Nel corso della consueta conferenza stampa di presentazione è stavo svelato il programma ufficiale dell'edizione 69 del Festival di Locarno, come sempre evento irrinunciabile nel panorama cinematografico europeo.
L'edizione 2016, giustamente dedicata ad Abbas Kiarostami e Michael Cimino, al via il 3 agosto per poi proseguire fino al 13, non lesina sorprese ed estrema varietà di contenuti, confermando una volta di più il buon lavoro svolto dal direttore artistico Carlo Chatrian e la forza di una manifestazione che sa abbinare scoperta e rigore, glorificando il cinema d'autore e al contempo dando spazio a molteplici traiettorie di sguardi e approcci visivi, riuscendo così a navigare lontano da ogni possibile immobilismo.
Il concorso internazionale propone 17 titoli, tutti in prima mondiale, provenienti da tante parte del mondo (Egitto, Giappone, Thailandia, Portogallo, Bulgaria, Polonia), di cui quasi la metà diretti da donne: rispetto allo scorso anno mancano forse nomi di primissimo piano come quelli di Hong Sang-soo e del compianto Andrzej Zulawski, ma l'estrema diversificazione di linguaggi e aree geografiche promette numerosi motivi di interesse. Lo stesso dicasi, come d'abitudine, per i Cineasti del Presente, sezione che garantisce innovazione e sperimentazione e sa offrire sempre contenuti apprezzabili (quest'anno 15 titoli, di cui 13 in prima mondiale). Da seguire con attenzione anche le pellicole di Signs of Life, da cui spesso fuoriescono scoperte notevoli, così come i film fuori concorso e i film scelti dai membri delle giurie.
Nomi di immediato richiamo sono invece ben presenti nel programma di Piazza Grande, chiaramente destinato (anche) al grande pubblico, a partire dalla bella Gemma Arterton, protagonista del film d'apertura, il thriller The Girl with all the Gifts, per proseguire con l'accoppiata Emmanuelle Devos/Nathalie Baye per Moka, Paul Greengrass per il blockbuster Jason Bourne, Ken Loach per il film Palma d'Oro a Cannes I, Daniel Blake e Alejandro Jodorowsky, che riceverà il Pardo d'Onore e presenterà la sua ultima creazione, Poesia Sin Fin.
La retrospettiva del festival sarà dedicata al cinema delle Repubblica Federale Tedesca dal 1949 al 1963, con titoli, tra gli altri, di Pabst, Fritz Lang e Reitz, mentre tra un omaggio e l'altro si potranno rivedere a Locarno capolavori sparsi come Videodrome, Suspiria, Masque of the Red Death e Lost Highway, giusto per citarne qualcuno tra i tanti.
L'elenco dei principali ospiti che interverranno nei giorni del festival è di tutto rispetto. Solo per fare qualche nome, ci saranno Roger Corman, ospite d'onore della Filmmakers Academy, che sarà omaggiato in Piazza Grande e terrà una masterclass aperta al pubblico; Mario Adorf, insignito del Pardo alla carriera; i sopracitati Jodorowsky e Loach; Bill Pullman, che riceverà l'Excellence Award Moët & Chandon; e poi Stefania Sandrelli, Howard Shore, Jane Birkin, Harvey Keitel, Edgar Reitz, Dario Argento, Wang Bing, Isabelle Huppert (che insieme a Louis Garrel presenterà il film da lei interpretato Les Fausses Confidences, tratto da Marivaux); ci saranno inoltre Valeria Bruni Tedeschi (per il doc da lei co-diretto Une jeune fille de 90 ans), le già citate Devos e Baye, Nicola Piovani, David Linde, oltre ovviamente a tantissimi altri registi, attori e produttori.
In un festival il cui programma va studiato a fondo, per non rischiare di perdersi i piccoli (probabili) gioielli contenuti anche nei suoi angoli più nascosti (attenzione ad esempio a Rhapsody, cortometraggio con Gérard Depardieu nei panni di un insolito baby-sitter, oppure a La loi de la jungle, surreale commedia con Vincent Macaigne e Mathieu Amalric), risulta praticamente nullo il pericolo di non trovare ampie suggestioni.
Se dal punto di vista logistico bisognerà anche quest'anno “accontentarsi” (la scomodità del Fevi e delle sale adiacenti, limite che speriamo sia eliminato a partire dal 2017, quando finalmente sarà inaugurata la nuova Casa del Cinema), per quanto concerne i contenuti Locarno si conferma ancora una volta un festival che sa unire tradizione, originalità, passato, presente e futuro in un unico grande abbraccio cinefilo, una morsa in cui si resta stretti molto volentieri. Appuntamento in riva al lago dal 3 al 13 agosto e sulle pagine di ODG per le nostre recensioni in diretta dalla Svizzera.
Sul sito ufficiale trovate il programma completo. Qui sotto elenchiamo i film inseriti nelle sezioni principali.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: Locarno 69
PIAZZA GRANDE
CESSEZ-LE-FEU di Emmanuel Courcol (Francia)
COMBOIO DE SAL E AÇUCAR di Licinio Azevedo (Portogallo/Mozambico/Francia/Sud Africa/Brasile)
I, DANIEL BLAKE di Ken Loach (Regno Unito/Francia/Belgio)
INTERCHANGE di Dain Iskandar Said (Malesia/Indonesia)
JASON BOURNE di Paul Greengrass (Usa)
LE CIEL ATTENDRA di Marie-Castille Mention-Schaar (Francia)
MOHENJO DARO di Ashutosh Gowariker (India)
MOKA di Frédéric Mermoud (Francia/Svizzera)
PAULA di Christian Schwochow (Gernania/Francia)
POESÍA SIN FIN di Alejandro Jodorowsky (Francia/Cile)
TEO-NEOL (The Tunnel) di Kim Seong-hun (Corea del Sud)
THE GIRL WITH ALL THE GIFTS by Colm McCarthy (Regno Unito/Usa)
VINCENT di Christophe Van Rompaey (Francia/Belgio)
VOR DER MORGENRÖTE - STEFAN ZWEIG IN AMERIKA di Maria Schrader (Germania/Francia/Austria)
CONCORSO INTERNAZIONALE
AL MA’ WAL KHODRA WAL WAJH EL HASSAN (Brooks, Meadows and Lovely Faces) di Yousry Nasrallah (Egitto)
BANGKOK NITES di Katsuya Tomita (Giappone/Francia/Thailandia/Laos)
CORRESPONDÊNCIAS di Rita Azevedo Gomes (Portogallo)
DAO KHANONG (By the Time It Gets Dark) di Anocha Suwichakornpong (Thailandia/Paesi Bassi/Francia/Qatar)
DER TRAUMHAFTE WEG di Angela Schanelec (Germania)
GODLESS di Ralitza Petrova (Bulgaria/Danimarca/Francia)
HERMIA & HELENA di Matías Piñeiro (Usa/Argentina)
INIMI CICATRIZATE (Scarred Hearts) di Radu Jude (Romania/Germania)
JEUNESSE di Julien Samani (Francia/Portogallo)
KAZE NI NURETA ONNA (Wet Woman in the Wind) di Akihiko Shiota (Giappone)
LA IDEA DE UN LAGO di Milagros Mumenthaler (Svizzera/Argentina/Qatar)
LA PRUNELLE DE MES YEUX di Axelle Ropert (Francia)
MARIJA di Michael Koch (Germania/Svizzera)
MISTER UNIVERSO di Tizza Covi, Rainer Frimmel (Austria/Italia)
O ORNITÓLOGO di João Pedro Rodrigues (Portogallo/Francia/Brasile)
OSTATNIA RODZINA (The Last Family) di Jan Matuszynski (Polonia)
SLAVA (Glory) di Kristina Grozeva, Petar Valchanov (Bulgaria/Grecia)
CINEASTI DEL PRESENTE
AFTERLOV di Stergios Pascho (Grecia)
AKHDAR YABES (Withered Green) di Mohammed Hammad (Egitto)
DESTRUCTION BABIES di Tetsuya Mariko (Giappone)
DONALD CRIED di Kris Avedisian (Usa)
EL AUGE DEL HUMANO di Eduardo Williamsì (Argentina/Brasile/Portogallo)
EL FUTURO PERFECTO di Nele Wohlatz (Argentina)
GORGE CŒUR VENTRE di Maud Alpi (Francia)
I HAD NOWHERE TO GO di Douglas Gordon (Germania)
IL NIDO di Klaudia Reynicke (Svizzera/Italia)
ISTIRAHATLAH KATA-KATA (Solo, Solitude) di Yosep Anggi Noen (Indonesia)
L’INDOMPTÉE di Caroline Deruas (Francia)
MAÑANA A ESTA HORA di Lina Rodríguez (Colombia/Canada)
PESCATORI DI CORPI di Michele Pennetta (Svizzera)
THE CHALLENGE di Yuri Ancarani (Italia/Francia/Svizzera)
VIEJO CALAVERA di Kiro Russo (Bolivia/Qatar)
SIGNS OF LIFE
300 MILES di Orwa Al Mokdad (Siria/Libano)
ANASHIM SHEHEM LO ANI (People That Are Not Me) di Hadas Ben Aroya (Israele)
ASCENT di Fiona Tan (Paesi Bassi/Giappone)
BEDUINO di Júlio Bressane (Brasile)
POW WOW di Robinson Devor (Usa)
SVI SEVERNI GRADOVI (All the Cities of the North) di Dane Komljen (Serbia/Bosnia-Erzegovina/Montenegro)
RAT FILM di Theo Anthony (Usa)
THE SUN, THE SUN BLINDED ME di Anka Sasnal, Wilhelm Sasnal (Polonia/Svizzera)
FUORI CONCORSO
JEAN ZIEGLER, L’OPTIMISME DE LA VOLONTÉ di Nicolas Wadimoff (Svizzera)
L’AMATORE di Maria Mauti (Italia)
LA NATURA DELLE COSE di Laura Viezzoli (Italia)
LES FAUSSES CONFIDENCES di Luc Bondy (Francia)
O CINEMA, MANOEL DE OLIVEIRA E EU di João Botelho (Portogallo)
PETER HANDKE – BIN IM WALD, KANN SEIN, DASS ICH MICH VERSPÄTE... di Corinna Belz (Germania)
REISE DER HOFFNUNG di Xavier Koller (Svizzera/Italia/Germania)
UN JUIF POUR L’EXEMPLE di Jacob Berger (Svizzera)
UNE JEUNE FILLE DE 90 ANS di Valeria Bruni Tedeschi, Yann Coridian (Francia)
ZAINEB TAKRAHOU ETHELJ di Kaouther Ben Hania (Tunisia/Francia/Qatar/Libano/Emira
L'edizione 2016, giustamente dedicata ad Abbas Kiarostami e Michael Cimino, al via il 3 agosto per poi proseguire fino al 13, non lesina sorprese ed estrema varietà di contenuti, confermando una volta di più il buon lavoro svolto dal direttore artistico Carlo Chatrian e la forza di una manifestazione che sa abbinare scoperta e rigore, glorificando il cinema d'autore e al contempo dando spazio a molteplici traiettorie di sguardi e approcci visivi, riuscendo così a navigare lontano da ogni possibile immobilismo.
Il concorso internazionale propone 17 titoli, tutti in prima mondiale, provenienti da tante parte del mondo (Egitto, Giappone, Thailandia, Portogallo, Bulgaria, Polonia), di cui quasi la metà diretti da donne: rispetto allo scorso anno mancano forse nomi di primissimo piano come quelli di Hong Sang-soo e del compianto Andrzej Zulawski, ma l'estrema diversificazione di linguaggi e aree geografiche promette numerosi motivi di interesse. Lo stesso dicasi, come d'abitudine, per i Cineasti del Presente, sezione che garantisce innovazione e sperimentazione e sa offrire sempre contenuti apprezzabili (quest'anno 15 titoli, di cui 13 in prima mondiale). Da seguire con attenzione anche le pellicole di Signs of Life, da cui spesso fuoriescono scoperte notevoli, così come i film fuori concorso e i film scelti dai membri delle giurie.
Nomi di immediato richiamo sono invece ben presenti nel programma di Piazza Grande, chiaramente destinato (anche) al grande pubblico, a partire dalla bella Gemma Arterton, protagonista del film d'apertura, il thriller The Girl with all the Gifts, per proseguire con l'accoppiata Emmanuelle Devos/Nathalie Baye per Moka, Paul Greengrass per il blockbuster Jason Bourne, Ken Loach per il film Palma d'Oro a Cannes I, Daniel Blake e Alejandro Jodorowsky, che riceverà il Pardo d'Onore e presenterà la sua ultima creazione, Poesia Sin Fin.
La retrospettiva del festival sarà dedicata al cinema delle Repubblica Federale Tedesca dal 1949 al 1963, con titoli, tra gli altri, di Pabst, Fritz Lang e Reitz, mentre tra un omaggio e l'altro si potranno rivedere a Locarno capolavori sparsi come Videodrome, Suspiria, Masque of the Red Death e Lost Highway, giusto per citarne qualcuno tra i tanti.
L'elenco dei principali ospiti che interverranno nei giorni del festival è di tutto rispetto. Solo per fare qualche nome, ci saranno Roger Corman, ospite d'onore della Filmmakers Academy, che sarà omaggiato in Piazza Grande e terrà una masterclass aperta al pubblico; Mario Adorf, insignito del Pardo alla carriera; i sopracitati Jodorowsky e Loach; Bill Pullman, che riceverà l'Excellence Award Moët & Chandon; e poi Stefania Sandrelli, Howard Shore, Jane Birkin, Harvey Keitel, Edgar Reitz, Dario Argento, Wang Bing, Isabelle Huppert (che insieme a Louis Garrel presenterà il film da lei interpretato Les Fausses Confidences, tratto da Marivaux); ci saranno inoltre Valeria Bruni Tedeschi (per il doc da lei co-diretto Une jeune fille de 90 ans), le già citate Devos e Baye, Nicola Piovani, David Linde, oltre ovviamente a tantissimi altri registi, attori e produttori.
In un festival il cui programma va studiato a fondo, per non rischiare di perdersi i piccoli (probabili) gioielli contenuti anche nei suoi angoli più nascosti (attenzione ad esempio a Rhapsody, cortometraggio con Gérard Depardieu nei panni di un insolito baby-sitter, oppure a La loi de la jungle, surreale commedia con Vincent Macaigne e Mathieu Amalric), risulta praticamente nullo il pericolo di non trovare ampie suggestioni.
Se dal punto di vista logistico bisognerà anche quest'anno “accontentarsi” (la scomodità del Fevi e delle sale adiacenti, limite che speriamo sia eliminato a partire dal 2017, quando finalmente sarà inaugurata la nuova Casa del Cinema), per quanto concerne i contenuti Locarno si conferma ancora una volta un festival che sa unire tradizione, originalità, passato, presente e futuro in un unico grande abbraccio cinefilo, una morsa in cui si resta stretti molto volentieri. Appuntamento in riva al lago dal 3 al 13 agosto e sulle pagine di ODG per le nostre recensioni in diretta dalla Svizzera.
Sul sito ufficiale trovate il programma completo. Qui sotto elenchiamo i film inseriti nelle sezioni principali.
Alessio Gradogna
Sezione di riferimento: Locarno 69
PIAZZA GRANDE
CESSEZ-LE-FEU di Emmanuel Courcol (Francia)
COMBOIO DE SAL E AÇUCAR di Licinio Azevedo (Portogallo/Mozambico/Francia/Sud Africa/Brasile)
I, DANIEL BLAKE di Ken Loach (Regno Unito/Francia/Belgio)
INTERCHANGE di Dain Iskandar Said (Malesia/Indonesia)
JASON BOURNE di Paul Greengrass (Usa)
LE CIEL ATTENDRA di Marie-Castille Mention-Schaar (Francia)
MOHENJO DARO di Ashutosh Gowariker (India)
MOKA di Frédéric Mermoud (Francia/Svizzera)
PAULA di Christian Schwochow (Gernania/Francia)
POESÍA SIN FIN di Alejandro Jodorowsky (Francia/Cile)
TEO-NEOL (The Tunnel) di Kim Seong-hun (Corea del Sud)
THE GIRL WITH ALL THE GIFTS by Colm McCarthy (Regno Unito/Usa)
VINCENT di Christophe Van Rompaey (Francia/Belgio)
VOR DER MORGENRÖTE - STEFAN ZWEIG IN AMERIKA di Maria Schrader (Germania/Francia/Austria)
CONCORSO INTERNAZIONALE
AL MA’ WAL KHODRA WAL WAJH EL HASSAN (Brooks, Meadows and Lovely Faces) di Yousry Nasrallah (Egitto)
BANGKOK NITES di Katsuya Tomita (Giappone/Francia/Thailandia/Laos)
CORRESPONDÊNCIAS di Rita Azevedo Gomes (Portogallo)
DAO KHANONG (By the Time It Gets Dark) di Anocha Suwichakornpong (Thailandia/Paesi Bassi/Francia/Qatar)
DER TRAUMHAFTE WEG di Angela Schanelec (Germania)
GODLESS di Ralitza Petrova (Bulgaria/Danimarca/Francia)
HERMIA & HELENA di Matías Piñeiro (Usa/Argentina)
INIMI CICATRIZATE (Scarred Hearts) di Radu Jude (Romania/Germania)
JEUNESSE di Julien Samani (Francia/Portogallo)
KAZE NI NURETA ONNA (Wet Woman in the Wind) di Akihiko Shiota (Giappone)
LA IDEA DE UN LAGO di Milagros Mumenthaler (Svizzera/Argentina/Qatar)
LA PRUNELLE DE MES YEUX di Axelle Ropert (Francia)
MARIJA di Michael Koch (Germania/Svizzera)
MISTER UNIVERSO di Tizza Covi, Rainer Frimmel (Austria/Italia)
O ORNITÓLOGO di João Pedro Rodrigues (Portogallo/Francia/Brasile)
OSTATNIA RODZINA (The Last Family) di Jan Matuszynski (Polonia)
SLAVA (Glory) di Kristina Grozeva, Petar Valchanov (Bulgaria/Grecia)
CINEASTI DEL PRESENTE
AFTERLOV di Stergios Pascho (Grecia)
AKHDAR YABES (Withered Green) di Mohammed Hammad (Egitto)
DESTRUCTION BABIES di Tetsuya Mariko (Giappone)
DONALD CRIED di Kris Avedisian (Usa)
EL AUGE DEL HUMANO di Eduardo Williamsì (Argentina/Brasile/Portogallo)
EL FUTURO PERFECTO di Nele Wohlatz (Argentina)
GORGE CŒUR VENTRE di Maud Alpi (Francia)
I HAD NOWHERE TO GO di Douglas Gordon (Germania)
IL NIDO di Klaudia Reynicke (Svizzera/Italia)
ISTIRAHATLAH KATA-KATA (Solo, Solitude) di Yosep Anggi Noen (Indonesia)
L’INDOMPTÉE di Caroline Deruas (Francia)
MAÑANA A ESTA HORA di Lina Rodríguez (Colombia/Canada)
PESCATORI DI CORPI di Michele Pennetta (Svizzera)
THE CHALLENGE di Yuri Ancarani (Italia/Francia/Svizzera)
VIEJO CALAVERA di Kiro Russo (Bolivia/Qatar)
SIGNS OF LIFE
300 MILES di Orwa Al Mokdad (Siria/Libano)
ANASHIM SHEHEM LO ANI (People That Are Not Me) di Hadas Ben Aroya (Israele)
ASCENT di Fiona Tan (Paesi Bassi/Giappone)
BEDUINO di Júlio Bressane (Brasile)
POW WOW di Robinson Devor (Usa)
SVI SEVERNI GRADOVI (All the Cities of the North) di Dane Komljen (Serbia/Bosnia-Erzegovina/Montenegro)
RAT FILM di Theo Anthony (Usa)
THE SUN, THE SUN BLINDED ME di Anka Sasnal, Wilhelm Sasnal (Polonia/Svizzera)
FUORI CONCORSO
JEAN ZIEGLER, L’OPTIMISME DE LA VOLONTÉ di Nicolas Wadimoff (Svizzera)
L’AMATORE di Maria Mauti (Italia)
LA NATURA DELLE COSE di Laura Viezzoli (Italia)
LES FAUSSES CONFIDENCES di Luc Bondy (Francia)
O CINEMA, MANOEL DE OLIVEIRA E EU di João Botelho (Portogallo)
PETER HANDKE – BIN IM WALD, KANN SEIN, DASS ICH MICH VERSPÄTE... di Corinna Belz (Germania)
REISE DER HOFFNUNG di Xavier Koller (Svizzera/Italia/Germania)
UN JUIF POUR L’EXEMPLE di Jacob Berger (Svizzera)
UNE JEUNE FILLE DE 90 ANS di Valeria Bruni Tedeschi, Yann Coridian (Francia)
ZAINEB TAKRAHOU ETHELJ di Kaouther Ben Hania (Tunisia/Francia/Qatar/Libano/Emira