ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

CONFESSIONS - Il sepolcro di una generazione

11/5/2013

0 Commenti

 
Immagine
Arriva nelle sale italiane con tre anni di ritardo, ma Confessions di Tetsuya Nakashima è uno di quei titoli per i quali l’attesa è stata ben ripagata. Sia fatta lode alla Tucker Film, quindi, che negli ultimi tempi ha portato nei nostri cinema titoli di indubbio spessore quali Poetry di Lee Chang-dong e A Simple Life di Ann Hui. Confessions è la storia di Moriguchi, maestra di scuola in lutto per la morte della propria figlioletta; davanti ai suoi alunni decide di rivelare l’identità dei due assassini della piccola, due suoi studenti, e confessa di aver elaborato una personale vendetta nei loro confronti (visto che il sistema giudiziario giapponese è impossibilitato a colpire i minorenni). Da questo momento in poi, il film cambia registro narrativo e segue il punto di vista di altri personaggi: i due colpevoli, la madre di uno di loro e una compagna di classe.
Date queste premesse, sarebbe facile etichettare Confessions come il classico film di vendetta che tanto è andato di moda negli ultimi anni, da Park Chan-wook in poi; in realtà, con titoli come Sympathy for Mr. Vengeance o Old Boy, il film di Nakashima non ha proprio nulla da spartire. Ha poco, pochissimo in comune anche con il classico Rashomon, dal momento che la frammentazione dei punti di vista può a tratti richiamare il capolavoro di Kurosawa. Ma se c’è un termine di paragone che sembra interessare maggiormente al regista giapponese, questo ci sembra soprattutto Le regole dell’attrazione di Roger Avary. Ricordate? Uno dei titoli più belli (e meno considerati) degli anni Zero del Duemila, uno sguardo ferocissimo e lapidario – nel senso di definitivo, tombale – su una generazione e un mondo, quello degli anni Ottanta, che ha gettato le basi per le ceneri del presente. Ecco, Confessions è proprio questo: la lapide posta sul sepolcro di una generazione, vissuta troppo in fretta e scomparsa prima che ce se ne potesse rendere conto.
La critica più frequente, tra quelle mosse a Nakashima, riguarda la messa in scena: il regista giapponese è indubbiamente un esteta, innamorato dei ralenti e della fotografia monocromatica (in questo caso, i toni dominanti sono quelli del blu – ti ho mai detto che il mio colore preferito è il blu?), che in questo modo sembrerebbe lasciare carta bianca a tutti quei detrattori che lo accusano di anteporre lo stile ai contenuti. 
Ma se abbiamo citato il film di Avary non è un caso, perché – paradossalmente – il maggior punto di forza di Confessions ci sembra risiedere proprio in quelle scelte che ad alcuni sembrano invece racchiuderlo in una teca di cristallo, quelle stesse che sembrano proiettare i suoi personaggi e i propri tormenti in un altrove lontano e nascosto da uno spettatore inerme dinanzi a ciò che viene raccontato. Confessions è davvero un incubo dai toni dichiaratamente pop (anzi, POP, come “il suono di qualcosa di importante che scompare”), che racconta un universo di solitudine e mancanza di amore con quello stesso linguaggio attraverso il quale i suoi protagonisti cercano di comunicare tra di loro; è il film giovanilistico nel senso più puro del termine, quello definitivo, perché mostra la gioventù attraverso le sue canzoni, i suoi umori, i suoi linguaggi (i ripetuti dettagli sugli sms), e alla fine distrugge ogni cosa. 
Confessions è il college movie catastrofico per eccellenza, che punta sì il dito contro un’istituzione e una specificità geografica (il sistema scolastico giapponese), ma che allo stesso tempo si fa universale e immediatamente riconoscibile da tutti. Il mondo degli adulti e quello dei loro figli, le mancanze dei primi e le conseguenze (bestiali, drammatiche, quasi orrorifiche) sui secondi. È eccessivo, certo: è ridondante, caotico e slabbrato. Forse è anche autocompiaciuto, nel suo progetto deflagrante ed esplosivo – in tutti i sensi. Ma è così che deve essere, perché è cinema vivo, che gioca con la struttura narrativa in maniera sorprendente e mai fine a se stessa (nonostante ad alcuni possa sembrare il contrario); che costruisce immagini e inquadrature talmente rigorose da sembrare finte: ma se lo fa, è solamente per poterle distruggere. Che il mondo finisca con un sospiro o con un boato, a questo punto, non fa più alcuna differenza. 

Giacomo Calzoni

Sezione di riferimento: Film al cinema


Scheda tecnica  

Titolo originale: Kokuhaku
Regia: Tetsuya Nakashima
Sceneggiatura: Tetsuya Nakashima
Musiche: Toyohiko Kanahashi
Fotografia: Masakazu Ato e Atsushi Ozawa
Durata: 106’
Anno: 2010
Uscita in Italia: 9 maggio 2013
Attori principali: Takako Matsu, Yukito Nishii, Ai Hashimoto, Kaoro Fujiwara, Yoshino Kimura 

0 Commenti



Lascia una risposta.

    Immagine
    Immagine
    Immagine
    ULTIME RECENSIONI PUBBLICATE

    Roverdatter
    Holy Boom
    Demain et tous les autres jours
    Nos Batailles
    The Guilty
    ​Les Gardiennes
    ​
    LE NOSTRE
     PAGINE UFFICIALI
    Immagine
    Immagine


    ​ARCHIVIO RECENSIONI FILM AL CINEMA

    Aprile 2019
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Settembre 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Settembre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Giugno 2014
    Maggio 2014
    Aprile 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014
    Gennaio 2014
    Dicembre 2013
    Novembre 2013
    Ottobre 2013
    Settembre 2013
    Agosto 2013
    Luglio 2013
    Giugno 2013
    Maggio 2013
    Aprile 2013

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.