ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

BACIAMI, STUPIDO - Wilder oltre Wilder

13/8/2013

0 Comments

 
Immagine
Quando realizza Baciami, stupido, Billy Wilder ha già regalato al mondo tutti i suoi più celebrati e immortali capolavori. Siamo d’altronde in pieni anni ’60, ma la vena creativa di uno dei più geniali registi della storia del cinema non accenna a scemare e, se possibile, si arricchisce di nuove sottigliezze e sfumature, di ulteriori tasselli che vanno a completare una filmografia a dir poco perfetta. La commedia come meccanismo a orologeria, fondata anzitutto su una rodatissima qualità di scrittura e su tempi comici millimetrici, continua a vivere del brio tagliente della regia di Wilder e dell’enorme contributo alla sceneggiatura dell’impareggiabile I.A.L. Diamond, in questo caso a partire dalla commedia L’ora della fantasia di Anna Bonacci. 
Così anche Baciami, stupido, che agli occhi di molti potrebbe sembrare un film minore del grande regista di origini austriache ma che in realtà non lo è affatto, si staglia nella memoria come un irresistibile valzer degli equivoci in cui semmai il cinismo wilderiano, altrove meno evidente e più celato tra una risata sfrenata e l’altra, emerge in forme più manifeste e sferzanti. La messa alla berlina delle arrancanti ambizioni borghesi è più acida che mai, e non meno aspro è il ritratto della piccolezza morale di chi si presta a bassi mezzucci per ottenere un obiettivo che lo elevi dalla sua condizione sociale (nella fattispecie una velleità artistica, naturalmente), salvo poi tirarsi indietro nel momento in cui la posta in gioco rischia di frantumare l’equilibrio conformista della sua esistenza e il quadro della propria stabilità familiare. 
Un compositore desidera portare alla ribalta un suo brano servendosi di un celebre cantante suo ospite, prova a comprarselo donandogli sua moglie e facendola passare per una prostituta ma poi, temendo di perderla, tentenna. Alla fine, tutti tradiscono tutti in una salace demistificazione del sacro vincolo del matrimonio e ognuno, a suo modo, ne trae addirittura un beneficio. Un messaggio spiazzante e corrosivo a tal punto da non essere recepito all’epoca nel migliore dei modi, forse per via di un pubblico ancora impreparato. 
Il film fu un flop, guarda caso proprio nel momento in cui lo humour di Wilder divenne scherno non accomodante e schiaffo moralistico in forme più acri che in passato, non rinunciando però, com’è ovvio, alla sua abilità smagliante e spigliata nel produrre ritratti caricaturali, a una sofisticatezza che non era certo assenza di fremiti e brio erotico ma che si traduceva piuttosto in un impeccabile equilibrio tra le parti. 
Le catene imposte dai ruoli di classe e dalle maschere che si appongono sui volti delle persone mai come in questo film di Billy Wilder somigliano all’esilissima carta velina, pronta ad essere sollevata via in qualsiasi momento e a lasciare spazio alla vera natura contraddittoria dell’essere umano, quell’essenza che Wilder ha raffigurato in modo sempre lucido e cinico nelle sue commedie da fuoriclasse assoluto. In Baciami, stupido tutto ciò si ripresenta in forme tutt’altro che inferiori rispetto ai film precedenti di Wilder, tra gag antologiche (“Ma come mai tuo marito ti chiama caramella?” “Tu non lo sai, non mi hai mai scartata”) e caratterizzazioni memorabili: il personaggio di Orville, interpretato dal caratterista Ray Walston con indosso la T-Shirt di Beethoven, la prostituta di Kim Novak, detta Polly la Bomba, naso sempre colante e diamante all’ombelico, e un Dean Martin compiaciuto e autoironico alle prese con un personaggio sornione e fasullo, chiaramente non troppo lontano dagli effettivi tratti caratteriali dell’attore. 
Baciami, stupido sarà forse meno policromo e variegato nelle invenzioni di A qualcuno piace caldo, è forse il più “viennese” dei suoi film, il più attaccato a una dialettica alternanza di interni ed esterni e forse pagò in parte il peso di questa maggiore staticità, che lo rendeva meno simile a un luna park di alcune opere precedenti del regista. In compenso però, ed è quel che più conta, tutto ciò non lo rende meno irriguardoso verso l’America più provinciale e i suoi statuti più ipocriti.

Davide Eustachio Stanzione

In onda su La 7, giovedì 15 agosto ore 23.15

Sezione di riferimento: Film in Tv


Scheda tecnica

Titolo originale: Kiss me, stupid                                                                                                                                              
Regia: Billy Wilder
Sceneggiatura: Billy Wilder, I.A.L. Diamond, da L’ora della fantasia di Anna Bonacci                          
Fotografia: Joseph LaShelle 
Montaggio: Daniel Mandell
Musiche: George Gershwin, André Previn, Ludwig van Beethoven 
Anno: 1964
Durata: 125’
Interpreti: Kim Novak, Dean Martin, Ray Walston, Felicia Starr

0 Comments

    FILM IN TV

    CATEGORIE DELLA SEZIONE

    Tutti
    13 Assassini
    Adam Sandler
    Aki Kaurismaki
    Alfred Hitchcock
    Allen Ginsberg
    Andrea Arnold
    Anthony Hopkins
    Baciami Stupido
    Billy Wilder
    Cecile De France
    Céline Sciamma
    Cella 211
    Cinema Americano
    Cinema Francese
    Cinema Italiano
    Cinema Orientale
    Cinema Spagnolo
    Clint Eastwood
    Daniel Day-lewis
    Daniele Vicari
    David Bowie
    David Lynch
    Diaz - Don't Clean Up This Blood
    Emily Watson
    Federico Fellini
    Francis Ford Coppola
    François Truffaut
    Fratelli Dardenne
    Fuochi D'artificio In Pieno Giorno
    Furyo
    George Clooney
    Gilles Lellouche
    Giulietta Degli Spiriti
    Gregory Peck
    Hunger
    I Dannati E Gli Eroi
    Il Buio Oltre La Siepe
    Il Ragazzo Con La Bicicletta
    James Franco
    John Ford
    Kim Novak
    Lasciami Entrare
    Lebanon
    Le Idi Di Marzo
    L'età Dell'innocenza
    L'uomo Senza Passato
    Mario Monicelli
    Martin Scorsese
    Meduse
    Michael Cimino
    Michael Fassbender
    Michelle Pfeiffer
    Mickey Rourke
    Mystic River
    Nagisa Oshima
    Ore Disperate
    Paul Thomas Anderson
    Philippe Lioret
    Philip Seymour Hoffman
    Point Blank
    Polisse
    Pussy Riot
    Ryan Gosling
    Sean Penn
    Steve Mcqueen
    Takashi Miile
    Takeshi Kitano
    The Elephant Man
    The Story Of Mikko Niskanen
    Tim Robbins
    Tomboy
    Ubriaco D'amore
    Urlo
    Vincent Lindon
    Winona Ryder

    Feed RSS

    SEGUI ODG SU
Powered by Create your own unique website with customizable templates.