ORIZZONTI DI GLORIA - La sfida del cinema di qualità
  • HOME
  • REDAZIONE
  • LA VIE EN ROSE
  • FILM USCITI AL CINEMA
  • EUROCINEMA
  • CINEMA DAL MONDO
  • INTO THE PIT
  • VINTAGE COLLECTION
  • REVIVAL 60/70/80
  • ITALIA: TERZA VISIONE
  • AMERICA OGGI
  • ANIMAZIONE
  • TORINO FILM FESTIVAL
    • TORINO 31
    • TORINO 32
    • TORINO 33
    • TORINO 34-36-37
  • LOCARNO
    • LOCARNO 66-67-68
    • LOCARNO 69
    • LOCARNO 72-74-75
  • CANNES
    • CANNES 66
    • CANNES 67
    • CANNES 68
    • CANNES 69
  • VENEZIA
  • ALTRI FESTIVAL
  • SEZIONI VARIE
    • FILM IN TELEVISIONE
    • EXTRA
    • INTERVISTE
    • NEWS
    • ENGLISH/FRANÇAIS
  • SPECIAL WERNER HERZOG
  • SPECIAL ROMAN POLANSKI
  • ARCHIVIO DEI FILM RECENSITI
  • CONTATTI

IL CINEMA RITROVATO 29 - Scoprire, rivedere

9/7/2015

0 Comments

 
Immagine
427 titoli, otto giorni. Se altri festival negli ultimi anni hanno visibilmente sofferto dei tagli, è arduo dire lo stesso del Cinema Ritrovato, che ha proposto un programma ancora più fitto e per ogni gusto, tra i poli dello stravisto e del mai visto, come si legge nell'introduzione al catalogo, e una sala in più a ospitarlo – l'auditorium della Cineteca – .

Proviamo a dar conto di parte del programma, partendo dal “mai” visto e muovendo tra le sezioni. Rarità d'autore: Portrait of Gina aka Viva Italia di Orson Welles, prima puntata di una mancata serie per la ABC; Les mains sales di Aki Kaurismäki, per la tv, da Sartre; il corto di Truffaut Los 4 golpes, girato a Mar della Plata nel 1962 senza pretese; Visita ou memórias e confissões, film che de Oliveira voleva proiettato postumo.
L'omaggio allo storico direttore del festival Peter von Bagh, scomparso dopo la precedente edizione: il regista finlandese ha firmato numerosi documentari e un solo film (in parte) di finzione, il disprezzato all'epoca The Count, in cui un truffatore seriale di donne interpreta se stesso.
Significativa presenza italiana nella panoramica sul cinema di 100 anni fa: dive mute, come la Pina Menichelli de Il fuoco e Tigre reale, diretti da Giovanni Pastrone sotto lo pseudonimo Piero Fosco. L'attrice impersona una femme fatale sensuale e assai atteggiata, con uno stile recitativo così spudorato – il collo sempre offerto alla camera, gli occhi spalancati – da spingere al sorriso. Porta meglio i segni del tempo la recitazione di Francesca Bertini, vista in Assunta Spina di cui è anche co-regista. Il film (appena pubblicato in dvd) è stato proposto con una nuova soundtrack a base di canzoni napoletane, con un effetto stordente su cui poi ci si sintonizza (non privo talora di un velo d'ironia). L'omaggio a Valentina Frascaroli evidenzia i danni del tempo al muto: comiche col compagno André Deed (aka Cretinetti), il censurato all'epoca per ragioni politiche e morali Il delitto della piccina, il più noto L'emigrante di cui si ha solo un frammento, idem per L'uomo meccanico con Deed: ne fa le spese anche la sua presenza sullo schermo, come per Tigre reale, nella cui versione inglese superstite - con happy end - l'attrice, che era presente nell'ultima parte del film, non compare.
L'omaggio a Renato Castellani ha proposto anche due “director's cut”, Nella città l'inferno e Il brigante. Nelle “Rarità dal cinema italiano del dopoguerra” corti documentari di nomi noti, tra cui due di Valerio Zurlini in cui non van cercati segni del regista che sarà e L'amore povero di Raffaele Andreassi, film tratto da vere esperienze di prostitute, all'epoca stravolto e rititolato. Da segnalare anche il documentario su Andreotti e il cinema firmato Tatti Sanguineti.
Tra cinema delle origini e anni '30 il triplice omaggio ai Velle. Dai brevi film a trucchi e féeries di Gaston per la Pathé, passando per i film col figlio Maurice come operatore, come La princesse aux clowns, scritto da Mary Maurillo, che fu sua compagna e sceneggiatrice. Per quanto riguarda ancora il muto, nell'omaggio alla Gaumont per i 120 anni il celebre serial Les vampires è stato proposto anche in un'unica maratona.

Volendo allontanarsi, dal punto di vista geografico, c'era da attingere in cinematografie e personaggi importanti e misconosciuti. A cominciare da Albert Samama Chikly, pioniere tunisino, cineasta e fotografo che firmò molti lavori di non-fiction, documentando il paese e lavorando poi a film di finzione con la figlia Haydée come Zohra, primo film africano di cui resta un breve frammento; o l'Ousmane Sembène di La noire de... , tra i restauri della Film Foundation scorsesiana, che unisce a un approccio accostabile alla Nouvelle Vague un discorso politico-colonialista ma anche esistenziale, con protagonista una domestica di colore che si sente schiava e prigioniera, chiusa fra quattro mura in una Parigi che si fatica a vedere e che rende frustrata anche la padrona.
Due cinematografie non sembrano mai mancare al festival: quella dell'URSS e quella giapponese. Nella prima parte di una retrospettiva sul “Cinema del disgelo”, film dal 1952 al 1956 come l'ultimo di Vsevolod Pudovkin, The Return of Vasilij Bortnikov. “Armoniosa ricchezza-Il cinema a colori in Giappone” si concentra anch'esso sugli anni '50 con un “intruso”: il muto in copia colorata The Song of Home, primo film di Mizoguchi sopravvissuto. Lungometraggi filmati con procedimenti diversi (Eastmancolor, Fujicolor), compreso un altro più tardo Mizoguchi, New Tales of the Taira Clan.

Al solito, l'“indagine” sul colore prosegue con titoli perlopiù celeberrimi, in alcuni casi in copie 35mm d'epoca: il già proposto Il ladro di Bagdad (1940), Fantasia, Secondo amore. Per un 3D nuovo spurio come quello de Il mago di Oz, se ne è visto pure uno ripristinato, per Baciami Kate di George Sidney. Non gli unici musical Usa del festival: anche Fascino con la Hayworth e Gene Kelly, francamente un po' stucchevole, e Un giorno a New York di Donen e Kelly. Altri restauri fondamentali: Rocco e i suoi fratelli con minuti censurati reintegrati e la trilogia di Apu diretta da Satyajit Ray, restauro difficile (i materiali erano andati parzialmente a fuoco) dai risultati splendidi. E anche la riscoperta di Woman on the Run, riuscito noir del 1950 di Norman Foster, con una disillusa Ann Sheridan che cerca il compagno fuggito dopo esser stato testimone di un omicidio: dialoghi umoristici, un grosso colpo di scena a metà, un'aria e un copione non di routine e un finale estroso al luna park.
La sezione dedicata ai primi film svedesi di Ingrid Bergman, tra cui Intermezzo di Gustaf Molander, il cui remake sarà l'esordio americano dell'attrice, ha sconfinato proponendo anche Casablanca, Europa '51 e rarità. Il consueto omaggio a un regista americano tra muto e sonoro è toccato a Leo McCarey, che fu apprezzata “guida” agli Hal Roach studios per tanti comici - Charley Chase, Laurel & Hardy... - fino ad approdare a titoli apertamente cristiani, come il dittico con Bing Crosby sacerdote. Il maggiordomo con Charles Laughton è molto divertente ma per chi scrive la sorpresa annunciata è Cupo tramonto: un film che non ti aspetti così dal cinema americano dell'epoca, fuori dalle etichette (infatti fu un immeritato insuccesso) nel dipingere solitudine e vecchiaia con una delicatezza ammirevole, fondendo con naturalezza sospiri e sorrisi.
Prende il via il progetto Keaton, col restauro di One Week e Sherlock jr., e si conclude il progetto Chaplin, col film The Adding Machine del suo collaboratore e biografo Jerry Epstein.
Il 4 luglio, l'ultimo giorno, mentre in piazza Maggiore è passato 2001: odissea nello spazio, al teatro Comunale si è goduto di Rapsodia satanica, celebre “tentativo […] di realizzare per lo schermo un'opera d'arte totale”, con espliciti riferimenti Faustiani, diretto da Nino Oxilia nel 1915 e con protagonista Lyda Borelli, valorizzato dalla partitura di Pietro Mascagni, eseguita dall'orchestra diretta da Timothy Brock. Un “vecchio” restauro ma con colori rinnovati, un gran finale per una bella edizione.

Alessio Vacchi

Sezione di riferimento: Festival Report

0 Comments


    FESTIVAL

    CATEGORIE DELLA SEZIONE

    Tutti
    Abel Ferrara
    Aki Kaurismaki
    Alberto Signetto
    Alex De La Iglesia
    Alfred Hitchcock
    Almas En Juego
    Amnesia
    Amy Winehouse
    Anderswo
    Anna Karina
    Ariane Ascaride
    Ariane Labed
    Bergamo Film Meeting
    Biografilm Festival
    Buster Keaton
    Chaika
    Charlie Chaplin
    Chroniques D'une Cour De Récré
    Cinema Erotico
    Cinema Francese
    Cinemambiente
    Cinema Muto
    Cinema Ritrovato
    Cord
    Courmayeur Noir Festival
    Crying Fist
    Dakota Fanning
    Deep Dark
    Die Saat
    Dirk Bogarde
    Documentari
    Dylan Thomas
    Edgar Reitz
    Elijah Wood
    Erik Gandini
    Fabrizio De André
    Femen
    Festival Cinema Africano
    Festival Del Cinema Europeo
    Festival Di Cannes
    Festival Di Venezia
    Festival Reportage
    Finding Vivian Maier
    Fish & Chips Festival
    France Odeon
    Fritz Lang
    Garnet's Gold
    Giornate Del Cinema Muto
    Go Forth
    Grey Gardens
    Ingrid Bergman
    In Uno Stato Libero
    Io Danzerò
    Iris
    I Segreti Di Kabiria
    It Is Not Over Yet
    Jalanan
    Jean Renoir
    Jean Vigo
    Jesse Eisenberg
    John Barrymore
    Joseph Cotten
    Julianne Moore
    Kelly Reichardt
    Korea Film Fest
    Kristen Stewart
    Lab 80
    La Californie
    La Dune
    Léa Seydoux
    Leave To Remain
    Linsday Lohan
    Living
    Love Hard
    Love Hotel
    Lucca Film Festival
    Lucia Puenzo
    Madonna
    Marie Heurtin
    Marlon Brando
    Mathieu Amalric
    Milos Forman
    Modris
    Monica Guerritore
    Montage
    Naciye
    New World
    Niels Arestrup
    Night Moves
    Oliver Stone
    On The Job
    Orlando Festival
    Orson Welles
    Os Maias
    Parasol
    Parfums D'Alger
    Paul Schrader
    Penelope Cruz
    Porno E Libertà
    Ravenna Nightmare Festival
    Rendez-vous
    Robert Guediguian
    Robin Williams
    Ruta De La Luna
    Sacro Gra
    Schnick Schnack Schnuck
    Sguardi Altrove Festival
    Sicilia Queer Filmfest
    Silmatera
    Sion Sono
    Solveig Anspach
    Sophia Loren
    Steven Knight
    Still Alice
    Stray Dogs
    The Canyons
    The Music Of Strangers
    The Sailor
    Toby Jones
    Tokyo Idols
    Torino Film Festival
    Torino Film Lab
    Torino Glbt Festival
    Torino Underground Cine Fest
    Toz Bezi
    Tsai Ming Liang
    Valeria Golino
    Valérie Donzelli
    Victor Fleming
    Vincent Rottiers
    Vittorio De Sica
    Wakolda
    Walking With Red Rhino
    Willem Dafoe
    Xavier Dolan
    Zomer - Summer


    ​SEGUICI SULLE NOSTRE PAGINE UFFICIALI
    Immagine
    Immagine

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.