ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

EL CLUB - Crimini impuniti

28/12/2015

0 Commenti

 
Immagine
​Dopo aver portato a termine la sua personale trilogia – composta da Tony Manero, Post Mortem e No – I giorni dell’arcobaleno - sulla sanguinosa dittatura di Pinochet che ha martoriato il Cile per ben quindici anni, Pablo Larrain continua a indagare sui dolorosi trascorsi del suo paese per comprenderne meglio il presente. Stavolta a finire sotto la sua lente d’ingrandimento è nientedimeno che la Chiesa cattolica, con lo scottante e scabroso tema dei preti pedofili. 
Quattro sacerdoti condividono la stessa casa, situata ai margini di una piccola città sul mare. Sono stati relegati in questo esilio, tranquillo, confortevole, quasi dorato, dove vengono accuditi e sorvegliati da una custode un tempo suora, a causa dei crimini commessi in passato. A interrompere l’apparente normalità, spezzando per sempre la routine quotidiana, è l’arrivo di un quinto reverendo cui fa seguito la comparsa in città di un uomo segnato nel profondo dagli abusi subiti in tenera età da uno di loro. È tempo di fare i conti col proprio passato, con ciò che è stato frettolosamente (e comodamente) rimosso.
Nell’approcciarsi a una questione così delicata, spinosa e controversa il cineasta cileno ricorre a uno stile essenziale, mostrandoci solo lo strettamente necessario. Piuttosto che far vedere l’orrore, l’ “indicibile”, sceglie di farcelo sentire attraverso i monologhi perturbanti, spaventosi e deliranti di Sandokan, una delle fragilissime vittime abusate in tenera età da Padre Lazcano, prete allontanato dal sacerdozio in seguito ai crimini commessi e confinato nella casa a due passi dal mare assieme ai fratelli che condividono con lui gli stessi peccati.
Con El Club, premiato con l’Orso d’argento a Berlino e candidato dal Cile alla corsa agli Oscar per il miglior film straniero, Larrain conferma, se ve ne fosse ancora bisogno, di essere uno degli autori più interessanti, coerenti ed importanti dell’attuale scena internazionale. Dotato di un talento fuori dal comune, ha dimostrato da subito di infondere alle sue opere un’estetica originale e assai peculiare. Se in No – I giorni dell’arcobaleno aveva scelto di utilizzare macchine da presa a bassa definizione e un formato ridotto per inserire in modo naturale e non artificioso i materiali d’archivio, compresi gli autentici spot andati in onda per la campagna referendaria del 1988, per questo suo nuovo lavoro si è avvalso di lenti anamorfiche russe degli anni ’60 (usate a suo tempo anche dal maestro Andrej Tarkovskyij) per ottenere una fotografia – a cura del fidato e sodale Sergio Armstrong - inusuale e insolita, in un’epoca in cui l’alta definizione la fa da padrona.
​In effetti la resa della luce è a dir poco straniante e contribuisce in modo sostanziale a creare un’atmosfera crepuscolare quasi irreale. Magistrale l’uso degli spazi interni, dove si svolgono i rituali (le preghiere, i canti, i pasti) della piccola comunità, ripresi da claustrofobiche inquadrature frontali che non lasciano scampo ai protagonisti e nemmeno agli spettatori.
Nel cast, davvero eccelso nel suo complesso, ritroviamo nuovamente Alfredo Castro, vero e proprio attore feticcio di Larrain che lo ha voluto in tutti i suoi film compreso Neruda, il biopic a cui sta lavorando attualmente, impegnato come sempre in un ruolo ambiguo e sgradevole. Con lui Antonia Zegers, che dal canto suo ha già recitato in tutti e tre i capitoli che compongono la trilogia sulla dittatura.
Durissimi gli scontri e i faccia a faccia tra i sacerdoti ospiti della casa e il padre gesuita che arriva dall’esterno per gestire la situazione venutasi a creare in seguito a un drammatico avvenimento. Quest’ultimo rappresenta il rinnovamento della Chiesa cattolica, in linea con gli insegnamenti e i discorsi di Papa Francesco, in opposizione a chi se ne è servito per accrescere il proprio potere e i propri benefici terreni. Le tragiche e crude sequenze che precedono l’epilogo lasciano presagire il peggio ma si stemperano, inaspettatamente, proprio sul finale, con i sacerdoti indotti ad un atto di redenzione forzata, come una sorta di penitenza necessaria per salvare le vite e le anime di vittime e carnefici. Un modo per inchiodarli alle loro responsabilità, per obbligarli a fare i conti con il loro oscuro e torbido passato. 
Un’opera forte, disturbante, intensa e vibrante. Scomoda, per usare un eufemismo, per il mondo ecclesiastico che ha preferito quasi sempre ignorare il problema e mettere la testa sotto la sabbia a mo’ di struzzo, facendo finta di niente. Sorprende che un lavoro incentrato su una tematica di questo tipo sia stato acquistato anche da noi (Bolero Film, peraltro con uscita nelle sale annunciata e poi rimandata a febbraio 2016, in un numero limitatissimo di copie), in un paese dove le influenze e le ingerenze della Chiesa si riflettono pesantemente a livello sociale, politico e culturale. 

Boris Schumacher

Sezione di riferimento: Film al cinema


Scheda Tecnica

Titolo originale: El Club
Regia: PaBlo Larrain
Sceneggiatura: Guillermo Calderón, Pablo Larraín, Daniel Villalobos
Fotografia: Sergio Armstrong
Anno: 2015
Durata: 98’
Interpreti principali: Roberto Farías, Antonia Zegers, Alfredo Castro
​Uscita italiana: 25 febbraio 2016

0 Commenti



Lascia una risposta.

    Immagine
    Immagine
    Immagine
    ULTIME RECENSIONI PUBBLICATE

    Roverdatter
    Holy Boom
    Demain et tous les autres jours
    Nos Batailles
    The Guilty
    ​Les Gardiennes
    ​
    LE NOSTRE
     PAGINE UFFICIALI
    Immagine
    Immagine


    ​ARCHIVIO RECENSIONI FILM AL CINEMA

    Aprile 2019
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Settembre 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Settembre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Giugno 2014
    Maggio 2014
    Aprile 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014
    Gennaio 2014
    Dicembre 2013
    Novembre 2013
    Ottobre 2013
    Settembre 2013
    Agosto 2013
    Luglio 2013
    Giugno 2013
    Maggio 2013
    Aprile 2013

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.