ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

KOREA FILM FEST - Montage, di Jeong Geun-Seop

31/3/2014

0 Comments

 
Immagine
La Corea del Sud continua a sfornare thriller di notevole spessore a un ritmo davvero invidiabile. Mentre qui da noi ogni settimana o quasi si affaccia in sala una nuova commedia, nei cinema coreani il pubblico ha la fortuna di poter trovare svariati titoli che affrontano il genere noir e affini nei modi più diversi.
Tra i più interessanti prodotti nel 2013 figura senz’altro Montage, uscito in patria la scorsa primavera con un buon riscontro al botteghino, diretto da Jeong Geun-Seop qui al suo esordio sul grande schermo nella doppia veste di regista e sceneggiatore.
A quindici anni di distanza dal rapimento e dall’uccisione di una bambina, quando mancano ormai pochi giorni alla proscrizione del reato, il poliziotto incaricato del caso continua nelle sue affannose ricerche per attribuire un volto al colpevole. In coincidenza con l’anniversario della morte della piccola qualcuno depone un fiore sulla scena del crimine, un luogo conosciuto solo dalle forze dell’ordine, dalla madre della vittima e dal killer. Pochi giorni dopo, con il reato ormai caduto in proscrizione, viene rapita un’altra bambina con una nuova, conseguente, richiesta di riscatto eseguita con lo stesso modus operandi del caso precedente. Le autorità decidono di rivolgersi allo stesso detective che aveva seguito l’indagine precedente, mentre la madre della bimba rapita e uccisa quindici anni prima non ne vuol sapere di rinunciare alla ricerca dell’assassino, continuando da sola a investigare sul crimine che le ha tolto la sua unica ragione di vita.
Il cinema coreano ci ha piacevolmente abituati a prodotti di genere di alto livello, ma non si può non rimanere stupiti quando capita d’imbattersi in titoli degni di nota sia sul piano dei contenuti che su quello della forma e della tecnica cinematografica, e realizzati da autori giovani e promettenti. Segno evidente del buono stato di salute della cinematografia sudcoreana, senza ombra di dubbio tra le più importanti dell’attuale panorama asiatico. Un’industria in costante crescita, capace di formare, valorizzare e supportare i suoi talenti fornendo loro un’adeguata preparazione teorica insieme ai mezzi e agli strumenti necessari per metterla in pratica.
Negli ultimi lustri abbiamo potuto ammirare diversi thriller che spesso e volentieri sfociano nell’horror (Bedevilled) o sono impregnati di una violenza estrema e radicale (The Chaser, I saw the devil). In Montage ci troviamo invece in tutt’altri territori, più dalle parti di Memories of Murder, con cui condivide una trama complessa e ben articolata e uno degli interpreti principali, Kim Sang-kyung, che in entrambi i casi ricopre il ruolo del poliziotto. Il film di Jeong Geun-Seop non passerà agli annali per le scene di violenza, praticamente quasi inesistenti, o per le sequenze d’azione, centellinate e ben dosate, ma per l’ottimo lavoro di scrittura che lo sorregge, costituito da un continuo andirivieni temporale in grado di tenere ben desta l’attenzione dello spettatore.
Nonostante il regista eviti d’inserire scene di forte impatto visivo, la sua opera è pervasa da una costante tensione narrativa e da un ritmo incalzante, dovuto soprattutto all’inserimento di alcuni colpi di scena ben studiati e calibrati al meglio. Jeong Geun-Seop si dimostra assai abile anche nel tratteggiare l’introspezione psicologica dei suoi personaggi, in particolar modo risultano ben delineati e caratterizzati quelli della madre - interpretata da un’intensa Eom Jeong-hwa - che dopo quindici anni non ha ancora ottenuto giustizia, e del poliziotto, letteralmente ossessionato dal trovare e inchiodare l’omicida.
Infine è interessante notare come in quasi tutti i film di questo genere siano presenti forti critiche nei confronti della società coreana, a partire dalla descrizione delle forze dell’ordine, caratterizzata da una proverbiale inettitudine, fino alla condanna di un sistema giudiziario che prevede la prescrizione anche per i delitti più efferati. Un tema, quest’ultimo, di scottante attualità in Corea del Sud, già visto e affrontato di recente in Confession of murder, presentato in anteprima nazionale italiana proprio nel corso della passata edizione del Florence Korea Film Fest.

Boris Schumacher

Sezione di riferimento: Festival

Articoli correlati: Korea Film Fest - New World      Korea Film Fest - Crying Fist


Scheda Tecnica

Titolo originale: Mong-ta-joo
Regia: Jeong Geun-Seop
Sceneggiatura: Jeong Geun-Seop
Fotografia: Lee Jong-Youl
Anno: 2013
Durata: 120’
Interpreti principali: Eom Jeong-hwa, Kim Sang-kyung, Song Young-chang 

0 Comments


    FESTIVAL

    CATEGORIE DELLA SEZIONE

    Tutti
    Abel Ferrara
    Aki Kaurismaki
    Alberto Signetto
    Alex De La Iglesia
    Alfred Hitchcock
    Almas En Juego
    Amnesia
    Amy Winehouse
    Anderswo
    Anna Karina
    Ariane Ascaride
    Ariane Labed
    Bergamo Film Meeting
    Biografilm Festival
    Buster Keaton
    Chaika
    Charlie Chaplin
    Chroniques D'une Cour De Récré
    Cinema Erotico
    Cinema Francese
    Cinemambiente
    Cinema Muto
    Cinema Ritrovato
    Cord
    Courmayeur Noir Festival
    Crying Fist
    Dakota Fanning
    Deep Dark
    Die Saat
    Dirk Bogarde
    Documentari
    Dylan Thomas
    Edgar Reitz
    Elijah Wood
    Erik Gandini
    Fabrizio De André
    Femen
    Festival Cinema Africano
    Festival Del Cinema Europeo
    Festival Di Cannes
    Festival Di Venezia
    Festival Reportage
    Finding Vivian Maier
    Fish & Chips Festival
    France Odeon
    Fritz Lang
    Garnet's Gold
    Giornate Del Cinema Muto
    Go Forth
    Grey Gardens
    Ingrid Bergman
    In Uno Stato Libero
    Io Danzerò
    Iris
    I Segreti Di Kabiria
    It Is Not Over Yet
    Jalanan
    Jean Renoir
    Jean Vigo
    Jesse Eisenberg
    John Barrymore
    Joseph Cotten
    Julianne Moore
    Kelly Reichardt
    Korea Film Fest
    Kristen Stewart
    Lab 80
    La Californie
    La Dune
    Léa Seydoux
    Leave To Remain
    Linsday Lohan
    Living
    Love Hard
    Love Hotel
    Lucca Film Festival
    Lucia Puenzo
    Madonna
    Marie Heurtin
    Marlon Brando
    Mathieu Amalric
    Milos Forman
    Modris
    Monica Guerritore
    Montage
    Naciye
    New World
    Niels Arestrup
    Night Moves
    Oliver Stone
    On The Job
    Orlando Festival
    Orson Welles
    Os Maias
    Parasol
    Parfums D'Alger
    Paul Schrader
    Penelope Cruz
    Porno E Libertà
    Ravenna Nightmare Festival
    Rendez-vous
    Robert Guediguian
    Robin Williams
    Ruta De La Luna
    Sacro Gra
    Schnick Schnack Schnuck
    Sguardi Altrove Festival
    Sicilia Queer Filmfest
    Silmatera
    Sion Sono
    Solveig Anspach
    Sophia Loren
    Steven Knight
    Still Alice
    Stray Dogs
    The Canyons
    The Music Of Strangers
    The Sailor
    Toby Jones
    Tokyo Idols
    Torino Film Festival
    Torino Film Lab
    Torino Glbt Festival
    Torino Underground Cine Fest
    Toz Bezi
    Tsai Ming Liang
    Valeria Golino
    Valérie Donzelli
    Victor Fleming
    Vincent Rottiers
    Vittorio De Sica
    Wakolda
    Walking With Red Rhino
    Willem Dafoe
    Xavier Dolan
    Zomer - Summer


    ​SEGUICI SULLE NOSTRE PAGINE UFFICIALI
    Immagine
    Immagine

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.