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LOCARNO 68 - Right Now, Wrong Then, di Hong Sang-soo

13/8/2015

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Un film. Anzi due. Simmetrici e speculari. La medesima storia raccontata da due prospettive diverse. Un piccolo gioco strutturale con cui mostrare come la stessa vicenda possa subire imprevedibili variazioni di significato cambiando leggermente le parole, i gesti e i comportamenti. Un'opera che riflette se stessa allo specchio, dando vita a diverse possibili opzioni di senso e svolgimento, uguali e contrarie, per affermare come nella nostra quotidianità sia sufficiente una leggera variazione di tono per creare una melodia simile ma al contempo profondamente nuova e sorprendente.

Right Now, Wrong Then, ritorno a Locarno di Hong Sang-soo due anni dopo il premio per la miglior regia ricevuto per Our Sunhi, era uno dei film più attesi tra i diciannove selezionati per il concorso ufficiale dell'edizione 2015. L'alta aspettativa non è andata delusa, tutt'altro.
La storia parte dal volto di Ham Chun-su, famoso regista che atterra nella cittadina di Suwon per tenere un dibattito alla fine della proiezione del suo nuovo film. L'autore arriva però a destinazione con un giorno d'anticipo. Per ammazzare il tempo Ham passeggia in un territorio che non conosce, annoiandosi, fino a quando per caso conosce una giovane pittrice. I due chiacchierano, sorridono, approfondiscono il loro nuovo rapporto, mangiano e bevono insieme. Lei gli mostra i suoi quadri, poi gli chiede di accompagnarla a casa di un paio di amiche con cui ha appuntamento. Tutto sembra procedere per il verso giusto, sino al momento in cui Ham confessa di essere sposato. A quel punto il cuore in subbuglio della ragazza subisce una dura delusione, a causa della quale il suo atteggiamento muta, transitando dall'attrazione al rifiuto. La vicenda cambia registro, si avvia verso una conclusione forse prevedibile... e poi rincomincia, daccapo, da zero, con gli stessi personaggi, lo stesso incipit, le stesse probabili direzioni. Ma la seconda versione di questa piccola danza di corteggiamento avrà passi e conseguenze diverse.

Hong Sang-soo prosegue nell'evidente intenzione di asciugare sempre più le peculiarità della sua poetica, lasciando spazio a una messinscena durante la quale ogni orpello stilistico è accantonato a vantaggio di una intima, genuina e umanissima rappresentazione dei sentimenti, dei sani imbarazzi, dell'importanza della parola come atto fondante di qualsivoglia relazione interpersonale. Il grande regista coreano si prende i tempi di cui ha bisogno, non accelera mai, lascia fluire il suo racconto “unico e doppio” con la dovuta calma, trovando il giusto respiro e confezionando un'opera di toccante e disarmante tenerezza. Il meccanismo da cui si dipana la sceneggiatura necessita di un certo impegno da parte dello spettatore, e alla lunga può risultare stancante. Ma l'eventuale “fatica” della visione si annulla davanti all'irresistibile grazia con la quale Hong circonda i suoi due protagonisti, i bravi Jung Yae-young e Minhee Kim, donando a entrambi una sorta di aura magica da cui fuoriesce un'empatia indiscutibile.
La piccola e struggente danza dei sentimenti messa in atto dall'autore di In Another Country, durante il quale già aveva sperimentato una sorta di moltiplicazione dell'unicità del racconto (là Isabelle Huppert interpretava tre diversi personaggi), non pretende di fornire alcuna soluzione, come ribadito dallo stesso Hong in conferenza stampa, ma lascia a ogni fruitore la possibilità di trovare il proprio senso e la propria interpretazione. Right Now, Wrong Then non offre facili risposte; preferisce limitarsi a un efficacissimo afflato descrittivo con cui il regista disegna una splendente e dolcissima cartografia dell'amore, trovando inoltre il giusto passo per inserire nel racconto momenti di sana e vivace allegria che sanno confluire alla perfezione nelle tortuosità più malinconiche. 
Il risultato è un film bello, soave, a suo modo perfino delizioso nonostante la durata forse eccessiva. Un film a cui si vuol bene sin dal primo istante. Una morbida ma concreta commedia umana che si risolve in un (doppio) finale sotto la neve, tra una sigaretta e l'altra, fuori da un cinema semi-vuoto, dove ci si scalda con i battiti del cuore, si accantonano le incomprensioni e ci si marchia indelebilmente addosso l'emozione per ciò che si è vissuto, anche se per poco. Un ricordo limpido e delicato che mai volerà via.

Alessio Gradogna

Sezione di riferimento: Festival Locarno


Scheda tecnica

Titolo originale: Jigeumeun matgo geuttaeneun teullida
Regia: Hong Sang-soo
Attori: Jung Jae-young , Minhee Kim
Musiche: Jeong Yong-jin
Sceneggiatura: Hong Sang-soo
Montaggio: Hahm Sung-won
Anno: 2015
Durata: 121'

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