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TORINO 32 - Vince "Mange tes morts": tutti i premi ufficiali

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Il film francese, ambientato in una comunità gitana, vince a sorpresa il Torino Film Festival, svettando in un bellissimo e coraggioso palmarès che premia anche, meritatamente, l'ungherese For Some Inexplicable Reason e il canadese Félix et Meira.
Alessio Gradogna

TORINO 32 - The Homesman, di Tommy Lee Jones

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Dopo Le tre sepolture, Tommy Lee Jones torna a dirigere un western tutto al femminile, affidandosi alla grande prova di Hilary Swank. Una storia di donne sole, volitive, sull’orlo della follia, ma anche un viaggio nei sentieri di un west che non esiste più. 
Francesca Borrione

TORINO 32 - Whiplash, di Damien Chazelle

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Musica e lavoro duro per una vicenda chiara nei presupposti e nel fine, ma che vuole aprirsi alle deviazioni del caso, offerte dal magmatico incontro dei sentimenti e delle passioni. Un film a tempo di jazz, emotivo, stimolante e molto amato dal pubblico.
Davide Di Giorgio


TORINO 32 - Félix et Meira, di Maxime Giroux

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Uno dei più film più amati da pubblico e critica tra quelli inclusi nel concorso ufficiale; un melodramma canadese tenero e bruciante, dolce e sofferto, con una bella storia d'amore che esplode tra dottrine assurde, giochi del caso, schemi soffocanti e sogni di libertà.
Alessio Gradogna


TORINO 32 - The Disappearance of Eleanor Rigby, di Ned Benson

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La fine di un rapporto come una storia di fantasmi, di corpi che si inseguono senza mai riuscire a sfiorarsi, perché la vita ha compiuto ormai il suo corso. Un film che parla sottovoce, attraverso le parole non dette e le lacrime versate in silenzio.
Giacomo Calzoni


TORINO 32 - The Drop, di Michaël R. Roskam

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Il regista di Bullhead debutta nel cinema americano con una storia tratta da un racconto di Dennis Lehane, l’autore di Mystic River. Ne esce un classico noir metropolitano che convince solo in parte, mancando di sufficiente forza e tensione.
Boris Schumacher


TORINO 32 - For Some Inexplicable Reason, di Gabor Reisz

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Arriva dall'Ungheria uno dei film più belli di questa edizione del festival. Una sorprendente, scatenata e irresistibile commedia esistenziale ricca di gag esilaranti, che scatena mille risate ma non perde mai di vista le problematiche reali e la qualità della scrittura.
Alessio Gradogna


TORINO 32 - Jack Strong, di Wladyslaw Pasikowski

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Pur non possedendone la stessa eleganza e raffinatezza formale, Jack Strong, spy movie polacco di grande successo in patria ambientato in piena Guerra Fredda, ricorda La Talpa di Alfredson per la tematica di fondo e l’uso di colori freddi, opachi e desaturati.
Boris Schumacher


TORINO 32 - Mange tes morts, di Jean-Charles Hue

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Il francese Jean-Charles Hue porta in Torino un‘opera ibrida che fonde stile documentaristico e cinema di genere, in un interessante viaggio nell’identità della comunità gitana degli Jenisch. Vincitore del primo premio del concorso ufficiale.
Luigi Locapo


TORINO 32 - The Babadook, di Jennifer Kent

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Dopo aver vinto due premi a Sitges arriva a Torino uno dei film di genere più attesi e chiacchierati dell'anno. Un dramma sociale e familiare travestito da horror psicologico, ben scritto e ben diretto, in cui si lotta per sconfiggere i propri demoni interiori.
Boris Schumacher


TORINO 32 - Violet, di Bas Devos

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Un esordio belga/olandese che ruota attorno a un fatto di sangue, basato su immagini molto ricercate e sperimentazioni. Un lavoro non facile, nobile ma non davvero soddisfacente, con limiti evidenti ed elementi positivi che si riconoscono meglio a bocce ferme.
Alessio Vacchi


TORINO 32 - The Kings Surrender, di Philipp Leinemann

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In concorso a Torino arriva dalla Germania un intricato noir metropolitano, una spirale di scelte e conseguenze in cui i confini tra legale e illegale, tra i buoni e i cattivi e tra giusto e sbagliato si intrecciano e si confondono.
Luigi Locapo


TORINO 32 - The Duke of Burgundy, di Peter Strickland

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La padrona e la serva. La dominatrice e la schiava. Un rapporto di amore, possesso e piacere, in bilico su equilibri troppo fragili. Strickland realizza un melodramma tutto al femminile ricco di erotismo e perversioni, gabbie e finzioni, pregi ed errori.
Alessio Gradogna


TORINO 32 - Cold in July, di Jim Mickle

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Dal romanzo di Joe R. Lansdale, un grande noir sulla falsariga della tradizione americana. Un viaggio all’interno di un vortice di violenza e vendetta, e una riflessione sulla follia del mondo e su un male oscuro in grado di contaminare gli uomini. 
Giacomo Calzoni


TORINO 32 - La chambre bleue, di Mathieu Amalric

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Mathieu Amalric, insieme alla compagna Stéphanie Cléau, realizza e interpreta un elegante noir tratto da un bel romanzo di Georges Simenon. Un lavoro sensuale, viscerale, ricco di erotismo e di contrasti cromatici, tra passione e annientamento.
Alessio Gradogna


TORINO 32 - It Follows, di David Robert Mitchell

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L’unico horror possibile, oggi, sul contagio virale: It Follows lavora sulla funzione dello sguardo e sul desiderio (anzi, sulla necessità) di essere osservati. Un film in grado di generare un’inquietudine autentica che non si esaurisce con i titoli di coda.
Giacomo Calzoni
 

TORINO 32 - Tokyo Tribe, di Sion Sono

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Sion Sono crea un incandescente musical, visivamente molto saturo, che unisce hip hop, iconografie gangster e combattimenti a colpi di arti marziali, senza trascurare un'analisi coerente e lucida sull'identità all'interno di una società a cui trasmettere il valore della fratellanza.
Davide Di Giorgio


TORINO 32 - Diplomacy, di Volker Schlöndorff

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Parigi, 1944: un console cerca di convincere un generale nazista a non pronunciare un ordine che distruggerebbe la città. Un film misurato, di evidente impianto teatrale, che pone al centro della scena le maiuscole prove di Niels Arestrup e André Dussollier.
Alessio Gradogna


TORINO 32 - Il programma ufficiale

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Nel segno della qualità e della ricerca, sempre e comunque. Il Torino Film Festival non si smentisce, non ci abbandona, e anche quest'anno propone un programma ricchissimo di contenuti e suggestioni, con le quali perdersi tra mille sentieri cinefili.
Alessio Gradogna


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