Grace ha 20 anni, o poco più, e lavora presso un centro di accoglienza destinato a ragazzi affetti da problemi psicologici e situazioni familiari a rischio. Molti di loro hanno subito abusi da parte dei genitori, e non sono pronti ad affrontare la società. Restano lì per un anno, due, al massimo tre, un periodo di tempo nel quale si cerca di tenerli sotto controllo e al contempo si prova a combattere il loro disagio, affinché al momento della dimissione possano avere la possibilità di costruirsi un futuro. La vita quotidiana all'interno del centro non è semplice: i sorrisi e gli attimi di quiete si alternano a improvvisi scatti di rabbia da parte degli ospiti, per cui l'attenzione deve sempre essere mantenuta alta. Grace si impegna a fondo per regalare un po' di amicizia e aiuto a questi ragazzi, ma lei stessa nel passato ha dovuto sopportare le angherie di un padre violento che ha denunciato e fatto rinchiudere in carcere, e che ora sta per essere rilasciato. Il lavoro e le paure intime di Grace vanno così a convergere in un complesso e delicato equilibrio che potrebbe spezzarsi con estrema facilità.
Short Term 12 è l'unico film americano in concorso a Locarno 66. Diretto da Destin Cretton, promettente autore che sullo stesso tema aveva già realizzato nel 2008 un cortometraggio premiato al Sundance e candidato agli Oscar, si basa sull'esperienza personale dello stesso regista, che dopo la laurea ha davvero lavorato per due anni in un centro di accoglienza per adolescenti disagiati: “un'esperienza fondamentale che ha cambiato profondamente la mia vita”, come egli stesso ha affermato durante la conferenza stampa. A interpretare il ruolo di Grace troviamo invece Brie Larson, 23 anni, giovane e radiosa stella già conosciuta come attrice per il cinema e la Tv nonché come cantante pop-rock. Accanto a lei il bravo John Gallagher Jr.
Al termine della prima proiezione per il pubblico, Short Term 12 ha scatenato una vera e propria ovazione da parte della platea: cinque minuti di applausi, per la sincera emozione di Cretton e della Larson, presenti in sala. Un trionfo dirompente, tutto sommato meritato, per un'opera capace di indagare con competenza e giusta delicatezza di tocco nel difficile quadro emotivo ed esistenziale di giovani allo sbando, alle prese con l'orrore della sopraffazione, i fantasmi dell'anima, il senso di inadeguatezza nei confronti del mondo vorace e crudele che li attende per divorarne le residue e traballanti certezze.
Va detto, peraltro, che la sceneggiatura scritta dallo stesso Cretton non si prende molti rischi, dando al film uno schema tutto sommato prevedibile, avvolto in strade già ampiamente battute in questi anni dal cinema americano e non solo; ciò che comunque colpisce è il solido equilibrio che l'autore riesce a trovare nella sua alternanza di humour e dramma, distensione e attacco frontale, leggerezza e angoscia. Un'armonia che sa essere concreta, vera, tagliente, restituendoci ritratti di ragazzi e ragazze che disegnano speranze, scrivono canzoni disperate, scappano nella notte, restano muti, camminano ingobbiti o si tagliano le vene per non affrontare i mostri della coscienza e la cattiveria di una vita che non può accettare le loro debolezze.
In mezzo a loro, nel doppio ruolo di vittima e spalla su cui piangere, svetta il turbinio interiore della protagonista, imprigionata tra responsabilità sociale, segreti devastanti e paure striscianti; un personaggio a tutto tondo, interpretato con mirabile completezza da una straordinaria Brie Larson. Istinto, spontaneità, carisma, un talento puro capace di racchiudere nel suo sguardo una nutrita ridda di emozioni e contrasti: è lei, con ogni probabilità, la migliore attrice di questa edizione di Locarno.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: Locarno
Scheda tecnica
Regia: Destin Cretton
Attori: Brie Larson, John Gallagher Jr., Kaitlyn Dever, Rami Malek
Fotografia: Brett Pawlak
Musiche: Joel P. West
Sceneggiatura: Destin Cretton
Anno: 2013
Durata: 96'
Short Term 12 è l'unico film americano in concorso a Locarno 66. Diretto da Destin Cretton, promettente autore che sullo stesso tema aveva già realizzato nel 2008 un cortometraggio premiato al Sundance e candidato agli Oscar, si basa sull'esperienza personale dello stesso regista, che dopo la laurea ha davvero lavorato per due anni in un centro di accoglienza per adolescenti disagiati: “un'esperienza fondamentale che ha cambiato profondamente la mia vita”, come egli stesso ha affermato durante la conferenza stampa. A interpretare il ruolo di Grace troviamo invece Brie Larson, 23 anni, giovane e radiosa stella già conosciuta come attrice per il cinema e la Tv nonché come cantante pop-rock. Accanto a lei il bravo John Gallagher Jr.
Al termine della prima proiezione per il pubblico, Short Term 12 ha scatenato una vera e propria ovazione da parte della platea: cinque minuti di applausi, per la sincera emozione di Cretton e della Larson, presenti in sala. Un trionfo dirompente, tutto sommato meritato, per un'opera capace di indagare con competenza e giusta delicatezza di tocco nel difficile quadro emotivo ed esistenziale di giovani allo sbando, alle prese con l'orrore della sopraffazione, i fantasmi dell'anima, il senso di inadeguatezza nei confronti del mondo vorace e crudele che li attende per divorarne le residue e traballanti certezze.
Va detto, peraltro, che la sceneggiatura scritta dallo stesso Cretton non si prende molti rischi, dando al film uno schema tutto sommato prevedibile, avvolto in strade già ampiamente battute in questi anni dal cinema americano e non solo; ciò che comunque colpisce è il solido equilibrio che l'autore riesce a trovare nella sua alternanza di humour e dramma, distensione e attacco frontale, leggerezza e angoscia. Un'armonia che sa essere concreta, vera, tagliente, restituendoci ritratti di ragazzi e ragazze che disegnano speranze, scrivono canzoni disperate, scappano nella notte, restano muti, camminano ingobbiti o si tagliano le vene per non affrontare i mostri della coscienza e la cattiveria di una vita che non può accettare le loro debolezze.
In mezzo a loro, nel doppio ruolo di vittima e spalla su cui piangere, svetta il turbinio interiore della protagonista, imprigionata tra responsabilità sociale, segreti devastanti e paure striscianti; un personaggio a tutto tondo, interpretato con mirabile completezza da una straordinaria Brie Larson. Istinto, spontaneità, carisma, un talento puro capace di racchiudere nel suo sguardo una nutrita ridda di emozioni e contrasti: è lei, con ogni probabilità, la migliore attrice di questa edizione di Locarno.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: Locarno
Scheda tecnica
Regia: Destin Cretton
Attori: Brie Larson, John Gallagher Jr., Kaitlyn Dever, Rami Malek
Fotografia: Brett Pawlak
Musiche: Joel P. West
Sceneggiatura: Destin Cretton
Anno: 2013
Durata: 96'