ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

LITTLE DEATHS - La morte dell'Eros

27/5/2013

0 Comments

 
Immagine
Negli ultimi anni si è finalmente potuto assistere al felice ritorno della tradizione degli horror a episodi, che vide il suo periodo di maggior gloria tra i ’60 e i ’70, in primis grazie a case produttrici indipendenti e a registi come Freddie Francis (suoi Le Cinque Chiavi del Terrore e I Racconti della Tomba, tratto dai celeberrimi fumetti antologici Tales From The Crypt e Vault of Horror); una tipologia filmica che pareva perduta, fagocitata dal generale appiattimento stilistico e tematico che ha penalizzato molto cinema orrorifico degli ultimi anni, in particolar modo le produzioni statunitensi. Little Deaths, insieme al recente The Theatre Bizarre, si inserisce dunque in quest’ondata di revival dell’horror a segmenti, risultando di indubbio interesse ma dagli esiti alterni, come spesso accade per questo tipo di pellicole. 
Prodotto in Gran Bretagna nel 2011 e firmato da tre registi piuttosto diversi tra loro (Sean Hogan, Andrew Parkinson e Simon Rumley), il film ha avuto una genesi travagliata, in quanto osteggiato dagli executives e sottoposto a numerosi tagli: ne ha fatto le spese soprattutto il peculiare Mutant Tool, firmato da Parkinson, che risulta un po’ confuso a causa delle forbici censorie. I rapporti tra i tre registi sono sati burrascosi, e l’opera è stata presentata solo in pochissimi festival per poi uscire direttamente in dvd uncut (è disponibile anche in edizione italiana) dopo parecchie beghe legali. Una serie di vicissitudini che hanno senza dubbio influito sul risultato finale, in ogni caso sopra la media, nonostante qualche caduta tutto sommato perdonabile; Little Deaths, il cui titolo fa riferimento a la petite mort, il suggestivo termine francese col quale si indica l’orgasmo, si concentra sul tema di una sessualità malsana e mortifera, declinata in tre differenti storie.
Si parte con “House and Home”, diretto da Sean Hogan, alla sua seconda esperienza dietro la macchina da presa dopo Lie Still (2005): Richard e Victoria, coppia ricca e annoiata, interpretano la parte dei “buoni samaritani” per adescare giovani senzatetto con finalità non esattamente trasparenti. Si imbattono in Sorrow (la brava ed espressiva Holly Lucas), che riserverà loro un’agghiacciante sorpresa. E’ il segmento più debole del film, pur molto curato dal punto di vista tecnico e girato in modo abile; le falle del plot sono evidenti nell’eccessiva prevedibilità di quello che dovrebbe essere il twist finale e nel messaggio di fondo, la solita critica sociale anti-capitalistica troppo scontata e telefonata per poter funzionare in questo contesto. 
Un avvio a rilento dunque, che vede un netto recupero con l’ottimo “Mutant Tool”, firmato da Andrew Parkinson (anche colorista digitale dell’intero film, con esiti eccelsi): già autore di Venus Drowning (2006) e soprattutto di I, Zombie (1998), Parkinson ci dona un allucinato e alienante racconto di esperimenti di matrice nazista, nei quali un essere umano viene tenuto in laboratorio, col capo coperto da uno scafandro e ridotto in stato semi-vegetativo, in seguito all’impianto di un pene gigantesco. Lo sperma prodotto dalla creatura è in realtà una droga potentissima in grado di aprire il “terzo occhio”: Jennifer (l'efficace Jodie Jameson) è un’ex prostituta tossicodipendente alla ricerca di riscatto, donna fragile che finirà impigliata nelle maglie di una scienza assurda che non conosce etica. La trama è a dir poco bizzarra e la pecca del narrato si ritrova nel voler mettere troppa carne al fuoco, costruendo un plot complesso non sempre gestito al meglio; materiale sicuramente più adatto per un lungometraggio e penalizzato dai già menzionati tagli. Tuttavia l'episodio non perde la sua potenza, affascinando lo spettatore ed elevando il livello della pellicola. 
E’ col terzo e ultimo segmento, “Bitch”, diretto dal talentuoso Simon Rumley (suoi Red White and Blue e lo splendido The Living and The Dead), che Little Deaths tocca il punto più alto, con un racconto disturbante e malsano. Virato in blu, bianco e rosso (i colori del suo film più conosciuto), Bitch ripresenta le tematiche tipiche del cinema di Rumley, che mette in scena un orrore reale, mai metafisico, un sentimento di angoscia che affonda le sue radici nella sfera emozionale, lasciando lo spettatore con un doloroso senso di disagio. Pete (Tom Sawyer) e la fidanzata Claire (Kate Braithwaite) vivono una relazione malata, basata su dinamiche sadomasochiste che vedono l’uomo come parte debole, in balia di una compagna dalla sessualità disturbata: Claire infatti rifiuta i rapporti tradizionali e canonici con Peter, per dedicarsi a giochi in cui lo umilia, trattandolo come un cane, nel vero senso della parola poiché il giovane dorme in una gigantesca cuccia e viene tenuto al guinzaglio. Il tallone d’Achille di questa figura femminile gelida sono proprio i cani, dai quali è terrorizzata; dopo l’ennesimo, cocente torto subito da Pete, egli trova liberazione in una vendetta sadica e inaspettata, un twist vero e proprio, ben diverso dal prevedibile finale di “House and Home”. 
L’orrore, in “Bitch”, si ritrova nella spietata analisi di un rapporto in cui l’amore è diventato malattia, inficiante dipendenza destinata a una chiusa terribile. Un piccolo gioiello di forte impatto emotivo (come sempre in Rumley, del resto), che conclude una pellicola che viaggia a corrente alternata recando l’innegabile pregio di non lasciare indifferenti.  

Chiara Pani

Sezione di riferimento: Into the Pit
 

Scheda tecnica

Titolo originale: Little Deaths
Anno: 2011
Regia: Sean Hogan, Andrew Parkinson, Simon Rumley
Sceneggiatura: Sean Hogan, Andrew Parkinson, Simon Rumley
Fotografia: Milton Kham 
Musiche: Richard Chester, Andrew Parkinson
Durata: 94'
Uscita in Italia: 5 Ottobre 2011 (Dvd)
Interpreti principali: Holly Lucas, Jodie Jameson, Tom Sawyer, Kate Braithwaite

0 Comments
    SEGUICI SULLE NOSTRE PAGINE UFFICIALI
    Immagine
    Immagine


    ​INTO THE PIT


    CATEGORIE DELLA SEZIONE

    Tutti
    Abigail Breslin
    A Dark Song
    A Girl Walks Home Alone At Night
    Aharon Keshales
    Andrew Parkinson
    Arnold Schwarzenegger
    Barry Levinson
    Begotten
    Berberian Sound Studio
    Boris Karloff
    Brian Yuzna
    Buddy Giovinazzo
    Burying The Ex
    Byzantium
    Carnival Of Souls
    Catriona Maccoll
    Cult Da Riscoprire
    David Cronenberg
    Dolls
    Donald Pleasance
    Douglas Buck
    Elias Merhige
    Existenz
    Gemma Arterton
    George Romero
    Horror Americano
    Horror Canadese
    Horror Orientale
    Howard Philip Lovecraft
    Il Serpente E L'arcobaleno
    Il Signore Del Male
    Jack Arnold
    Jeepers Creepers
    Jennifer Jason Leigh
    Joe Dante
    John Carpenter
    Jude Law
    Kalevet
    La Casa Nera
    La Notte Dei Morti Viventi
    Le Colline Hanno Gli Occhi
    L'esorcista
    Little Deaths
    L'ultima Casa A Sinistra
    L'ultimo Uomo Della Terra
    Maggie
    Navot Papushado
    Neil Jordan
    Nightmare
    Oscar Insanguinato
    Peter Strickland
    Rabies
    Radiazioni Bx
    Ray Milland
    Richard Matheson
    Richard Stanley
    Robert Eggers
    Robert Englund
    Roger Corman
    Scream
    Sean Hogan
    Simon Rumley
    Society - The Horror
    Stuart Gordon
    Takashi Miike
    Theatre Of Blood
    The Bay
    The Children
    The Sacrament
    The Theatre Bizarre
    The Whisperer In Darkness
    The Witch
    Ti West
    Toby Jones
    Tom Savini
    Under The Shadow
    Victor Salva
    Vincent Price
    Visitor Q
    Wes Craven
    William Friedkin

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.