Nella giornata di mercoledì 17 luglio è stato reso noto il programma dell'edizione 66 del Festival di Locarno, in programma dal 7 al 17 agosto. Iniziamo subito facendo i complimenti al neo-direttore Carlo Chatrian e alla sua squadra, perché la line-up è davvero entusiasmante: un festival più che mai aperto alla varietà, alla qualità, alla scoperta, e capace di fondere infinite suggestioni per spaziare nei sentieri del cinema senza alcun tipo di barriera concettuale.
Il programma di Locarno 66 non ha nulla da invidiare ad altre manifestazioni di primissimo piano nel panorama europeo, tipo Venezia, e si pone su un livello forse ancora più alto, proprio per la freschezza e la passione che fuoriescono da ogni sezione inserita, in barba ai tappeti rossi, alle polemiche e alle elefantiache limitazioni istituzionali che spesso appesantiscono eventi più "modaioli" ma molto meno eccitanti e significativi a livello puramente artistico. Locarno come Torino insomma, nel nome del (vero) cinema.
Analizzare il programma messo in campo da Chatrian e soci è impresa assai ardua, talmente tanti sono i motivi di interesse. Ci limitiamo dunque a indicare alcuni titoli a nostro parere imperdibili, tra le centinaia di pellicole provenienti da ogni dove che si vedranno nella cittadina svizzera.
Il concorso internazionale prevede 20 lungometraggi, di cui 18 in anteprima mondiale. Grande curiosità per la presenza, tra gli altri, del maestro giapponese Kiyoshi Kurosawa con Real, dello spagnolo Albert Serra con Historia de la Meva Mort, della coppia di Amer Cattet/Forzani, con L'etrange couleur des larmes de ton corps, del coreano Hong Sangsoo con Our Sunhi, e del francese Emmanuel Mouret con Une autre vie, interpretato da Joey Starr, Virginie Ledoyen e Jasmine Trinca. In gara anche l'Italia, con Sangue di Pippo Delbono, il Brasile, con Sentimental Education di Julio Bressane, e ancora tanta Francia, con Gare du Nord di Claire Simon, Pays Barbare di Gianikian e Ricci Lucchi e Tonnerre di Guillaume Brac. Il presidente della giuria chiamata a consegnare il Pardo d'Oro sarà Lav Diaz.
Il concorso cineasti del presente contiene 16 film, tutte opere prime e seconde, mentre nella sezione fuori concorso ci sarà la prima mondiale di Que d'Amour, nuovo lavoro della meravigliosa Valérie Donzelli, anche membro della giuria.
Le ore serali si animeranno come sempre nella sontuosa cornice di Piazza Grande, dove si svolgeranno le premiazioni più importanti e si vedranno opere molto interessanti, ad esempio il cileno Gloria di Sebastian Lelio, il debutto dell'italiano Bruno Oliviero con La variabile umana, interpretato da Silvio Orlando, e Wrong Cops, la nuova follia dell'incontenibile Quentin Dupieux (già autore di Rubber e Wrong), con Marilyn Manson (!), Grace Zabriskie (!) e Ray Wise.
Imprescindibile, ovviamente, la retrospettiva dedicata al grande Werner Herzog, a cui non a caso abbiamo dedicato in queste settimane un ampio special sulle nostre pagine. Dieci film in programmazione, la nuova serie Death Row in anteprima, e la consegna del Pardo d'Onore in Piazza Grande, il 16 luglio, seguita dalla proiezione del leggendario Fitzcarraldo. Imponente anche la retrospettiva completa dedicata a George Cukor, con una cinquantina di titoli (tra cui Il mago di Oz, riproposto in versione restaurata e in 3D), mentre tra gli ospiti si vedranno a Locarno e saranno premiati e omaggiati Christopher Lee, Jacqueline Bisset, Anna Karina, Sergio Castellitto (Pardo alla carriera) e Douglas Trumbull (Vision Award), con riproposizioni di capolavori storici come 2001 Odissea nello spazio, Incontri ravvicinati del 3° tipo, La furia dei Baskerville di Terence Fisher, The Wicker Man di Robin Hardy (restaurato digitalmente), Conte d'été di Eric Rohmer e Bande à part di Jean Luc Godard.
Non è ancora finita: documentari, cortometraggi, pardo alla carriera a Otar Iosselliani, focus sulla Siria, ampia retrospettiva sul cinema del Caucaso, tesori nascosti all'interno di ogni sezione; un programma vorace, mastodontico, bellissimo, che non concede tregua né respiro. Appuntamento a Locarno.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: Locarno
Programma completo consultabile sul sito ufficiale
Il programma di Locarno 66 non ha nulla da invidiare ad altre manifestazioni di primissimo piano nel panorama europeo, tipo Venezia, e si pone su un livello forse ancora più alto, proprio per la freschezza e la passione che fuoriescono da ogni sezione inserita, in barba ai tappeti rossi, alle polemiche e alle elefantiache limitazioni istituzionali che spesso appesantiscono eventi più "modaioli" ma molto meno eccitanti e significativi a livello puramente artistico. Locarno come Torino insomma, nel nome del (vero) cinema.
Analizzare il programma messo in campo da Chatrian e soci è impresa assai ardua, talmente tanti sono i motivi di interesse. Ci limitiamo dunque a indicare alcuni titoli a nostro parere imperdibili, tra le centinaia di pellicole provenienti da ogni dove che si vedranno nella cittadina svizzera.
Il concorso internazionale prevede 20 lungometraggi, di cui 18 in anteprima mondiale. Grande curiosità per la presenza, tra gli altri, del maestro giapponese Kiyoshi Kurosawa con Real, dello spagnolo Albert Serra con Historia de la Meva Mort, della coppia di Amer Cattet/Forzani, con L'etrange couleur des larmes de ton corps, del coreano Hong Sangsoo con Our Sunhi, e del francese Emmanuel Mouret con Une autre vie, interpretato da Joey Starr, Virginie Ledoyen e Jasmine Trinca. In gara anche l'Italia, con Sangue di Pippo Delbono, il Brasile, con Sentimental Education di Julio Bressane, e ancora tanta Francia, con Gare du Nord di Claire Simon, Pays Barbare di Gianikian e Ricci Lucchi e Tonnerre di Guillaume Brac. Il presidente della giuria chiamata a consegnare il Pardo d'Oro sarà Lav Diaz.
Il concorso cineasti del presente contiene 16 film, tutte opere prime e seconde, mentre nella sezione fuori concorso ci sarà la prima mondiale di Que d'Amour, nuovo lavoro della meravigliosa Valérie Donzelli, anche membro della giuria.
Le ore serali si animeranno come sempre nella sontuosa cornice di Piazza Grande, dove si svolgeranno le premiazioni più importanti e si vedranno opere molto interessanti, ad esempio il cileno Gloria di Sebastian Lelio, il debutto dell'italiano Bruno Oliviero con La variabile umana, interpretato da Silvio Orlando, e Wrong Cops, la nuova follia dell'incontenibile Quentin Dupieux (già autore di Rubber e Wrong), con Marilyn Manson (!), Grace Zabriskie (!) e Ray Wise.
Imprescindibile, ovviamente, la retrospettiva dedicata al grande Werner Herzog, a cui non a caso abbiamo dedicato in queste settimane un ampio special sulle nostre pagine. Dieci film in programmazione, la nuova serie Death Row in anteprima, e la consegna del Pardo d'Onore in Piazza Grande, il 16 luglio, seguita dalla proiezione del leggendario Fitzcarraldo. Imponente anche la retrospettiva completa dedicata a George Cukor, con una cinquantina di titoli (tra cui Il mago di Oz, riproposto in versione restaurata e in 3D), mentre tra gli ospiti si vedranno a Locarno e saranno premiati e omaggiati Christopher Lee, Jacqueline Bisset, Anna Karina, Sergio Castellitto (Pardo alla carriera) e Douglas Trumbull (Vision Award), con riproposizioni di capolavori storici come 2001 Odissea nello spazio, Incontri ravvicinati del 3° tipo, La furia dei Baskerville di Terence Fisher, The Wicker Man di Robin Hardy (restaurato digitalmente), Conte d'été di Eric Rohmer e Bande à part di Jean Luc Godard.
Non è ancora finita: documentari, cortometraggi, pardo alla carriera a Otar Iosselliani, focus sulla Siria, ampia retrospettiva sul cinema del Caucaso, tesori nascosti all'interno di ogni sezione; un programma vorace, mastodontico, bellissimo, che non concede tregua né respiro. Appuntamento a Locarno.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: Locarno
Programma completo consultabile sul sito ufficiale