta (o di crisi) della propria vita. 
I protagonisti della storia, Milo (Bill Hader) e Maggie (Kristen Wiig), sono caratteri diversi, ai lati opposti della realizzazione e maturità esistenziale. Milo, aspirante suicida, attore senza sbocchi, è imprigionato in una relazione segreta e infelice con un uomo sposato. Maggie ha un lavoro stabile ed è sposata con Lance (Luke Wilson), che tradisce con l’insegnante di nuoto. Milo e Maggie non si vedono da anni, eppure sono (sempre stati) intimamente connessi. Un evento traumatico finirà con il farli ritrovare e confrontare non solo sulle rispettive vite, ma sull’importanza di avere qualcuno cui appoggiarsi, per salvarsi reciprocamente.

The Skeleton Twins racconta una storia un po’ scontata, forse, ma tutt’altro che banale, esplorando con delicatezza come e perché le reti familiari e affettive ci influenzano, determinano, cambiano, mentre noi ne subiamo gli effetti. Come in ogni dramma familiare che si rispetti, non mancano i flashback: raccontati e mostrati, i frammenti del passato di Milo e Maggie emergono attraverso forti monologhi e delicate immagini della sofferenza e dell’amore salvifico che da sempre, per sempre, lega i fratelli uniti dalla condivisione di esperienze ed eventi. E proprio qui, in questa dinamica narrativa, intervengono efficaci scelte di sceneggiatura che aggirano la retorica dell’abbraccio o del lieto fine e, al contrario, mettono i personaggi di fronte alle proprie scelte, a una nuova consapevolezza, a una fine che è un ricongiungimento nel grembo emozionale.
Craig Johnson strizza l’occhio al mumblecore, affrontando tematiche simili ma in una luce molto personale. L'influenza produttiva dei fratelli Duplass si fa sentire, ma sempre nell’arco di quella libertà espressiva che caratterizza la corrente mumblecore e i loro autori/produttori. Johnson, qui alla sua seconda regia dopo True adolescents, chiama a sé il pubblico del Sundance Film Festival e può contare su un gruppo di star popolari comunque disposte a mettersi in gioco. La carta vincente, in effetti, perché lo spettatore possa ricordarsi di The Skeleton Twins, è il cast. Ecco, allora, che risulta non solo felice ma fondamentale la scelta di due attori così in sintonia, empatici, in grado di sospendere se stessi per far spazio all’altro in una interazione dialogica ed emotiva costante.
Bill Hader e Kristen Wiig, alle prese con personaggi brillanti ma dalle sfumature estremamente drammatiche, riescono a far trasparire un’alchimia naturale così forte da farci credere che tra i due esista davvero un rapporto di stretta parentela. Ma chi si aspetta la comicità dissacrante del «Saturday Night Live» rimarrà deluso: The Skeleton Twins è un piccolo film che affronta, con delicatezza, temi importanti sul filo della tragicità. È un'opera che si interroga sull’identità di genere e sull’identità più in generale, sul tipo di persona che siamo spinti a diventare quando genitori disfunzionali ci hanno fatto del male, o quando siamo stati traumatizzati dal non-amore, dalla precarietà, dalla solitudine. Quando siamo stati bambini soli, abbandonati, incapaci di chiedere aiuto, e ci siamo convinti di doverci far male per sentirci vivi. Le maschere che indossiamo ogni giorno nel quotidiano ci definiscono meno di quelle calzate durante la notte di Halloween, quando dagli abiti di una improbabile Marilyn / Drag Queen o di un cowboy possiamo dire al mondo la forma della nostra anima.
Non si tratta di un racconto di formazione, ma di uno spaccato dell’età adulta raggiunta, conquistata più per scommessa che non per volontà, dalla quale si osserva indietro riflettendoci nel nostro gemello. L’unico e più forte, indissolubile legame con chi siamo stati e chi abbiamo paura di essere. Milo e Maggie si scrutano e si scoprono, comprendendo se stessi e l’altro per il solo fatto di essere nati e vissuti insieme. La rappresentazione del nodo che stringe insieme i fratelli, la loro storia e il loro destino, è data da alcune scene esemplari: la notte di Halloween e il travestitismo rivelatore, le immersioni in piscina come a voler sprofondare negli abissi di sé, gli incontri clandestini della vergogna e quella danza sulle note di Nothing’s Gonna Stop Us Now, che è molto più di un momento musicale divertente.
Quando Maggie e Milo interpretano lo storico brano degli Starship non stanno solo facendo il verso a se stessi. Si stanno dichiarando. Stanno rivelando che la sola forma d’amore che ti tiene in piedi, che non ti abbandona, che ti sarà sempre vicino e non avrà paura di averti vicino, comunque tu decida di essere, è la famiglia. E la famiglia è una persona, ed è il tuo sangue. Chi non ti mente, la persona in cui puoi specchiarti senza mai essere respinto. La famiglia si stritola, ti esaurisce, ti sfibra. Ma, in fin dei conti, ti salva.

Francesca Borrione

Sezione di riferimento: America Oggi


Scheda tecnica

Titolo originale: The Skeleton Twins
Anno: 2014
Regia: Craig Johnson
Interpreti: Bill Hader, Kristen Wiig, Luke Wilson, Ty Burrell
Sceneggiatura: Mark Heyman, Craig Johnson
Durata: 93 min.
Musiche: Nathan Larson
Uscita italiana: 29 aprile 2015 (Home Video)

0 Comments

THE ONE I LOVE - In cerca della felicità perduta

22/5/2015

1 Comment

 
Immagine
Ethan (Mark Duplass) e Sophie (Elisabeth Moss) sono sposati ormai da un po’ di tempo. Si vogliono bene, ma forse non ricordano più le ragioni del loro amore; così seguono una terapia coniugale. Intelligenti, abbastanza intellettuali ma senza spocchia, i due sono la tipica coppia americana della middle class, borghesia comune ma non chic sprofondata, senza ragione apparente, nell’apatia delle emozioni. Sembra quasi che il rapporto sia giunto alla fine, consumato senza fiamme. 
Il terapeuta suggerisce un ultimo tentativo: cosa c’è di meglio di qualche giorno in campagna per ritrovare se stessi, isolarsi dallo stress inesauribile della vita moderna, riprendere contatti con l’altro e cercare di offrirsi un’ultima occasione per stare davvero insieme? Ethan e Sophie acconsentono, ma il tranquillo week-end si tinge inaspettatamente di giallo quando strani eventi iniziano a verificarsi. Presenze? Gioco di specchi? Storture della vita? Del sogno? Incastrati in una dimensione per metà psicanalitica per metà onirica, Ethan e Sophie scopriranno che è tremendamente difficile uscire dalla gabbia nella quale si sono rinchiusi.
Una casa di bambola contemporanea fa da sfondo alla curiosa vicenda dei due protagonisti, alle prese con il proprio alter ego, con la manifestazione dei propri desideri, e coinvolti nella scoperta del proprio doppio, di un altro da sé che sembra - letteralmente - vivere una vita tutta sua. Perfino migliore.

È difficile parlare di quest'opera originalissima di Charlie McDowell senza rivelare dettagli significativi e rivelatori della trama. Basti dire che nulla è come sembra ma che le risposte sono sempre davanti agli occhi dei personaggi, appannati dai propri pregiudizi e dalle false verità, costruzioni mentali dalle quali bisogna liberarsi per sopravvivere.
The One I Love è un piccolo, adorabile giallo romantico tutto giocato attorno al dialogo e all’esplorazione interiore di due personaggi. L’impianto teatrale, l’ambiente chiuso e la suggestione onirica favoriscono le performance dei due attori (anche autori delle proprie battute) ma soprattutto forniscono spazio e tempo utili per una profonda, intima discussione sull’esistenza di coppia, sull’essere insieme e sull’amore dopo il matrimonio. Il film propone un ritratto originale (per descrizione) e realistico (per argomenti) dei piccoli grandi dubbi che attanagliano ogni coppia in crisi d’identità. Cosa siamo, seppure siamo qualcosa insieme? E come possiamo tornare ad amarci, a desiderarci, a provare rispetto per l’altro? Cosa eravamo una volta, e cosa siamo diventati ora?
Forse Ethan e Sophie sono solo un ritratto da camera, come abilmente insinua il poster promozionale americano. Forse sono anime verso la deriva. Forse sono verso la riva. Forse.

Queste tematiche, trattate entro 90 minuti di puro piacere cinematografico, già di per sé sarebbero sufficienti per promuovere The One I Love come uno dei migliori film indipendenti prodotti nel 2014. La felice intuizione produttiva di Mark Duplass ha permesso al giovane McDowell di realizzare un’opera libera, intrigante e curiosa, ricca di intenzioni e di partecipazione. Un momento di alta creatività.
Tuttavia, per apprezzare nella sua complessità un’opera come questa, è bene conoscere un poco il mumblecore, corrente ormai radicata nel cinema indipendente americano contemporaneo. Si tratta di un movimento che nasce e si sviluppa attorno al lavoro di alcuni registi e sceneggiatori (Andrew Bujalski, Lynn Shelton, i fratelli Mark e Jay Duplass, Joe Swanberg), che hanno dato vita a un’onda creativa ancora influente e, anzi, sempre più popolare. Il film mumblecore ha una sua precisa struttura basata su personaggi, situazioni, tematiche, e consiste, per riassumere, in un continuo flusso di pensieri e parole portate sullo schermo dagli attori.
“Mumble”, basta il termine. Dialoghi spesso improvvisati su un canovaccio dagli stessi interpreti. Il nucleo è tutto qui. Personaggi molto definiti, giovani tra i venti e i trent’anni nel mezzo della crisi della generazione ‘y’, in un’America indifferente e distaccata, nella quale perdersi è l’abitudine. Ventenni sospesi nella fase del divenire adulti, immersi in relazioni complicate e alle prese con l’elaborazione dei sentimenti d’amore, mentre sullo sfondo la società corre a un ritmo inarrestabile e il senso di estraneità cresce, ponendo altri interrogativi.
Con The One I Love il mumblecore ridiscute i propri archetipi. I giovani incerti sul futuro sono diventati uomini, hanno scelto di sposarsi, si sono inquadrati in una rete sociale accettabile e rassicurante, conoscono il partner a memoria, non si aspettano nulla e nulla chiedono all’altro. Allora perché questa tristezza? Perché l’insoddisfazione? I ventenni di The Puffy Chair sono diventati uomini e donne nella società della crisi valoriale, emotiva, culturale prima che economica. E Mark Duplass, catalizzatore cioè rappresentante simbolico dell’intera corrente, finisce con il rappresentare questo significativo passaggio. Siamo ormai nel tempo della maturità, e siamo sempre in cerca: non è più la felicità mai raggiunta, però, che i personaggi vanno cercando, ma la felicità perduta.
Giocando e divertendosi a manipolare le emozioni e le debolezze umane, The One I Love fotografa la generazione mumblecore al giro di boa e ci invita tutti, autori e spettatori, a non idealizzare il cinema, così come la persona che amiamo, ma a essere un po’ più pragmatici, un po’ sognatori e un po’ eroi nerd del nostro folle mondo interiore.

Francesca Borrione

Sezione di riferimento: America Oggi


Scheda tecnica

Regista: Charlie McDowell
Sceneggiatura: Justin Lader
Interpreti: Mark Duplass, Elisabeth Moss
Fotografia: Doug Emmett
Musiche: Danny Bensi, Saunder Jurriaans
Anno: 2014
Durata: 90'

1 Comment
    SEGUI ODG SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
    Immagine


    AMERICA OGGI 

    CATEGORIE DELLA SEZIONE

    Tutti
    4:44 Last Day On Earth
    Abel Ferrara
    Adam Resurrected
    Ain't Them Bodies Saints
    Alan Cumming
    American Honey
    A Most Violent Year
    Amy Ryan
    Amy Seimetz
    Andrea Arnold
    Ann Dowd
    Any Day Now
    Asia Argento
    Before We Go
    Ben Foster
    Blue Ruin
    Braden King
    Breathe In
    Brian De Palma
    Casey Affleck
    Child Of God
    Chris Evans
    Chris Messina
    Christopher Walken
    Compliance
    Cormac Mccarthy
    Cosmopolis
    Craig Zobel
    Darren Aronofsky
    David Cronenberg
    David Lowery
    David Mamet
    Denis Lavant
    Denis Villeneuve
    Edmond
    Emily Blunt
    Felicity Jones
    Greta Gerwig
    Gretchen Mol
    Guy Pearce
    Happiness
    Harmony Korine
    Here
    In A World
    Jack Goes Boating
    Jacob Aaron Estes
    James Franco
    Jeff Goldblum
    Jeff Nichols
    Jenna Fischer
    Jeremy Irons
    Jessica Chastain
    John Cusack
    Juliette Binoche
    Kevin Spacey
    Lake Bell
    La Scandalosa Vita Di Bettie Page
    Lena Dunham
    Love & Mercy
    Margin Call
    Marin Ireland
    Marisa Tomei
    Mark Duplass
    Mary Harron
    Mathieu Amalric
    Matthew Mcconaughey
    Mean Creek
    Michael Shannon
    Michelle Williams
    Mickey Rourke
    Mister Lonely
    Mistress America
    Mud
    Mumblecore
    New Rose Hotel
    Noah Baumbach
    Nobody Walks
    Noel Buschel
    Noomi Rapace
    Oscar Isaac
    Passion
    Paul Giamatti
    Paul Schrader
    Philip Seymour Hoffman
    Rachel Mc Adams
    Robert Pattinson
    Rooney Mara
    Samantha Morton
    Sarah Polley
    Shane Carruth
    Sicario
    Sparrow Dance
    Stuart Gordon
    Sundance Film Festival
    Take Shelter
    Take This Waltz
    The Giant Mechanical Man
    The Iceman
    The One I Love
    The Skeleton Twins
    The Wrestler
    Todd Solondz
    Travis Fine
    Upstream Color
    Werner Herzog
    Willem Dafoe
    William H. Macy
    Winona Ryder

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.