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ITALIANO PER PRINCIPIANTI - Amore per perdenti

10/2/2014

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Davanti a un film appartenente al movimento Dogma 95 le reazioni sono molte volte contrastanti; ammiratori e detrattori trovano infatti un campo di scontro in cui i dibattiti abbandonano i luoghi della ragione per approdare, spesso, a lidi in cui i sentimenti viscerali dominano. Quando, nel 1995 a Parigi, Lars Von Trier legge pubblicamente per la prima volta il manifesto del “Voto di castità”, pochi – se non pochissimi – gli danno credito, non a torto visti i comportamenti di un regista che tra provocazioni e “bagatelle” ha sempre suscitato animosità tra i giornalisti. Eppure, solo tre anni dopo, al Festival di Cannes del 1998, edizione presieduta dal regista americano Martin Scorsese, il Dogma 95 inizia a raggiungere le prime conquiste grazie a Festen (Vinterberg) e Idioti (Von Trier), primi due episodi di una lista che, in maniera ufficiale, arriverà a contare ben 35 film.
John Romney, giornalista di Film Critic, a proposito di Festen afferma: «rimanemmo davvero perplessi quando sul grande schermo comparve un filmato che assomigliava a un video amatoriale. Fu un'esperienza bizzarra, come se le immagini fossero capitate lì per caso». Ma il movimento danese, forte del Grand Premio della Giuria vinto dall'opera di Thomas Vinterberg, iniziava a far parlare di sé e, nonostante Idioti sia passato inizialmente inosservato, i successivi Mifune di Søren Kragh-Jacobsen e Il re è vivo di Kristian Levring confermavano che il progetto artistico non solo era vivo ma che aveva anche ottime possibilità “commerciali”.
Il Dogma 95 inizia così la sua emigrazione e tocca ben tre continenti arrivando agli Stati Uniti d'America, alla Corea e si conferma in Europa (Francia, Svezia e Italia con Diapason di Antonio Domenici). Per il ritorno in patria del movimento danese bisogna aspettare l'anno 2000 con la produzione del dodicesimo film “dogmatico” e primo ad opera di una donna: Italiano per principianti.
Lone Scherfig, regista, tra gli altri, di An Education, decide di sottostare al “Voto di castità” pur prendendosi delle libertà poetiche e stilistiche che, cortocircuitando le rigide norme del movimento, fanno sì che la sua pellicola appaia di grande interesse. Italiano per principianti tradisce infatti l'ottavo “comandamento” del manifesto, ovvero «i film di genere sono vietati», e si presenta come una commedia intelligente in cui la Scherfig non si esime dal criticare e demolire i patetici orizzonti della quotidianità piccolo borghese di un glaciale centro danese.
Andreas, giovane pastore di anime, è temporaneamente assegnato a una chiesa in cui l'attuale reggente è sospeso. Risiedendo in un piccolo hotel con ristorante annesso, conosce Jørgen e l'amico Finn, entrambi lì impiegati e amici di lunga data. Con loro lavora anche la giovane italiana Giulia, sempre alla ricerca di un buon marito. Tra i riti giornalieri, Finn visita il negozio di acconciature di Karen che, a causa di diversi problemi familiari e della scoperta di avere una sorellastra, non riesce mai a portare a termine il taglio di capelli del cliente.
I personaggi di Italiano per principianti, divisi tra chiesa, ristorante e albergo, si ritrovano uniti a lezione di italiano, un luogo di fuga dalla realtà in cui sfogare e dimenticare lo stress lavorativo, le relazioni parentali e i desideri amorosi. Proprio su questi ultimi si sofferma la regista danese, regalandoci una personale e vivida visione di fragili maschi: Andreas, Jørgen e Finn, chi per timidezza, chi per il ruolo ricoperto, e chi per irascibilità, si dimostrano inadatti a stringere relazioni umane quando sono calati nel loro milieu abituale.
La regista danese fa così valere il suo punto di vista femminile in un movimento tutto al maschile, e calca la mano senza però intraprendere una crociata, poiché, in fondo, nemmeno i ruoli femminili si possono sentire esenti da aspre critiche. Per fortuna al corso di italiano tutto è diverso, e invece di osservare i soliti scontri, da bravi alunni, i protagonisti cooperano per un fine comune. Imparare l'italiano non si riduce a un semplice passatempo come guardare la televisione o leggere un buon libro, ma è un vero e proprio strumento di fuga dalla realtà. E questa è lì per divenire.
Il viaggio a Venezia che questi improbabili “sei personaggi in cerca d'amore” affrontano nell'ultima parte della pellicola rappresenta una scappatoia dalla routine; una fuga che, seppur breve, dà una svolta meravigliosa e sincera.
Italiano per principianti è una piccola commedia di vite che sgretola la noiosa e rigida aura che molti ascrivono al Dogma 95. Il lavoro di Lone Sherfig, tra riflessioni e sorrisi, si pone come una delle tappe più interessanti di un movimento che è dovuto tornare in patria per ritrovare una linfa vitale altrimenti in via di esaurimento.

Emanuel Carlo Micali

Sezione di riferimento: Eurocinema


Scheda tecnica

Titolo originale: Italiensk for begyndere
Anno: 2000
Regia: Lone Scherfig
Sceneggiatura: Lone Scherfig
Fotografia: Jørgen Johansson
Durata: 118’
Uscita in Italia: 3 maggio 2002
Attori principali: Anders W. Berthelsen, Anette Støvelbæk, Ann Eleonora Jørgensen, Peter Gantzler

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