ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

BFM 32 – Silmäterä, di Jan Forsström

15/3/2014

0 Comments

 
Immagine
Marja è una giovane madre single. Durante la notte lavora consegnando giornali, e di giorno si prende cura della piccola figlia Julia. La sua vita non è affatto semplice, tra le difficoltà di una situazione economica a dir poco precaria e la mancanza di sostegni concreti. La nuova vicina di casa, Karin, stringe una bella amicizia con Marja e inizia a darle una mano. Ciò nonostante la quotidianità della ragazza-madre è sottoposta a un continuo stress, mitigato soltanto dall'amore infinito che ella nutre nei confronti di Julia. 
Le traballanti certezze di Marja crollano quando all'improvviso si presenta alla sua porta un uomo con cui aveva avuto una breve relazione tempo addietro. L'uomo comprende come Julia possa essere sua figlia, e inizia a pretendere di poterla vedere e conoscere. A quel punto Marja, nel terrore di perdere l'unica creatura a cui non può e non vuole rinunciare per nessun motivo al mondo, comincia a smarrire ogni razionalità, fino a compiere un gesto estremo.

Silmäterä, presentato in concorso al Bergamo Film Meeting e tratto da una storia realmente accaduta una dozzina di anni fa, è diretto con buona mano dal finlandese Jan Forsström, classe 1975, sceneggiatore di successo al debutto nella regia di un lungometraggio. L'autore, traendo spunto dalla vicenda di cronaca ma apportando diverse modifiche, narra una dolente storia in cui, per usare le sue stesse parole, “volevo mostrare come talvolta l'amore possa diventare pericoloso”.
È proprio lungo il confine tra affetto e ossessione che il film dispiega le sue carte, procedendo con sufficiente sensibilità tra l'analisi sociale volta ad analizzare la complessa vita di giovani madre colpite dalla crisi economica e l'intimità violata di una donna cresciuta troppo in fretta. Marja è l'emblema di un corpo di madre in un cuore di ragazza, un'anima sola che si nutre del volto della figlia come ossigeno vitale con cui combattere le declinazioni invasive di un humus territoriale diffidente e spietato. Il lavoro notturno, le poche ore di incerto riposo diurno, le spese a cui far fronte, l'impossibilità di progetti a lungo termine, le necessità emozionali e logistiche della figlia: troppi fattori da gestire, troppe necessità a cui porre rimedio. Marja fatica ad accettare le già poche proposte di aiuto, sorretta da un orgoglio che diventa frenetica ambizione di potercela fare unicamente con le proprie energie, e cammina lungo il destino in bilico su una sottile linea incavata nella necessità di amare la figlia con ogni forza a disposizione. 
L'arrivo del padre di Julia, spinto da intenzioni molto meno bellicose di quanto sembrerebbe, è sufficiente per soffiare via un castello di carte costruito senza margini né basi solide; da lì in poi la vita di Marja diviene una guerra impossibile da vincere e combattuta contro fantasmi perlopiù inesistenti. La seconda parte del film, avvolta da una spirale di tensione psicologica dai ritmi adeguati, ci offre il ritratto di una madre sempre più dispersa nelle nebbie della follia, sino ad approdare a un gesto inconsulto che spezzerà anche l'ultimo tratto di speranza. A quel punto i teneri baci e le carezze tra lei e Julia si annulleranno a fronte di una camminata a piedi nudi in strada, lungo la notte, diretta verso un domani in cui nulla potrà mai più essere somigliante ai sogni ormai spezzati.
Più interessante che bello, il film di Forsström si perde talvolta in sottolineature eccessive, dando l'impressione di non scavare quanto potrebbe, preferendo invece adagiarsi su semplificazioni di scrittura rivolte verso il lato prettamente emotivo dello spettatore. Nonostante questo il lavoro dell'autore finlandese si lascia comunque apprezzare, sia per la ricchezza delle sfumature sia per l'intensità con cui, utilizzando stilemi vicini al thriller, riesce a raccontare con tocco delicato l'interiorità sanguinante di due ritratti femminili verso cui non si può restare indifferenti. Con loro e per loro l'amore divora la realtà e straripa oltre gli argini, dirigendosi verso un triste e inevitabile abbandono.

Alessio Gradogna

Sezione di riferimento: Festival


Scheda tecnica

Titolo originale: Silmäterä (Titolo internazionale: The Princess of Egypt)
Regia e sceneggiatura: Jan Forsström
Fotografia: Paivi Kettunen
Montaggio: Jan Forsström
Anno: 2013
Durata: 89'
Attori: Emmi Parviainen, Luna Leinonen Botero, Mazdak Nassir, Ylva Ekblad, Miika Soini

0 Comments


    FESTIVAL

    CATEGORIE DELLA SEZIONE

    Tutti
    Abel Ferrara
    Aki Kaurismaki
    Alberto Signetto
    Alex De La Iglesia
    Alfred Hitchcock
    Almas En Juego
    Amnesia
    Amy Winehouse
    Anderswo
    Anna Karina
    Ariane Ascaride
    Ariane Labed
    Bergamo Film Meeting
    Biografilm Festival
    Buster Keaton
    Chaika
    Charlie Chaplin
    Chroniques D'une Cour De Récré
    Cinema Erotico
    Cinema Francese
    Cinemambiente
    Cinema Muto
    Cinema Ritrovato
    Cord
    Courmayeur Noir Festival
    Crying Fist
    Dakota Fanning
    Deep Dark
    Die Saat
    Dirk Bogarde
    Documentari
    Dylan Thomas
    Edgar Reitz
    Elijah Wood
    Erik Gandini
    Fabrizio De André
    Femen
    Festival Cinema Africano
    Festival Del Cinema Europeo
    Festival Di Cannes
    Festival Di Venezia
    Festival Reportage
    Finding Vivian Maier
    Fish & Chips Festival
    France Odeon
    Fritz Lang
    Garnet's Gold
    Giornate Del Cinema Muto
    Go Forth
    Grey Gardens
    Ingrid Bergman
    In Uno Stato Libero
    Io Danzerò
    Iris
    I Segreti Di Kabiria
    It Is Not Over Yet
    Jalanan
    Jean Renoir
    Jean Vigo
    Jesse Eisenberg
    John Barrymore
    Joseph Cotten
    Julianne Moore
    Kelly Reichardt
    Korea Film Fest
    Kristen Stewart
    Lab 80
    La Californie
    La Dune
    Léa Seydoux
    Leave To Remain
    Linsday Lohan
    Living
    Love Hard
    Love Hotel
    Lucca Film Festival
    Lucia Puenzo
    Madonna
    Marie Heurtin
    Marlon Brando
    Mathieu Amalric
    Milos Forman
    Modris
    Monica Guerritore
    Montage
    Naciye
    New World
    Niels Arestrup
    Night Moves
    Oliver Stone
    On The Job
    Orlando Festival
    Orson Welles
    Os Maias
    Parasol
    Parfums D'Alger
    Paul Schrader
    Penelope Cruz
    Porno E Libertà
    Ravenna Nightmare Festival
    Rendez-vous
    Robert Guediguian
    Robin Williams
    Ruta De La Luna
    Sacro Gra
    Schnick Schnack Schnuck
    Sguardi Altrove Festival
    Sicilia Queer Filmfest
    Silmatera
    Sion Sono
    Solveig Anspach
    Sophia Loren
    Steven Knight
    Still Alice
    Stray Dogs
    The Canyons
    The Music Of Strangers
    The Sailor
    Toby Jones
    Tokyo Idols
    Torino Film Festival
    Torino Film Lab
    Torino Glbt Festival
    Torino Underground Cine Fest
    Toz Bezi
    Tsai Ming Liang
    Valeria Golino
    Valérie Donzelli
    Victor Fleming
    Vincent Rottiers
    Vittorio De Sica
    Wakolda
    Walking With Red Rhino
    Willem Dafoe
    Xavier Dolan
    Zomer - Summer


    ​SEGUICI SULLE NOSTRE PAGINE UFFICIALI
    Immagine
    Immagine

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.